Non c’è media al mondo che non si stia occupando del nuovo film con protagonista Adrien Brody. Il candidato all’Oscar per il lungometraggio “The Brutalist” è l’uomo del momento nello showbiz internazionale. Interpreta László Toth, un personaggio di fiction che è al centro di una storia di fuga dall’Ungheria agli USA nel dopoguerra. Se si googla questo nome, il rischio è di finire nell’omonimia del vandalo che negli anni Settanta deturpò la Pietà di Michelangelo in Vaticano.
l film – in lizza con ben 10 candidature agli Oscar e già vincitore di numerosi riconoscimenti tra cui 3 Golden Globe e il Leone d’Argento per la Miglior Regia all’81esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia – racconta la storia del visionario architetto László Toth (Adrien Brody) che, in fuga dall’Europa del dopoguerra, arriva in America per ricostruire la sua vita, il suo lavoro e il suo matrimonio con la moglie Erzsébet (Felicity Jones), dopo essere stato costretto a separarsi durante la guerra da confini e regimi mutevoli. Da solo in uno strano nuovo paese, László si stabilisce in Pennsylvania, dove il ricco e famoso industriale Harrison Lee Van Buren (Guy Pearce) riconosce il suo talento per l’edilizia. Ma potere ed eredità hanno un prezzo elevato…
Adrien Brody, dal debutto nel cinema nel 1989 con “New York Stories” diretto da Francis Ford Coppola, ha raggiunto la consacrazione internazionale grazie alla magistrale interpretazione di Władysław Szpilman nel film biografico “Il pianista” di Roman Polanski, per il quale ha vinto l’Oscar nel 2003 all’età di 29 anni, diventando l’attore più giovane a vincere il premio come Miglior attore protagonista, e che gli è valso anche un Premio César.
Nella sua straordinaria carriera cinematografica ha recitato in numerosi film cult tra cui “La sottile linea rossa” (1998), “S.O.S. Summer of Sam – Panico a New York” (1999), “Bread and Roses” (2000), “The Village” (2004), “King Kong” (2005), “Midnight in Paris” (2011) e “Blonde” (2021), oltre ad aver collaborato cinque volte con il regista Wes Anderson, con cui ha girato “Il treno per il Darjeeling” (2007), “Fantastic Mr. Fox” (2009), “Grand Budapest Hotel” (2014), “The French Dispatch of the Liberty, Kansas Evening Sun” (2021) e “Asteroid City” (2023).