Secondo l’indice elaborato da Nomisma e UniCredit, quella vitivinicola presenta il miglior posizionamento competitivo tra le filiere agroalimentari italiane. Tra le regioni, Veneto e Toscana nelle posizioni di testa con lo scoring più alto del super-indice. Si tratta di una classifica dell’ AGRI4index, il super-indice innovativo ed originale creato da Nomisma per UniCredit in grado di fornire il livello di strategicità della filiera per il sistema agroalimentare italiano e il suo posizionamento competitivo. Una buona notizia nella settimana di ritorno in presenza di fiere come Vinitaly e al centro del mese italiano del vino, partito col successo della Milano Wine Week.
Uno scoring che supera quello della filiera lattiero-casearia (seconda con 56), della pasta (54) e dell’ortofrutta (51) e che in un confronto a livello europeo, ci posiziona sopra la Spagna (48) ma dietro la Francia (76). La disamina congiunta di un set analitico e omogeneo di oltre 60 indicatori riferibili a 4 “domini” (struttura, produzione, mercato e performance economico-finanziarie) ha permesso così di evidenziare i punti di forza ma soprattutto di debolezza della singola filiera e di contestualizzarli nello scenario evolutivo di mercato, identificando al contempo interventi e percorsi di sviluppo che sono stati condivisi con i principali stakeholder della medesima filiera (imprese, associazioni di rappresentanza, consorzi di tutela).
Uno scenario che vede oggi in netta ripresa sia le vendite sul mercato interno che l’export vinicolo italiano, con valori che in molti mercati hanno superato i livelli del 2019: ad agosto, gli acquisti cumulati di vino italiano negli Usa hanno raggiunto 1,3 miliardi di euro contro gli 1,1 miliardi di due anni fa, in Svizzera 267 milioni contro i 225 milioni di euro, in Corea la crescita è addirittura del +123%, ma questo trend di forte recupero sta interessando anche la Germania, il Canada, la Russia.
Dopo la battuta d’arresto dell’anno scorso causa Covid, il 2021 sta traguardando il settore al record delle esportazioni, superiore a quello raggiunto nel 2019.
IN FIERA – Per presentare il nuovo Alta Langa DOCG Vigna Gatinera 72 mesi Riserva, Fontanafredda ha scelto il Vinitaly Special Edition 2021 dal 17 al 19 ottobre a Verona, in cui la cantina piemontese si presenta con un’esposizione speciale, insieme ai produttori d’eccellenza italiani di IWSA – Italian Signature Wine Academy. L’Alta Langa DOCG Vigna Gatinera 72 mesi Riserva è realizzato secondo le più rigorose regole dello Spumante Metodo Classico piemontese, caratterizzato per la grande intensità e complessità aromatica, per il perlage finissimo e la lunga persistenza.
Vigna Gatinera 72 mesi e molto altro, per questa speciale edizione di Vinitaly. Fontanafredda, insieme agli amici e grandi produttori italiani, quali Allegrini, Arnaldo Caprai, Bellavista, Feudi di San Gregorio, Frescobaldi, Masciarelli, Planeta e Villa Sandi, sarà al Padiglione 6 – n. C4, sotto il cappello ISWA – Italian Signature Wines Academy.
In uno dei luoghi più suggestivi di Verona, la Dogana di Fiume, Fontanafredda è presente con i suoi vini, insieme a ISWA, anche all’evento del 17 ottobre Wine in the City, nato dalla collaborazione tra Vinitaly Special Edition e ArtVerona 16, fiera dedicata all’arte moderna e contemporanea. Per concedersi il tempo dell’aperitivo degustando i vini dell’eccellenza italiana.
Valdo si presenta a Vinitaly Special Edition 2021 con grande energia e nuovi e innovativi prodotti, oltre a significativi incrementi delle vendite, soprattutto in Italia, Europa e Russia, che confermano l’azienda come produttore leader del Valdobbiadene Prosecco Superiore e che porteranno una crescita del 20% sul fatturato 2021. Valdo, che ha vissuto un anno ricco di successi, costellato di prestigiosi riconoscimenti aziendali come il premio ‘Best Producer Italy Sparkling Wine’ per il secondo anno al Berliner Wine Trophy, si presenta a Verona con un’assoluta novità di cui va molto orgogliosa, il suo primo Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG Biologico: Amor Soli. Ad arricchire la gamma anche i nuovi spumanti Rosé e la annata 2019 di Valdo Pradase, il Prosecco Metodo Classico realizzato esclusivamente con uve provenienti dal vigneto di proprietà dell’azienda.
Per Tenuta Cavalier Pepe, azienda che opera nel cuore di tre DOCG: Taurasi, Fiano di Avellino, Greco di Tufo, il 2021 a Vinitaly è l’occasione per sancire al meglio la ripartenza. La produttrice Milena Pepe è presente in prima persona per rinnovare il suo impegno, sposando completamente il format innovativo di Vinitaly.
L’evento è esclusivamente professionale e su invito, con una forte vocazione all’internazionalità, grazie all’incoming dai principali paesi target. La Tenuta Cavalier Pepe presenta la realtà aziendale e le novità vinicole, tra cui l’ultimo nato Oro Classico, vino spumante di qualità dal metodo classico.
Oro Classico appartiene alla tipologia più esclusiva e pregiata di spumante metodo classico – Pas Dosé. La Cuvée, seguendo la tradizione aziendale, è ottenuta da una attenta vinificazione delle uve autoctone a bacca bianca dei vigneti di proprietà della Tenuta. L’intero ciclo di lavorazione avviene in sede, sotto un continuo controllo di qualità e verifica di eccellenza. Le uve, raccolte nei Comuni di Luogosano e Sant’Angelo all’Esca, provengono da terreni collinari a 350 m s.l.m. esposti a sud/est, con sistema di allevamento guyot, dei vitigni Fiano, Coda di Volpe e Falanghina. Un grande lavoro e tanta passione per arrivare a un risultato così prestigioso, continuando con la vinificazione, durante la quale le uve vengono pressate intere ed in maniera soffice. Il mosto, poi, illimpidito a freddo, arriva a fermentare a temperatura controllata in serbatoi di acciaio inox, a cui segue una rifermentazione in bottiglia secondo il metodo classico e successivamente il Degorgementdopo 36 mesi di permanenza sui lieviti in bottiglia.
LA LOMBARDIA – Il vino lombardo riprende la sua marcia: lo fa puntando da un lato sui mercati internazionali, dall’altro sulla ripresa dei consumi interni, frutto della progressiva riapertura di pubblici esercizi e ospitalità, sulla spinta dell’incremento delle vendite nella grande distribuzione e della voglia sempre più diffusa di turismo enologico tra i viaggiatori italiani e stranieri. I Consorzi presenti a Vinitaly Special Edition sono: Consorzio Tutela Lugana DOC, Consorzio di Tutela Moscato di Scanzo, Consorzio Tutela Vini Oltrepò Pavese, Consorzio Vini Mantovani, Consorzio Volontario Vino DOC San Colombano, Consorzio Vini IGT Terre Lariane, Consorzio Tutela Valcalepio, Consorzio di Tutela Vini di Valtellina, Consorzio Valtènesi, Consorzio Montenetto, Consorzio Valcamonica IGT, Consorzio Garda DOC.
Nei primi sei mesi del 2021 la richiesta di vini lombardi all’estero è aumentata dell’11,7%, in decisa ripresa rispetto allo scorso anno (dati Istat). Anche gli acquisti domestici hanno evidenziato una crescita che è destinata a consolidarsi con il passare dei mesi e che sta premiando le produzioni di qualità caratterizzate da un forte legame con il territorio, di cui la Lombardia può vantare un’offerta tra le più ampie non solo nel panorama italiano, ma anche internazionale.
È in questo scenario, caratterizzato dalla voglia di valorizzare ulteriormente – in Italia e all’estero – le peculiarità di una produzione frutto di un territorio unico in termini di varietà, climi e terroir, che i vini lombardi si presentano a Vinitaly Special Edition, in programma a Verona dal 17 al 19 ottobre. La manifestazione rappresenta l’occasione per tornare a proporsi a buyer, operatori del settore e giornalisti e presentare con la consolidata formula della collettiva lombarda – che riunisce istituzioni, consorzi e produttori – ciò che di meglio sa offrire un territorio che vanta ben il 90% di vini a Denominazione di qualità, grazie a 5 Docg, 21 Doc e 15 Igt.
“Il vino è il prodotto che meglio rappresenta un territorio e può essere quindi il simbolo della ripartenza economica di settori come agricoltura, turismo e fiere”, ha dichiarato l’Assessore all’Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi della Regione Lombardia. “La Lombardia può vantare un patrimonio di oltre 90 vitigni coltivati e una qualità dei vini sempre più conosciuta e apprezzata nel mondo. La sfida per il futuro è quella di esplorare nuovi mercati raccontando all’esterno il legame indissolubile tra vino e territori di Lombardia, le tecniche di produzione sempre più sostenibili e il lavoro agricolo che si cela dietro una etichetta. C’è sempre più voglia di Italia nel mondo e il Vinitaly sarà un’occasione eccezionale per i nostri produttori che intendono consolidare il mercato interno e avere modo di farsi conoscere all’estero”.
“Nell’ultimo anno e mezzo gli italiani hanno scelto con decisione il turismo di prossimità, che si è dimostrato essere una scelta molto apprezzata che ha consentito di riscoprire anche i vini lombardi”, commenta Gian Domenico Auricchio, Presidente di Unioncamere Lombardia. “Sono state particolarmente ricercate le realtà a conduzione famigliare, quelle che valorizzano i vitigni autoctoni e le denominazioni di qualità maggiormente rappresentative del legame tra il vino e il territorio”.
Cantina Produttori di Valdobbiadene, tra i principali produttori di Prosecco Superiore DOCG, che con i suoi due brand – Cantina Produttori Valdobbiadene per la grande distribuzione e Val D’Oca per l’horeca è a Verona per questa edizione speciale della fiera del vino incentrata sui mercati esteri. Dal cuore di Valdobbiadene (Treviso), l’azienda esporta oggi il 37% dei suoi prodotti in 54 Paesi del mondo e, in Italia come all’estero, punta a consolidare l’offerta di etichette che rappresentano l’eccellenza del territorio, come il Prosecco Superiore DOCG della tipologia Le Rive, prodotto con le uve provenienti dai vigneti posti sui colli scoscesi a nord di Valdobbiadene, che raggiungono inclinazioni così elevate da richiedere che tutte le operazioni vengano svolte esclusivamente a mano. Sono i vigneti “eroici” riconosciuti Patrimonio Unesco.