Anni ’90, prima ci ha pensato la musica, ora la moda e la cultura pop fanno il resto. L’estate del 2016 è la prima vera stagione del ritorno globale del decennio di Bill Clinton e delle Spice Girls. Non fosse altro per le strane coincidenze: ora in corsa alla Casa Bianca c’è la moglie di Bill, Hillary Clinton, e le girl band più famosa di sempre ritenta la strada della reunion (sta per essere annunciata una Spice Girls reunion ad Hyde Park a Londra).
Una riscossa pop che vede soprattutto in America il ritorno di alcuni protagonisti dell’epoca. Ma anche da noi, con il ripescaggio di icone di 20 anni fa, come Ambra Angiolini che è di nuovo sulle copertine, nel momento in cui le radio nostrane suonano la dance anni 90 in maniera regolare ormai.
Ora che i Blink-182 sono di nuovo al numero 1 in Usa e Coolio e Vanilla Ice stanno riempendo gli stadi in America e il mondo del rap (pure quello!) si rifà ai padri di quella generazione, le domande iniziano a essere pressanti. Davvero tutto torna?
In realtà è abbastanza ciclico nella cultura popolare che a distanza di 20 anni si inizi a provare nostalgia per quello che è stato due decadi prima. Negli stessi 90 era successo per i 70. Ora che abbiamo razzolato bene gli 80 in moda e musica, è il turno dei 90. Anche perché la generazione che si è formata negli Anni Novanta oggi ha sopra i 30 anni e inizia a farsi sentire nei consumi e nelle tendenze, nelle decisioni e nelle pressioni mediatiche. Chi è al potere oggi, insomma, ha tutte le ragioni per essere nostalgico di quando era adolescente.
Dici anni ’90 pensi al minimalismo, e infatti le geometrie semplici, il look street con salopette e camice a quadri è sotto gli occhi di tutti per le strade del 2016. Non è proprio il grunge ripreso pari pari e non sono stati ancora ripescati i pantaloni a zampa delle dive anni 90 della dance (citazione dei 70) ma son tornati i jeans alla caviglia e i “boyfriend”, la rivisitazione 2016 del pantalone maschile largo indossato con disinvoltura dalle ragazze. Confermato il coolness del top corto, uno degli antesignani del revival anni 90.
Quando poi il mese scorso tre delle cinque Spice Girls hanno accettato di fare un video di ringraziamento ai fans per il ventennale del loro esordio Wannabe, la sentenza era ormai sulla bocca di tutti. Siamo in pieno revival anche musicale, visto che Britney Spears è tornata in gran forma e The Rhythm Of The Night di Corona riempie di nuovo il dance floor. A suggellare la mania, un articolo che ha fatto già storia sul New York Times.
Le Spice vengono citate in musica e nelle tendenze make-up che tornano a essere eccessive. Per chi vuole essere al passo coi trend, il bomber, capo cult 90’s, è decisamente sporty chic e l’aria da look naturale (ma studiato) della prima Kate Moss è molto in voga.
Il digital non sta a guardare. Netflix ha annunciato proprio nel 2016 il sequel a un cult degli anni 90 (Full House) che si chiamerà Fuller House, e uno dei primi giochi digitali, il Tamagotchi è da adesso disponibile come app. Anche il calcio in videogame si è rifatto ai primi anni 90, quando all’inizio dell’anno è tornato per la PS4 il gioco Kick Off, un must dell’epoca.
Ovviamente però lo scettro di mania dell’estate 2016 se lo aggiudica il Pokemon Go, la app che mixa virtuale e reale e che sta facendo impazzire i fan di tutte le metropoli del mondo. I Pokemon furono lanciati sul mercato nel 1996 da Satoshi Tajiri. Altre evidenze culturali pop: la Pepsi ha ripescato la bottiglia Crystal Pepsi, un’edizione limitata proprio di 20 anni fa, con l’aggiunta di un video game fatto ad hoc, “Crystal Pepsi Trail”.
Si continua a parlarle (o a rifarsi) agli anni 90 sul piccolo e grande schermo. Chi avrebbe scommesso che la serie di Sky 1992 in Italia pochi anni fa? Invece è stata una rilettura capitata nel momento giusto, che è stata comprata anche dall’estero. Ancora in fase di ripensamento gli annunciati remake di due cult tv di 20 anni fa, Twin Peaks di David Lynch (probabilmente con Monica Bellucci) e il Principe di Bel Air di Will Smith. Si attendono conferme concrete. E c’è chi già tira il freno. Chris Carter, ideatore della serie X-Files terminata nel 2002, quest’anno l’ha rilanciata su Fox Tv (anche in Italia), con 14 episodi-evento dove addirittura ci sono i vecchi personaggi che ritornano ai loro posti. Ma l’esperimento pare non avrà seguito.
Come tutti i revival, è questione di un attimo.