21 Maggio 2024

Storia del caffè in Italia, un amore lungo 500 anni

Arrivato in Italia dall'Oriente nel 1500, l'espresso del bar è uno dei simboli della nazione. I passaggi e le evoluzioni di un rito eterno.

21 Maggio 2024

Storia del caffè in Italia, un amore lungo 500 anni

Arrivato in Italia dall'Oriente nel 1500, l'espresso del bar è uno dei simboli della nazione. I passaggi e le evoluzioni di un rito eterno.

21 Maggio 2024

Storia del caffè in Italia, un amore lungo 500 anni

Arrivato in Italia dall'Oriente nel 1500, l'espresso del bar è uno dei simboli della nazione. I passaggi e le evoluzioni di un rito eterno.

Sembra impossibile crederlo, ma il caffè in Italia è stato importato a metà del 500 dall’Oriente. Furono i veneziani a iniziare a rivenderlo tra le tante spezie. E oggi che l’espresso del bar è uno dei simboli dell’Italian way of life, si può sicuramente dire che come noi, nessuno al mondo.

Una storia d’amore lunga quindi quasi mezzo millennio, quella tra i chicchi neri e il nostro Paese. Con le Capsule Nespresso® che oggi imperversano in tutti gli ambienti più a la page, con Starbucks che ha fatto di tutto per essere benvoluto sul nostro mercato, le possibilità sono infinite per gli amanti della bevanda.

I trend sono di riscoperta delle antiche tradizioni legate al caffè e anche di ‘avanzamento’ nell’opinione stessa che si ha della bevanda. 

Caffè e l’innovazione culinaria

La tazzina nelle città

Anche se il caffè Florian a Venezia è la più antica caffetteria in attività al mondo, i caffè tipici delle città italiane sono molto di più. Quello del ‘professore’ a Napoli è sinonimo di bontà e cremosità. La città capitale morale del Mezzogiorno ha sviluppato intorno alla bevanda calda una vera mania e leggendaria dipendenza. E anche le varianti estive con ghiaccio non sono da meno. I napoletani addirittura fanno differenza tra caffè freddo, granita e shakerato.

A Trieste Illy è portatore di una grande tradizione secolare, che abbraccia anche le stupende caffetterie che per ambiente e allure possono competere solo con quelle storiche torinesi. A Livorno, sede di un porto molto vivace, c’è invece la versione italiana del caffè corretto Ponce, servito caldo col Rum.

Spesso gli stranieri che arrivano nel nostro paese non si rendono conto del perché consumiamo il caffè in maniera veloce e senza fronzoli. L’abitudine deriva dal metodo del ‘caffè dei ritti’, quelli che stanno allimpiedi, che si sviluppò a Firenze.

Se si ama la contaminazione, nelle Marche c’è caffè e anice (anisette) mentre in Sicilia la contaminazione culturale araba sopravvive col caffè d’u parrinu (con chiodi di garofano, cacao e cannella).

Diversificazione

Per gli italiani vincono al bar il caffè e il cappuccino in primis. Le cose si complicano con l’avanzata della preferenza dei caffè lunghi, per effetto di una ‘tardiva americanizzazione’ del consumo. Piace molto ultimamente che il caffè sia un piacere lungo da gustare. Quindi in Italia viene servito il caffè lungo, che è un espresso a estrazione protratta. Che è diverso da quello ‘americano’, che sostanzialmente ha una base di espresso e un allungamento con acqua bollente. Le varianti fredde sono infinite. Attenzione alle diciture: l’iced coffee in Italia viene servito come caffè shakerato. Da non confondere con l’Irish coffee che per noi italiani vuol dire caffè espresso corretto con bevanda alcolica e servito con strato di panna come topping.

Conoscenza del caffè

Con l’avanzare del tempo e la diffusione di una cultura culinaria sempre più esigente e diversificata, i corsi e le figure di sommelier della bevanda stanno progressivamente aumentando in Italia. Il fatto di avere un’identificazione culturale così forte con l’espresso ha frenato molti approfondimenti e consumi diversi, che solo oggi si stanno affermando. Come testimonia il successo del libro sui sommelier del caffè di Luigi Odello, la conoscenza nel campo è di gran moda. Il ruolo del sommelier dell’espresso, le differenze tra arabica e robusta, l’analisi sensoriale e i sensi coinvolti nell’assaggio sono anche al centro di corsi specifici organizzati da Aicaf, struttura formativa accademica riconosciuta in tutto il settore Horeca e in particolare nel mondo delle torrefazioni.

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