La scelta della sede di laboro è fortemente connessa al senso di appartenenza dei lavoratori e al loro benessere, che si traduce in una maggior produttività e nella capacità dell’azienda di attrarre e trattenere le migliori professionalità. Lo dice una ricerca di Nomisma di fine 2022 intitolata “I nuovi luoghi di lavoro” pubblicata in relazione al nuovo progetto edificato a Milano, “Welcome”. L’architettura per il benessere, quindi, è un tema sempre più attuale.
Welcome sorgerà nell’ex area Rizzoli, zona industriale vissuta nel passato ed oggi abbandonata, con l’intento di riqualificare l’intera zona e di diventare un catalizzatore capace di riunire persone e natura, per ottenere una migliore qualità di vita e di lavoro. Uffici, auditorium, spazi di co-working, hall riservate agli incontri di lavoro, ma anche ristoranti e lounge, negozi, un supermercato, un’area wellness, luoghi per eventi temporanei e mostre. Dentro e fuori, pubblico e privato, lavoro e tempo libero si fondono in Welcome, collegati da un filo verde che permea tutto il progetto: la Piazza, ricca di vegetazione e circondata da morbide colline; le Corti open air, destinate al lavoro informale e agli incontri; le Terrazze, concepite come estensioni degli spazi esterni, che ospiteranno orti, giardini fioriti, camminamenti; le Serre, che si declineranno come luoghi speciali di lavoro, ma anche di intrattenimento e svago, luoghi per le mani e per la mente. Non una barriera né un monumento, ma un luogo accessibile e permeabile in ogni direzione. Welcome è creazione e lavoro, incontro, scambio, benessere delle persone e benessere del pianeta, che anticipa la città del futuro, green, iperconnessa, al servizio della conoscenza e delle persone.
Il progetto
Zero emissioni CO2, energie rinnovabili, controllo dei consumi, recupero dell’acqua, il verde e le specie endemiche come parte integrante del progetto architettonico, scala umana e sensoriale sono solo alcuni degli elementi che andranno a caratterizzare Welcome. Un progetto connettivo tra le varie entità urbane adiacenti (area Rizzoli) e il paesaggio, che contrappone alla verticalità esistente l’accessibilità e la permeabilità, e si propone di rigenerare un contesto ad oggi ritenuto periferico. Oltre 50.000 metri quadri di GLA, strutturati in sei corpi inondati di luce naturale e flessibili, stratificati, ruotati e intrecciati tra loro, che digradano come anfiteatri naturali verso il Parco. La struttura di Welcome vede l’utilizzo di tre materiali d’elezione, coniugati in maniera sinergica per generare un’architettura naturale e contemporanea: calcestruzzo per le fondamenta e l’interrato, che fuori terra lascia la scena ad acciaio e legno.
Il sistema di generazione di energia per il riscaldamento e il raffreddamento insieme all’importante utilizzo di panelli fotovoltaici permetteranno di raggiungere la massima sostenibilità dell’intervento, realizzando un progetto che anticipa il futuro degli spazi di lavoro post COVID19.
Salute e benessere delle persone con target di certificazione Well Platinum; efficienza energetica Leed Platinum; rispetto delle linee guida anti COVID19 (Ashrae, Rheva, Aicarr e Rapporto ISS); circolarità nei materiali da costruzione e nel loro utilizzo; nessun combustibile fossile; resilienza ai cambiamenti climatici per un futuro clima-neutro. È su questi pilastri che Welcome si propone come il più avanzato intervento ecologico in Europa.
Raggiungere Welcome, feeling at work
Facilmente raggiungibile poiché a un passo dalla metro (linea verde, fermata Crescenzago) e a due passi dal centro di Milano, Stazione Centrale, aeroporto di Linate e autostrada, Welcome dialoga con il contesto del Parco Lambro con l’obiettivo di diventare effettivo fulcro propulsore di riqualificazione della zona, in stretta connessione con l’identità urbana milanese. Per un passo avanti nell’architettura metropolitana internazionale.
l luogo di lavoro, ove possibile, dovrebbe anche trasmettere i valori fondanti del brand aziendale. Viene spesso evocata dagli intervistati per il documento presentato a Milano, la ricerca di flessibilità degli spazi per avere maggior possibilità di adattare le sedi aziendali alle nuove forme di lavoro «ibride» che oggi sono, di norma, in una fase sperimentale, alla ricerca del miglior equilibrio tra produttività e benessere dei lavoratori.
L’ufficio del futuro “Welcome, feeling at work”, l’ufficio biofilico ideato da Europa Risorse SGR che sorgerà nei pressi di Parco Lambro a Milano, raccontato dal suo Presidente Antonio Napoleone insieme a Kengo Kuma e Yuki Ikeguchi di KKAA, principale interprete mondiale dell’architettura organica, e Stefano Mancuso, botanico di chiara fama, coinvolti nel progetto.
“Siamo partiti dalla volontà di fare l’ufficio più verde e sostenibile di Milano, vicino al grande polmone del Parco Lambro, e per questo abbiamo scelto KKAA. Poi ci siamo resi conto di quanto sia invece importante pensare soprattutto alle “persone” che ci lavoreranno e al loro benessere psico-fisico. Applicando questo pensiero abbiamo creato un ambiente di lavoro più sano, luminoso, dinamico, sociale e immerso nella natura, che è poi il contesto che più fa sentire le persone a proprio agio. Nell’ambiente “biofilico” le persone sono più contente di venire in ufficio, si ammalano meno e sono più creative e produttive e, alla fine, questo si trasforma in un significativo risparmio sui costi di produzione per l’azienda: un “win-win-win” tra persone, aziende e pianeta!” – afferma Antonio Napoleone, Amministratore Delegato Europa Risorse.
Kengo Kuma and Associates, con sedi a Tokyo e Parigi, nasce nel 1990. Lo studio ha ottenuto riconoscimenti e premi a livello internazionale per la sua qualità di progettazione, che riesce a ottenere armonia con l’ambiente circostante e include dettagli artigianali sofisticati. Alcuni dei più celebri progetti culturali e pubblici completati recentemente sono l’Odunpazari Modern Museum in Turchia, il museo V&A Dundee in Scozia e lo stadio nazionale di Tokyo, in Giappone.
Welcome è anche il primo edificio al mondo che in larga scala utilizza la Fabbrica dell’Aria di Stefano Mancuso, riconosciuto tra i world changer per il suo approccio innovativo, e PNAT per purificare l’aria al suo interno.
“Dobbiamo pensare a una città compatibile con l’ambiente e la mia opinione è che grandi risultati possano essere raggiunti semplicemente utilizzando e introducendo le piante nei luoghi della vita urbana. La mia idea di città del futuro è questa: una città in cui qualunque superficie sia coperta di piante” ha dichiarato Stefano Mancuso.
“Sino ad oggi, la direzione intrapresa dall’architettura è stata quella di rescindere il rapporto tra uomo e natura. In futuro, il ruolo delle costruzioni sarà quello di connettere i due mondi, esattamente come avviene in Welcome Milano, dove l’architettura propone modi di lavorare e stili di vita nuovi”, sostiene Kengo Kuma.
“L’architettura biofilica del progetto Welcome è progettata con elementi organici e spazi che sono il più vicino possibile ad un ambiente naturale, nell’ottica di favorire una vita lavorativa urbana creativa e lungimirante”, dichiara Yuki Ikeguchi, partner di Kengo Kuma and Associates, designer di “Welcome”.
In foto di apertura:
Welcome, feeling at work – rendering by Kengo Kuma and Associates |