Una fiera internazionale che torna a riempire il business di un settore florido è sempre un grande piacere. il ProWein di Düsseldorf ha tra le maggiori nazioni espositrici di prodotti vinicoli l’Italia (1.400), la Francia (1.100), la Germania (700), la Spagna (650), l’Austria (270), il Portogallo (350). In tutto, dal 15 maggio sono attesi 5500 espositori da oltre 60 nazioni del mondo.
Nonostante la pandemia il vino non è mai scomparso. Si scopre che il vino è uno dei prodotti più “resilienti” al virus. L’adattamento, a quanto pare, è la chiave. E nei tre anni successivi, molti produttori nel mondo del vino hanno iniziato a investire seriamente per adattare i propri vigneti ai cambiamenti climatici. Inoltre, il tema “zero alcol” sta assumendo un ruolo sempre più importante. Stuart Pigott e Paula Sidore, i trend scout di ProWein, forniranno approfondimenti su questi argomenti alla Trend Hour Tasting 2022.
Circa 300 espositori provenienti da 30 paesi espongono i loro liquori speciali. I visitatori possono godere di degustazioni presso gli stand dei singoli espositori o utilizzare aree di degustazione raggruppate per tema. Tra questi, ad esempio, la zona degustazione nel Padiglione 4 con i vini premiati della Spring Tasting MUNDUS VINI.
“Stesso ma diverso” è dedicato al tema dell’artigianato di tendenza e presenta circa 120 espositori provenienti da 24 paesi nel padiglione 7.0 con liquori artigianali, birre artigianali e sidri selezionati. Lo spazio più grande è occupato dal tema Craft Spirits con circa 106 espositori, seguiti da 8 espositori di sidro e 6 produttori di birra.
Alla ProWein, un totale di 150 espositori presentano l’intera gamma di Champagne sul mercato. Dalle tradizionali case di Champagne ai piccoli produttori di Champagne fino agli Champagne biodinamici, oltre a circa 50 partecipanti come Taittinger, Aspasie, Pierre Mignon, Pierre Brocard, Champagne Ayala che saranno presentati nell’elegante Champagne Lounge.
L’incontro di settore “Gastronomia urbana by #asktoni & ProWein” nel padiglione 4 è rivolto in modo specifico al settore dell’ospitalità. La ProWein sta organizzando questo incontro del settore insieme a Toni Askitis, lui stesso gastronomo, sommelier e influencer. Al centro dell’evento i laboratori quotidiani con degustazioni specificamente orientate alle esigenze dell’ospitalità.
L’enoturismo è un importante canale di promozione delle vendite e di costruzione dell’immagine per molti viticoltori. In combinazione con le vacanze in caravan si aprono prospettive completamente nuove. I pernottamenti diretti nelle aziende vinicole sono particolarmente interessanti e molti viticoltori hanno già risposto all’aumento della domanda ampliando continuamente il numero di piazzole per camper. In risposta a ciò, c’è una nuova collaborazione tra ProWein, da un lato, e CARAVAN SALON Düsseldorf con il suo partner Caravaning Industrie Verband (CIVD), dall’altro.
Edoardo Freddi International dopo due anni di pausa dovuta alla pandemia, torna per la quinta volta a raccontare le eccellenze enologiche italiane. Incontri, networking e degustazioni, il palcoscenico perfetto per una realtà come la Edoardo Freddi International che rappresenta in esclusiva 40 cantine nei mercati esteri.
E saranno proprio le cantine, le eccellenze vinicole che danno lustro all’Italia, ma anche le aziende di spirits e birrifici a trovare spazio allo stand di Edoardo Freddi International, tra cui Feudi di San Gregorio (ultima entrata nel portfolio di EFI), San Leonardo, Marchesi di Barolo, San Michele Appiano, La Tunella, Montevetrano, Cascina Chicco, Madonna Nera, Michele Satta e Broglia.
“Siamo molto felici di poter tornare in presenza a questa grande manifestazione. Al ProWein rappresentiamo l’eccellenza vinicola italiana, da nord a sud, e vogliamo valorizzare ogni cantina attraverso la promozione di ogni loro specificità. Tre giorni importanti per continuare a sottolineare l’importanza del nostro ruolo a livello internazionale per il settore enologico”, afferma Edoardo Freddi.
Nonostante il 2021 sia stato un anno ancora incerto e a ulteriore dimostrazione della lungimiranza dell’azienda nell’intercettare e anticipare i trend che andranno a consolidarsi nel tempo, Edoardo Freddi International ha continuato a presidiare i mercati mantenendo una posizione di tutto rilievo. 90 sono infatti i Paesi del mondo in cui opera, con una distribuzione delle attività che riguarda l’Europa per il 40%, gli Stati Uniti e il Canada per il 30%, l’Asia per il 24%, l’Africa per il 3% e l’Oceania per il 3%.
“ProWein ha una grande importanza strategica per noi: un’occasione non solo per consolidare i rapporti, ma anche per intercettare nuove opportunità di business”, conclude Edoardo Freddi.
Un’azienda solida che continua a crescere dal 2012, anno di nascita di EFI. Un trend positivo che ha portato a chiudere il 2021 con 65 milioni di euro di fatturato, per quanto concerne il gestito presso le aziende rappresentate, in crescita di circa il 20% rispetto all’anno precedente.
Un vero e proprio “acceleratore di business” che conta 28 milioni di bottiglie commercializzate.
“Siamo davvero contenti di tornare a Prowein, tra gli eventi di portata internazionale più importanti nel mondo del vino: una rassegna che vede presenti produttori e brand di tutto il mondo” ha dichiarato Federico Girotto, Amministratore Delegato di Masi, produttore veronese leader di Amarone e vini premium. “Dopo la New York Wine Experience, l’autorevole evento di Wine Spectator a cui anche quest’anno abbiamo avuto l’onore di essere invitati, e Vinitaly, di nuovo in presenza, per Masi questo è il terzo ritorno ‘new normal’: un’opportunità qualificante che accelera il nostro lavoro di comunicazione e distribuzione”.
Anche in questa occasione il focus alle celebrazioni della 250^ vendemmia della famiglia Boscaini nel “Vaio dei Masi”, 1772-2022, vedrà come emblema al centro dello stand il logo realizzato dalla cantina veronese per celebrare questo importante traguardo. Il disegno scelto è una simbiosi grafica di quattro elementi, tra cui il numero 250 e le date, che accompagnano Masi dalle origini verso il futuro. La parte superiore del logo è ispirata all’architettura dello scenografico soffitto del nuovo Masi Operations & Visitor Center di Gargagnago, attualmente in costruzione, e rappresenta il futuro del marchio e la sua apertura verso il mondo. La parte grafica inferiore, con le caratteristiche viti delle etichette dei vini icona di Masi, rappresenta invece l’heritage del marchio ed evoca l’abbondanza della vendemmia.
Masi sarà presente a Prowein con l’intera gamma di vini del Gruppo, comprese le novità presentate nell’ultimo anno, mantenendo il focus sul tema della sostenibilità a più livelli, per raccontare le tante anime che nascono sotto l’egida del progetto “Masi Green”. Tra questi, la nuova annata della linea bio “Fresco di Masi”, creata con un protocollo di lavorazione per sottrazione, ovvero minimizzando l’intervento dell’uomo sulla natura e caratterizzata, in particolare nella versione ‘rosso’, da una gradazione alcolica ancor più moderata. Accanto a loro il Prosecco biologico “Casa Canevel – Diesel”, nato da un originale processo a ciclo lungo, svolto in modo naturale con un’unica fermentazione. Un prodotto che combina l’expertise spumantistica di un brand premium come Canevel e l’approccio creativo di Diesel, che ne ha disegnato l’originale packaging.
Montelvini, la cantina veneta ambasciatrice delle bollicine di Asolo, torna protagonista al ProWein, dopo la positiva ed entusiasmante esperienza del Vinitaly. Il brand torna sul palcoscenico vitivinicolo internazionale e lo fa con tre importanti riconoscimenti ricevuti da Falstaff – il magazine dedicato al vino, al cibo e ai viaggi più antico dell’Austria e tra i più importanti a livello mondiale – a testimonianza dell’impegno di tutta la squadra Montelvini nel raccontare il territorio di Asolo e le eccellenze che lo contraddistinguono.
Durante il concorso internazionale Prosecco Trophy 2022 sono state premiate tre delle etichette più rappresentative della cantina.
Il riconoscimento più alto è andato al Prosecco DOC Rosé Treviso Brut Millesimato 2020 della Collezione Serenitatis, caratterizzato dalla freschezza delle uve Glera e dall’armonica struttura conferitagli dal Pinot Nero, che è stato premiato come Miglior Prosecco Rosé sbaragliando così la concorrenza di alcune tra le più importanti aziende provenienti da tutto il mondo.
Sono poi stati premiati l’FM333 Asolo Prosecco Superiore DOCG Brut Millesimato 2020 della Collezione Serenitatis, punta di diamante della Cantina Veneta, con la sua innovativa tecnica di vinificazione che prevede un’unica fermentazione invece di due, che con 92 punti si è piazzato tra i punteggi più alti degli Asolo Prosecco, e l’Asolo Prosecco Superiore DOCG Extra Dry, già insignito della Corona Vinibuoni 2022 per la Guida del Touring Club Italiano, che ha ottenuto un punteggio di 90.
“Siamo felici, dopo gli ottimi risultati ottenuti al Vinitaly sia in termini di presenze che di riconoscimenti* di tornare a Düsseldorf per rappresentare il territorio di Asolo attraverso i nostri vini”, spiega Alberto Serena, CEO dell’azienda. “Come per il Vinitaly, anche il ProWein sarà per noi una sfida, ma soprattutto un momento di confronto con le più importanti aziende internazionali di settore. Saremo presenti con le nostre etichette e sarà una nuova occasione per raccontare il lavoro svolto da tutte le persone che fanno parte della nostra grande famiglia e che contribuiscono ogni giorno alla crescita di Montelvini e al raggiungimento di importanti traguardi”.