A 25 anni aveva già stabilito il record italiano di sollevamento pesi su panca (230kg). Ora che ne ha 30 Niccolò Degiovanni è protagonsita della Milano che si allena e vince le sfide internazionali. Da qualche mese ha aperto la sua palestra Good Lift Milano, in zona NoLo viale Monza, e incredibilmente questo posto è diventato in poco tempo, senza pubblicità, la “casa” adottiva di tanti appassionati di provenienze diverse del Powerlifting. Uomini e donne vengono qui per superare se stessi con le sfide ai pesi: una clientela che cresce sempre di più da quando Goodlift Milano esiste (da giugno 2019, ma solo da maggio 2021 ha aperto a NoLo), di pari passo alla crescita globale dell’interesse nei confronti di questo sport.

Cosa facevi prima, Niccolò?
La prima gara nei juniores l’ho vinta a 18 anni, poi mi sono affiliato ai Toplifers Milano e sono stato seguito da un personal trainer. In tempi più recenti ho fatto io stesso il personal trainer in due catene di palestre. Calcolando che lavoro nell’ambiente da 11 anni e mi alleno da quando avevo 15 anni, posso dire che la mia vita è davvero legata moltissimo a questo sport, che oggi è il mio lavoro a tempo pieno.
Che caratteristiche hai tu?
Peso 83 kg con 1,68, di altezza, credo che anche esteticamente il mio corpo sia associato a questa disciplina. Il power lifting mi ha scelto, non è una questione di volerlo secondo me. All’inizio mi allenavo solamente, per tenermi in forma, poi ho visto che facevo buoni risultati. E volevo cimentarmi con sfide grandi, ho visto che riuscivo e mi sono deciso a partecipare alle prime gare.
Che caratteristiche deve avere invece chi si avvicina a questo sport?
Le caratteristiche fisiche sono molto legate alla genetica, con le leve che cambiano da persona a persona. Vero, si può lavorare sulla parte muscolare e allenamento ma ognuno avrà risultati diversi. Io ad esempio sono forte di panca perché ho un buon arco quando mi sdraio sulla panca. Avendo una buona mobilità di base della colonna, che da sempre alleno, mi viene naturale avere il petto in alto. Avendo le braccia abbastanza corte accorcio distanza tra petto e bilanciere e questo è un vantaggio. Lo stacco da terra, che porto alle ginocchia parto svantaggiato. Ecco perché nelle gare nel power lifting ci sono tre esercizi proprio per esaltare le varie prese.

I tuoi piazzamenti più recenti quali sono?
Nel 2020 ai campionati italiani di powerlifting sono arrivato terzo. Ho totalizzato 245 chili di squat, 172,5 di panca, 272,5 di stacco. Nelle gare ci sono tre prove di squat, tre prove di panca e tre prove di stacco in modo da permettere a tutti una buona performance. E si prova gradualmente in successione aumentando i pesi per poi calcolare la miglior prova dei tre esercizi.
Anche esteticamente sei indissolubilmente legato a questo mondo del sollevamento pesi.
Per dire, a 17 anni ho fatto il primo tatuaggio, è così per chi inizia ad allenarsi. Piace il mondo dei tatuaggi, il fisico possente. Non è una scelta relativa al significato del disegno, personalmente, ma mi capita di fare tatuaggi in certi momenti importanti della mia vita. Non li rivelo, però, anche se dentro ci sono i numeri e simboli che danno delle indicazioni. Però più che estetica la mia motivazione è agonistica.
Sei un lottatore…
A me piace avere un obiettivo per un allenamento, senza pensare ai fini estetici. Certo in vista di una partenza per il mare il sacrificio lo faccio anche perché so che devo mettermi in costume, ma lo stimolo arriva dall’obiettivo, che è poi la cosa che ci accomuna tutti. Credo sia il mettersi in competizione con gli altri e con se stessi, devi sempre superare i tuoi limiti, questo è uno sport molto meritocratico. Un insegnamento per la vita, il powerlifting ti regala uno stile di vita sano. Già solo la palestra a me dava questo effetto, essendo andato a vivere da solo a 17 anni e avendo casa libera, potevo essere preda di cattive abitudini. Anche se lavoravo, mi serviva il peso per darmi la disciplina e farmi alzare il giorno dopo.
Ora che hai una palestra dove insegni tu agli altri come ti senti?
Sto realizzando un sogno, nonostante questi anni di pandemia così imprevedibili. Ho sempre voluto aprire una palestra, da quando ho iniziato a ragionare su cosa volevo fare da grande, non ho mai avuto un dubbio. E la mia idea era proprio realizzarne una come questa. La cosa più bella oggi è che tutti gli atleti che mi conoscono, per fortuna mi ringraziano. Io, avendo aperto la palestra e non potendo allenarmi come prima, ho soddisfazioni dai risultati altrui.

Lo stile di vita fuori dalla sala pesi a che condizione ti obbliga?
Lo stile di vita particolare che seguo, per lavoro e per allanamenti è molto duro. Dalle 7 del mattino alle 10 di sera sono in palestra, quando vado in vacanza scelgo mete dove ci sono le palestre. È una vita particolare, la mia ragazza attuale si è avvicinata allo sport che pratico, da mia coetanea ha sposato questa disciplina. Sono fisici bellissimi anche quelli delle donne powerlifter, è uno sport per tutti. Invece il non mollare mai me l’ha insegnato mio padre, ma i miei non sono stati condizionati dalle mie scelte.
So che hai una precisa idea sull’alimentazione in questo campo.
Sull’alimentazione è da tenere presente che tutto parte dall’allenamento, che deve essere costante. Un powerrlifter deve vivere l’allenamento come lavoro, se si vogliono avere risultati. Il primo step è capire che impegno si vuole e dopo qualche mese, a volte un anno, ci si può dedicare alla dieta con proteine e pochi grassi. La dieta vera io la suggerisco a chi si pone obiettivi importanti. Un pasto sgarro a settimana ovviamente ti condiziona molte scelte sociali, non è facile rinunciare a bevute e pizza. Bisogna essere decisi e determinati.


L’allenamento ha come obiettivo primario quello di aumentare la forza massimale di questi movimenti, da cui deriva un transfer anche a livello strutturale ed ipertrofico.
Dall’8 novembre al 14 novembre 2021 alla Goodlift Milano si provano gratuitamente tutti i corsi del planning per una settimana. Per prenotazioni e info contattare il recapito mail, WhatsApp oppure lo 0267490168.