Le app fanno cultura, più (e forse meglio) di tante altre iniziative istituzionali. Merito di giovani ingegnosi e creativi che, in occasione della terza edizione di Samsung App Academy, hanno messo il loro impegno al servizio del miglioramento della qualità della vita di tutti.
Con le invenzioni che abbiamo visto alla finale del concorso voluta dal colosso della tecnologia coreano, si potrà visitare un museo a Venezia (Le Gallerie dell’Accademia) e un teatro a Bari (il Petruzzelli) come mai avete fatto prima. Il tutto, rispettando lo spirito dell’edizione del percorso di formazione di quest’anno che si intitolava APP4TOMORROW, che ha visto per mesi impegnati ragazzi e docenti del Politecnico per la realizzazione dei prodotti per mobile.
Una bella risposta a chi anni fa diceva che con la cultura non si mangia: ora la cultura stimola anche creazione di nuovi business, che sotto vari aspetti, puntano a farci vivere meglio.
Il felice connubio Samsung, MIP, Business School del Politecnico di Milano, e DEIB, Dipartimento di Elettronica Informazione e Bioingegneria del Politecnico di Milano, ha partorito un concorso che ha incoronato 7 progetti di altrettante squadre di giovani tra i 25 e i 35 anni. E le idee sono tutte sul mercato, grazie all’interesse di aziende che vogliono commercializzarle da subito.

TEATRO PETRUZZELLI
Chi ricorda la commozione e solidarietà alla città di Bari per il devastante incendio del 1991, sa bene che questo teatro è uno dei simboli della cultura in Italia.Valeria Chanel Baroni, Rino Daniele Dattilo e Vittoria Paolini, assieme all’azienda partner milanese Vidiemme Consulting, hanno creato una app istituzionale di grande impatto grafico. L’abbiamo provata e i contenuti sono notevoli: dal mobile si possono consultare i cartelloni vecchi e nuovi, fare approfondimenti sugli spettacoli, oltre che acquistare biglietti e fare virtual tour del teatro. “Anche degli spazi normalmente interdetti agli spettatori“, sottolinea Cristina Raimondi, responsabile marketing del teatro. “Questi ragazzi hanno tolto la polvere dall’immagine del piccolo ente lirico e l’hanno reso ancora più appetibile“. Davvero bravi perché hanno interpretato il desiderio di conoscenza dello spettatore medio.
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MUSEO GALLERIE DELL’ACCADEMIA DI VENEZIA
Sofia Francesca Miccichè, Rossana Secci e Lorenzo Calabrò, assieme alla ETT Solutions hanno realizzato un upgrade della app già in uso nello spettacolare museo veneto. L’esperienza della visita è arricchita con contenuti speciali delle opere esposte e la possibilità di creare percorsi personalizzati. Sembra abbastanza facile, abbiamo visto foto di bambini in visita che la usano con disinvoltura. C’è anche un ritorno di marketing interno per il museo: le sofisticate funzionalità di analytics fanno capire meglio come gli utenti utilizzano l’app. La app usa la tecnologia Beacon, che si appoggia a Bluetooth avveniristici che identificano il visitatore davanti alle opere. Il progetto ha visto anche la supervisione di Venetian Heritage, l’associazione privata italo-americana parte del programma UNESCO-Comitati Privati. E c’è anche un modo per condividere l’opera preferita direttamente sul proprio social media.
Per info
www.ettsolutions.com/
www.samsung.com/it/home