Il logo dell’Agenzia Nazionale del Turismo “Italia” vestito per l’occasione con il pay off “made to sail” ravviverà nell’immaginario della comunità internazionale dei velisti il piacere, la bellezza di navigare in Italia e di sbarcare ogni sera in uno scenario unico al mondo. Questo è l’intento della nuova campagna di divulgazione e comunicazione dell’Enit, l’Agenzia Nazionale del Turismo italiano, che con una regata ha promosso questo agosto tra le sponde dei litorali italiani. Il turismo nautico è un valore della nostra economia che va riscoperto.
Enit promuove l’Italia anche dalle banchine grazie alle regate con formula stadium race e con un race village che permette ad appassionati e addetti ai lavori di scoprire il dinamico mondo del Marina Militare Nastro Rosa Tour 2021. I numeri legati al turismo nautico sono incentivanti per il settore. “L’Italia – spiega il presidente Enit Giorgio Palmucci – conta 285 porti e 2.090 accosti, per un totale di 488mila 600 metri. L’Italia meridionale (isole incluse) dispone del 64,6% dei porti italiani ed il 48% degli accosti. Nel 2020 i movimenti in imbarco e sbarco di passeggeri nei porti italiani sono 32,5 milioni, in diminuzione del -51,9% rispetto al 2019. Ma presto si tornerà ai volumi del 2019 quando il traffico passeggeri complessivo pari a 67,5 milioni di persone aumentava del 26,9%, gli imbarchi e gli sbarchi dai traghetti sfioravano quota 18 milioni (+3,2%) e i crocieristi sono stati quasi 11,9 milioni (+10,2%)”
Complessivamente l’Italia ha una dotazione di 162.455 posti barca di cui 67.983 nei porti turistici, 44.805 in approdo e 49.667 punti di ormeggio. L’offerta più numerosa è quella della Liguria (24.462), seguita dalla Sardegna (20.028), dalla Sicilia (18.777) e dalla Toscana (18.092). Le unità da diporto nautico iscritte presso Uffici Marittimi e Uffici della Motorizzazione Civile sono in totale 95.611 di cui 18.296 in Liguria, 15.016 in Campania e 10.238 nel Lazio. Il contributo alla deconcentrazione stagionale del turismo nautico è dato da una stagionalità all the year round, specialmente sul segmento lusso che ricerca destinazioni nuove e quindi out of the beaten track con un indotto economico allargato rispetto alle classiche destinazioni. L’alta disponibilità economica e di tempo, consente al segmento affluent di viaggiare tutto l’anno.