6 Maggio 2019

L’internet of Things in Italia cresce del 40% all’anno

Amart city, smart phone e smart cars: in Italia c'è già tutto e molto c'è ancora da fare. A cominciare dalla sicurezza.

6 Maggio 2019

L’internet of Things in Italia cresce del 40% all’anno

Amart city, smart phone e smart cars: in Italia c'è già tutto e molto c'è ancora da fare. A cominciare dalla sicurezza.

6 Maggio 2019

L’internet of Things in Italia cresce del 40% all’anno

Amart city, smart phone e smart cars: in Italia c'è già tutto e molto c'è ancora da fare. A cominciare dalla sicurezza.

Sono passati esattamente 50 anni dalla nascita di Internet e 20 da quando è stata coniata l’espressione Internet of Things. Nonostante l’età, ci troviamo oggi in piena fase di sviluppo dell’IoT: prosegue a ritmi sostenuti la crescita del mercato, in termini di valore e maturità dell’offerta; si espandono le reti di comunicazione LPWA (Low Power Wide Area) a cui si affiancano le sperimentazioni 5G; evolvono i sensori; proliferano le startup e nascono nuove opportunità di mercato, ad esempio con In-Thing purchase e approcci design-driven. Contestualmente, diventa strategica la capacità di estrarre valore dai dati raccolti: intelligenza artificiale, privacy e cyber security diventano cruciali per lo sviluppo di questo mercato. A comunicare la buona notizia è l’Osservatorio Internet of Things del Politecnico di Milano.

A livello aziendale la parte del leone la fanno i contatori dei consumi elettrici e del gas: sono quasi 5 milioni installati e guidano la classifica delle risorse smart nel nostro paese. Se considerano smart anche i telefonini (e sicuramente lo sono) possiamo dire che le applicazioni che sfruttano quelle connessioni sono cresciute del 27% in un anno. Cresce anche il mercato della Smart Home: 380 milioni di euro nel 2018, +52%, mentre il 41% degli italiani possiede almeno un oggetto smart.

Qui però ci sono le prime prudenze: ben il 42% di chi possiede un oggetto connesso non ne usa le funzionalità più avanzate, perché non le ritiene utili o perché troppo complesse. Il 51% è preoccupato per i rischi legati alla privacy e ai cyber attacchi da parte di malintenzionati.

La notizia positiva arriva dai 112 comuni con più di 15mila abitanti: negli ultimi 3 anni almeno uno su tre ha avviato un programma in ambito smart city. Molto buona anche la crescita di circolazione di smart cars (+37% annuo) che rappresentano il 21% del mercato con 14 milioni di veicoli connessi al momento. Il 69% di questi è dotato del dispositivo GOS GPRS per la localizzazione. Oggi i veicoli vengono venduti con già dentro il sistema di connessione e questo trend è decisamente inarrestabile visto che l’obbligo per legge prevede anche l’eCall, l’allerta automatica in caso di incidenti.

L’Italia è tra i primi paesi europei per tasso di crescita del mercato, ma come valore è superiore soltanto alla Spagna (300 mln di euro, +59%); ancora ampio il divario con Germania (1,8 mld, +39%), Regno Unito (1,7 mld, +39%) e Francia (800 mln, +47%).

Nelle foto, la casa di Amazon a Milano in occasione della presentazione del progetto “House in a box” legato all’idea futura di smart home.

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