La carta diventa arte e non solo stupisce per le forme affascinanti che può rivelare ma per la sua genesi. “Paper Posh” è un progetto di immaginazione aumentata firmato dagli artisti Andrea Filippi e Gabriele Moschin: una collezione selezionata di shopping bag che sembrano arrivare dal futuro e che abbiamo potuto ammirare al centro di una fiera appena conclusasi a Milano.
Con un’origine cartotecnicamente visionaria e sofisticata, “Paper Posh” si è presentata come un’installazione artistica ma in realtà è un prodotto che potrebbe essere di largo consumo. Realizzata con il tramite di software di Intelligenza Artificiale generativa ed esposta nell’elegante contesto di Packaging Première, la più rinomata ed esclusiva vetrina dedicata ai packaging di lusso, ha fornito varie possibilità di utilizzo agli addetti ai lavori.
Gli artisti dicono: “Il nostro lavoro di progettazione con la AI non consiste nell’esaltazione delle potenzialità del virtuale, bensì è un percorso che esplora almeno tre ambiti critici di questo nuovo strumento: i suoi limiti, le sue allucinazioni e l’eterogenesi dei fini, ovvero le conseguenze non intenzionali, a volte sorprendenti ed inedite, delle nostre azioni intenzionali; a ben vedere, insomma, la parte più creativa e immaginifica,
mitopoietica.”
“In questo senso, oggi fare prompting diventa un ibrido complesso tra programmazione, coding e l’atto di scrivere una poesia; non si tratta più di compilare una serie di hashtag, qui si parla di allinearsi emotivamente con la macchina…”.
Ciò che è scontato e consueto nella moda e nel lusso dura finché non ci sia accorge che altro è ancora possibile: con la AI è tempo di spostare il confine dell’impensabile ancora più in là.
Nella serie ‘Paper Posh’, Andrea Filippi e Gabriele Moschin esplorano strutture cartotecniche decisamente originali ed inedite. Sono quattordici le shopping bag proposte e ciascuna di esse rappresenta a partire da oggi una sfida per il design di domani.
L’AI, in quanto tecnica, non è uno scopo, non è neutrale, è un mezzo potente da maneggiare perlomeno per aprire nuovi scorci interpretativi sul mondo.
GABRIELE MOSCHIN
AI artist
ANDREA FILIPPI
AI artist