Agli ultimi due ILTM di Cannes, la fiera internazionale del turismo di lusso, è apparso chiaro un trend dell’industria del viaggio a livello globale: i ricchi e facoltosi hanno interesse a viaggiare sempre più per inseguire il benessere.
Il turismo di lusso healthy vuol dire attenzione alla salute, ma soprattutto uno sviluppo di esigenze che privilegiano il bel vivere e le belle esperienze naturali anche lontani da casa.
La vicepresidente della società di ricerche Altiant AB, che ha fatto rilevazioni per ILTM, dice: “L’adozione di nuovi stili di vita negli anni recenti ha unificato l’industria della bellezza e dell’Athleisure: il benessere fisico, mentale e spirituale sono i principali drive delle scelte di consumo di chi se lo può permettere”.
La ricerca di cui vi parliamo è stata presentata all’ILTM 2019 da LuxuryOptions, la comunità di facoltosi viaggiatori che ha risposto ai questionari per migliorare il livello di management delle luxury destinations. Gli intervistati che fanno parte di questa community a cui si accede solo per invito, risiedono in 15 paesi di Asia, Europa, Nord America e Medio Oriente.
I francesi sono tra i viaggiatori più alla ricerca di relax, anche se si percepiscono tra i più virtuosi in quanto a salute. I cinesi sono dei veri ambasciatori della wellness in viaggio, spendono molto in questo tipo di vacanze, vogliono essere più “healthy” e sono molto interessati alla meditazione e yoga.
Gi americani sono molto positivi e desiderosi di spendere per avere attività di wellness ed esperienze che aumentino la loro felicità. I britannici, al momento, sono i meno soddisfatti del loro relax e meno informati sulle possibilità di aumentare la salute in viaggio, e quindi qui viene indicata la maggiore opportunità di business tra i viaggiatori facoltosi europei.
La ricerca ha fatto notare che il benessere quando diventa un’esigenza turistica si articola in tre capitoli: fisico, fisiologico o attività spirituali. La “wellness activity” può includere dallo yoga alla meditazione, dall’esercizio fisico alla dieta raffinata e bilanciata. Tutti aspetti che le grandi destinazioni turistiche di lusso mondiali ora prendono in grande considerazione.
SALUTE MENTALE – Ci si diverte e si cerca l’esperienza fuori casa. Ma solo due terzi dei ricchi che viaggiano dicono di essere rilassati. Quindi la salute mentale è tra le priorità. Il 42% di chi ha fatto una wellness holiday pianifica un seguito. Un soggiorno di 3 notti per i facoltosi è considerato accettabile da un quarto del campione della ricerca a 3750 dollari. Quindi con questa informazione, le compagnie di viaggio e gli hotel sono avvisati: c’è un grande margine di mercato. E soprattutto, chi fa una vacanza-esperienza del genere, nel 73% dei casi vuole essere informato su iniziative future. Questo significa che l’interesse è costante.
WELLNESS ECONOMY – Secondo il GLobal Wellness Institute ogni anno 639 miliardi di dollari è il giro d’affari per l’industria del wellness. Ed entro il 2022 il giro d’affari sfiorerà i 1000 miliardi di dollari.
La ricerca del benessere in viaggio è anche un’attitudine legata all’eredità culturale. I viaggiatori orientali, soprattutto cinesi, con l’abitudine alle attività di benesser ementale e meditazione, la ritengono una parte importante dell’esperienza di viaggio.
Mentre per i viaggiatori americani ed europei, la ricerca di benessere in vacanza viene vista più come un allontanamento dallo stress e dagli stati d’ansia dei giorni comuni di lavoro.
Il viaggiatore che cerca benessere nella metà delle volte è un consumatore attento alla dieta e il 44% del campione della ricerca prende vitamine o integratori ogni giorno.
ABITUDINI DA COMBATTERE – Vero che i cinesi riflettono molto, ma ammettono anche di fumare, più rispetto agli altri viaggiatori. Così come i britannici, che ammettono di bere alcol una volta a settimana abitualmente. La decisione di fare vacanze “healthy” è anche dovuta alla volontà di allontanarsi di queste abitudini.
E senza grandi sorprese, il viaggio in sè è visto come un mezzo per migliorare la forma fisica e mentale. Ecco perché aumenta anche il desiderio di partire per le cosiddette “detoxing holidays”, dove ci si depura di tutto, anche dalle dipendenze digitali.
I MAGGIORI ENTUSIASTI – Al primo posto tra chi scegli le vacanze wellness di lusso ci sono americani, cinesi e francesi. L’interesse maggiore è per strutture che hanno SPA e trattamenti fisici. Molto apprezzati sono i luoghi completamente dedicati al fisico e al benessere. C’è una preferenza netta (nel caso dei cinesi il 60%) per le occasioni di recovery fisico e mentale che sono distanziati dal posto dove si soggiorna. In un hotel o villaggio si preferisce che ci sia un’area dedicata dove recarsi a ritrovare se stessi.
COSA SI CERCA – Qui andiamo nello specifico con i desiderata. Il 63% dei turisti danarosi in cerca di wellness chiede SPA e resort con terapie, il 56% massaggi, e via via a scendere nelle priorità, allenamenti, golf e kayaking, trattamenti di bellezza e yoga. Più giù in popolarità arriva la richiesta di rifugi per yoga (41%), rifugi silenziosi (34%), perdita di peso (31%), meditazione (27%). Anche se le percentuali degradano, si tratta pur sempre di indicazioni molto forti sui desideri e sui modi di prenotazione da parte della clientela.
IL TREND FUTURO – Con il progressivo sdoganamento del coming out dei problemi mentali, quello che crescerà in futuro è sempre di più la ricerca in viaggio di posti adatti al benessere mentale e alla mindfulness. Il benessere della mente e la consulenza psicologia in vacanza, al momento interessa un terzo del campione della ricerca.
I 600 intervistati di questo survey Altiant sono inclusi dai top 2%-5% dei contribuenti di 15 nazioni del mondo.
In foto d’apertura: 7Pines Resort aperto di recente sulla costa occidentale di Ibiza, Spagna. 7Pines rappresenta un’interpretazione moderna e rilassata del lusso: un lusso rilassato, un’esperienza di vita nel mondo Kempinski dove l’attenzione assoluta è rivolta all’ospite, ai suoi desideri individuali e al suo perfetto benessere in un tempo “infinito”.