Anche se l’effetto Covid pesa sui numeri delle imprese attive nel settore. in Italia la ripartenza si sta facendo sentire. E sono soprattutto le prospettive occupazionali a destare maggiori entusiasmi.
Stefano Scabbio, Presidente Sud Europa di ManpowerGroup ha dichiarato: “L’Employment Outlook Survey di ManpowerGroup ci presenta ottime prospettive di assunzione in Italia per il quarto trimestre 2021. A un anno dallo scoppio della pandemia, con l’avanzamento della campagna vaccinale e la diminuzione dei contagi, emerge una ripresa del mercato con prospettive occupazionali in forte aumento. Lo dimostra il settore Horeca, che dopo essere stato pesantemente colpito dal Covid-19, è ora in forte espansione con una prospettiva occupazionale netta del 41%, superiore a quella nazionale, che si attesta al 28%. Un trend positivo che ritroviamo anche nei principali settori industriali. Quella a cui assistiamo è una ripresa che deve focalizzarsi sulle persone per creare un futuro del lavoro sostenibile, in un contesto in cui la trasformazione digitale è in forte accelerazione. In un mercato del lavoro così in crescita, trovare persone con le giuste competenze è una questione rilevante per rispondere alla carenza di talenti. Oggi, infatti, le aziende si stanno concentrando sugli incentivi da offrire per colmare le posizioni di lavoro vacanti. Non è un caso, e i dati lo dimostrano, che le aziende italiane stiano investendo sempre di più in attività di upskilling e reskilling, rispetto al resto d’Europa”.
Inoltre, va sottolineato che il 60% delle imprese italiane mostra particolare attenzione all’upskilling in diversity & inclusion, un tema sempre più importante per il mercato del lavoro. Per questo, i datori di lavoro italiani prevedono per il quarto trimestre 2021 il mercato del lavoro più vivace dal 2003.
MODA – Questa prima fashion week milanese in presenza dopo la pandemia contagia di positività tutto il Paese. Per il settore moda Milano Monza Brianza Lodi (– 2,9 % in un anno), restano forti le aspettative di ripresa per il comparto. Le prime conferme arrivano dall’export: a giugno si registra in un anno + 38,8%, dato che fa recuperare anche rispetto al 2019, segnando un incoraggiante +1,1%. Tra Milano Monza Brianza e Lodi le imprese attive nei settori della moda sono più di 12.500, di cui circa 5.000 manifatturiere e 7.500 attività del commercio al dettaglio e all’ingrosso. Nella moda tra Milano e Brianza sono impiegate circa 82mila persone, uno dei comparti ancora oggi trai più vivaci.
MILANO RIPARTE DALL’UFFICIO – La ripartenza è anche segnalata da un bisogno rinnovato di sentirsi di nuovo parte di una socialità.
Con l’arrivo di settembre, Milano e Hinterland riprendono il ritmo lavorativo. Con la campagna vaccinale, il calo dei contagi e la fine del periodo di ferie, la metropoli meneghina e l’Hinterland rientrano in ufficio. Per molte aziende, lo smart working rimarrà attivo ma in forma ridotta. La corsa a riorganizzare e preparare l’outfit è ricominciata e registra numeri superiori rispetto al periodo pre-pandemico. Il segnale di una ripresa attesa da tempo.
A rivelarlo è MamaClean, il servizio di lavanderia online con ritiro e consegna dei capi a domicilio, attivo 7 giorni su 7 dalle 7:00 alle 23:00, che ha raccolto dati interessanti sui suoi circa 60.000 utenti. Secondo quanto emerge dai numeri raccolti dall’innovativa lavanderia presente in tutto il territorio milanese, le richieste per il lavaggio di camicie negli ultimi giorni di agosto sono aumentate del 19% con oltre 2.500 richieste. Altrettanto rilevante è la crescita dei volumi di giacche (+10%), pantaloni (+6%) e bluse da donna (+20%). Confrontando i dati, emerge come la provincia di Milano sia ritornata in modo massivo negli uffici, riportando l’afflusso di capi nelle lavanderie.
Francesco Malmusi, Ceo MamaClean, dichiara: “Rivedere Milano ripartire è l’emozione più grande. Il Covid ha colpito duramente il nostre settore, ora finalmente possiamo ripartire. I numeri non mentono e le richieste arrivate nelle ultime settimane sono decisamente in crescita. La pandemia ha cambiato tanto, anche nel mercato del lavoro. Ma MamaClean è rimasto l’alleato numero uno di ogni lavoratore”.
IMMOBILIARE – A Milano – raffronto tra il primo semestre 2021 e il primo semestre 2015 – è stato molto significativo l’incremento del numero di transazioni nel mercato immobiliare. Lo evidenziano i dati di FIMAA Milano Lodi Monza Brianza, l’Associazione degli agenti immobiliari e merceologici, che ha messo a confronto le rilevazioni compiute negli ultimi 6 anni. I dati FIMAA Milano Lodi Monza Brianza sono stati elaborati con la collaborazione dell’Ufficio Studi di Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza.
Nel residenziale, a Milano città, il numero delle transazioni nelle compravendite immobiliari in 6 anni è aumentato del 48,2% (da 3.809 a 5.647). Numero di transazioni nelle compravendite più forte nel secondo semestre dell’anno (acquisto della casa dopo le vacanze). In 6 anni, invece, i prezzi medi degli immobili sono cresciuti del 7,3% per gli appartamenti nuovi, del 5,8% per quelli recenti e del 7,8% per gli appartamenti vecchi.
Per gli uffici l’incremento a Milano delle transazioni è stato del 179,7% mentre la quotazione immobiliare media è aumentata del 4,8%. Per negozi/laboratori m+ 59,1% la crescita delle transazioni nel periodo 2015-2021 (con una caduta della domanda nei primi tre trimestri del 2020 per effetto dell’emergenza Covid). Incremento medio dei prezzi in 6 anni: + 10,1%. “Abitare a Milano – commenta Vincenzo Albanese,presidente di FIMAA Milano Lodi Monza Brianza – manterrà sempre il suo appeal. I quartieri – spiega Albanese – si confermeranno come strategici per la qualità della vita degli abitanti, pertanto la comunità di prossimità e i servizi a quindici minuti avranno un peso determinante nella scelta dell’abitazione. L’affermarsi di un nuovo modo di concepire l’immobiliare, ripensato con i criteri ESG, metterà al centro il benessere e la sostenibilità: i più grandi interventi di rigenerazione milanesi stanno già sperimentando nuove soluzioni che diventeranno benchmark immobiliari non solo per la città, ma per l’intero Paese. Milano, come già avvenuto nel passato, anticiperà i trend più innovativi a beneficio dell’intera collettività”.
Anche a Napoli si avverte una ripresa per il settore casa. “Paradossalmente il Covid è stato una scossa per il mercato immobiliare, che sta vivendo una ripresa – ha dichiarato Stefano Mazza amministratore Leonardo Immobiliare – grazie a mutui concessi, tempo per dedicarsi alla ricerca dell’immobile e volontà di avere una casa più adeguata alle proprie esigenze. I prezzi tra l’altro si mantengono stabili e come testimoni privilegiati, tra i dati che abbiamo fornito a Nomisma, sulla valutazione dell’andamento del mercato immobiliare, rileviamo la preferenza delle zone Vomero/ Arenella per i servizi e la vivibilità del quartiere, ma a Napoli va bene anche Montecalvario, Fuorigrotta, ed altre zone, mentre la periferia soffre sempre un poco al confronto. In ogni caso possiamo già intravedere un trend positivo per i prossimi sei mesi con aumento del numero di compravendite, prevedendo nel prossimo quinquennio tassi che resteranno bassi, prodromo però di un successivo possibile rialzo dei prezzi.”
Ed ancora secondo Gabetti e Grimaldi Franchising ha dichiarato Michele Nazzaro Franchising Manager – “Nel primo semestre 2021, anche a Napoli il mercato residenziale ha segnato una crescita evidente, con volumi di compravendita, pari al periodo pre-covid dimostrando di essere il settore immobiliare più resiliente. Tassi di mutuo ancora molto convenienti ed incentivi fiscali sulla ristrutturazione e riqualificazione degli immobili e degli edifici stanno contribuendo a questo trend positivo, confermato dalla stabilità dei prezzi”.