Nei giorni della quarantena, i popoli di tutto il mondo si rifugiano nelle canzoni: qual è il loro potere taumaturgico? Prima ancora del linguaggio, la musica ha rappresentato un potentissimo strumento evolutivo per la specie umana: collante sociale, veicolo di conoscenza, testimonianza di stati d’animo e di amore, la musica – e le canzoni – sono anche uno strumento di conforto.
Il prof. Michelangelo Iossa – docente del Laboratorio di Musicologia dell’Università ‘Suor Orsola Benincasa’ – rievoca lo scritto di Daniel J. Levitin “Il Mondo in Sei Canzoni” concentrando la sua attenzione sulle ‘canzoni di conforto’. Dai canti delle madri delle tribù del Centro Africa alla ninnananna sviluppatasi in Europa, passando per “God Bless America” o”Volare / Nel Blu dipinto di Blu”.
Le canzoni sono, naturalmente, molto più di uno svago; la musica è elemento fondante della nostra identità di specie. Senza la musica non saremmo quello che siamo.
Il Dr. Levitin identifica sei funzioni o tipi fondamentali di canzoni – amicizia, gioia, conforto, religione, conoscenza e amore – quindi mostra come ognuno ha permesso a modo suo di evolvere il legame sociale necessario alla cultura e alla società umana.
Dividendo la somma totale dei risultati musicali umani, da Beethoven a The Beatles, da Busta Rhymes a Bach, in sole sei forme fondamentali, Levitin illumina, attraverso canzoni di amicizia, gioia, conforto, conoscenza, religione e amore, il modo in cui la musica è stata fondamentale l’evoluzione del linguaggio, del pensiero e della cultura. E come, lungi dall’essere un po ‘una canzone e una danza, la musica è al centro di ciò che significa essere umani. Un produttore discografico di una volta, ora uno dei principali neuroscienziati, Levitin ha composto una narrativa accattivante e sorprendentemente ambiziosa che intreccia Darwin e Dionne Warwick, memorie e biologia, antropologia e un jukebox di aneddoto per creare niente di meno che la “colonna sonora della civiltà” . The World in Six Songs cambierà il modo in cui ascolti la musica per sempre.
SABATO 2 MAGGIO 2020 (dalle 18.00 alle 19.00) le ‘canzoni di conforto’ saranno al centro del terzo “Appuntamento con la Torre della Comunicazione“, un ciclo di incontri settimanali che si tengono on-line sulla piattaforma didattica dell’Università degli Studi ‘Suor Orsola Benincasa’ di Napoli ogni sabato pomeriggio e che sono curati dal giornalista e docente universitario Michelangelo Iossa, responsabile branding e comunicazione della Torre della Comunicazione dell’ateneo suororsolino.
Una ‘media tower’ multimediale che sorge al centro di un complesso monumentale plurisecolare; la Torre della Comunicazione del “Suor Orsola Benincasa” di Napoli è una struttura unica nel suo genere, in cui comunicazione, tecnologie e humanities si fondono in una proposta innovativa: luogo di formazione, media center e media service.