Sono top spender, curiosi e soprattutto nuovi alla possibilità che apre il viaggio. La Edge-Generation cinese raggruppa i millennials del Paese del Dragone che viaggiano oltre le loro frontiere e oltre i confini del continente asiatico.
Ma non troppo come si evince da questa classifica riferita alle attuali preferenze dei giovani cinesi. Le top destinations per il loro 2018 sono:
1 | Giappone | 39% |
2 | Hong Kong | 37% |
3 | USA | 30% |
4 | Francia | 21% |
5 | Australia | 20% |
6 | Macao | 19% |
7 | Corea | 16% |
8 | Thailandia | 15% |
9 | Singapore | 13% |
10 | Germania | 11% |
- Giovani e con grande capacità di acquisto: Il settimo report annuale Chinese International Travel Monitor di Hotels.com® rivela una crescita super – e senza precedenti, ben l’80% rispetto al 2017 – della spesa dei consumi dei millennials cinesi per i loro viaggi internazionali
- Viaggi all’avanguardia: Tecnologia, cibi esotici, attività avventurose ed esperienze locali; sono questi i trend che influenzano i viaggi dei millennials cinesi
- Luci, fotocamera, passaporto: TV, cinema e social media esercitano un’enorme influenza sulle abitudini di viaggio cinesi (62%)
- L’Italia tra le prime 5 mete europee (14° posto a livello mondiale) più popolari tra i viaggiatori cinesi.
Questi giovani vogliono fare straordinarie esperienze, soggiornare in alloggi altamente tecnologici, gustare prelibatezze esotiche, fare shopping. La passione per la cultura pop, i film e la televisione (62%), sono le principali fonti di ispirazione per i viaggiatori millennials cinesi, tanto da spingerli a varcare i confini asiatici verso lidi più esotici nel mondo alla ricerca di esperienze da brivido, divertimento senza tabù e feste.
METODO – Il Chinese International Travel Monitor (CITM) di Hotels.com, giunto alla sua 7a edizione, analizza i dati presi direttamente dai viaggiatori cinesi e dagli hotel in giro per il mondo, unitamente a quelli di Hotels.com e quelli provenienti da altre ricerche.
Per la ricerca sui viaggiatori, Hotels.com ha usato Ipsos, leader mondiale nelle ricerche di mercato, che a maggio 2018 ha sottoposto delle interviste a 3.047 residenti cinesi, tra i 18 e i 57 anni d’età, che nei 12 mesi precedenti hanno viaggiato oltreoceano
Nel 2017 i post sui social e selfie si sono rivelati elementi fondamentali nei viaggi dei millennials cinesi: il 63% usa la telecamera interna per ottenere like e rafforzare la propria immagine social, mentre il 15% dei millennials cinesi afferma sia indispensabile valorizzare tutto ciò che potrebbe migliorare la loro presenza social. L’indagine condotta rivela comunque che nessuna generazione è totalmente immune dall’innegabile attrazione dei social network. Il 52% dei viaggiatori totali cinesi è attratto dal potere della condivisione delle notizie, e un terzo della generazione più adulta afferma che le loro decisioni e i loro comportamenti in materia di viaggi sono influenzati dai loro figli digitali nativi o più digitalmente connessi.
Al primo posto il divertimento, poi le emozioni forti e anche la cura dell’anima – Pronti a liberarsi da ogni freno e inibizione, più di un terzo dei viaggiatori cinesi è attratto dalle accondiscendenti atmosfere delle più famose mete del divertimento come Macao, Bangkok, Amsterdam e Las Vegas. Nel frattempo, i millennial più esperti in quanto a festival internazionali, hanno dato vita ad una nuova ondata di viaggi caratterizzati da prezzi inferiori e con una pianificazione più rapida rispetto agli anni passati. Coroncine di fiori e brillantini sono già in valigia! #glitter
I nuovi viaggiatori millennials cinesi amano tutto ciò che è spaventoso e inquietante. Quasi la metà di loro afferma di voler visitare la Porta dell’Inferno in Turkmenistan e più di un terzo vorrebbe esplorare le catacombe di Parigi. #pauroso
Nonostante la passione per il macabro, le maggiori ansie da viaggio per i millennials cinesi provengono da antiche superstizioni, sorprendentemente più importanti per i giovani che per gli adulti. Il 40% dei millennials non vuole uno specchio di fronte al proprio letto, rispetto al 35% della generazione precedenti. Non amano neanche pernottare alla fine del corridoio (41% vs. 35%) e sono meno propensi a alloggiare al 4° o 5° piano (20% vs.12%).
La passione per tutto ciò che è locale – Soggiornare in una struttura a-tipica è importante per più della metà dei viaggiatori che, piuttosto che scegliere alberghi ultra-stellati, optano sempre più per alberghi indipendenti, fuori dagli schemi e caratterizzati da gusto e foggia locali (55%). Il 33% sceglie hotel boutique, il 23 % hotel eco-friendly e il 21% hotel super tecnologici. Inoltre, inclini a immergersi in esperienze autentiche, i viaggiatori cinesi non si tirano indietro quando si tratta di spendere per soddisfare le proprie voglie come assaggiare esotiche leccornie locali (69%), esplorare le strade delle città alla ricerca di oggetti autentici del luogo (43%) o fare shopping di lusso (38%).
Digitalmania – I millennials cinesi sembrano prendere il digitale molto sul serio. Connettività ed efficienza sono la chiave per chi è sempre in viaggio. Spazi di co-working (39%), tecnologia a comando vocale (38%), prenotazioni via realtà virtuale (38%), servizio clienti robotizzato (32%), accesso alle stanze tramite telefonino (31%) e postazioni social media live (26%), sono tutti servizi extra che desidererebbero trovare nelle strutture ricettive.
E i viaggiatori cinesi in Italia? – L’Italia è tra le prime 5 mete europee più popolari tra i viaggiatori cinesi, mentre a livello mondiale si colloca al 14° posto guadagnando una posizione rispetto al 2017. Diversamente da quanto accade in altre nazioni europee come Regno Unito o Francia, i turisti cinesi una volta in Italia non visitano solo la capitale Roma (63%), ma fanno tappa anche e soprattutto a Milano (64%), Firenze (43%) e Venezia (34%). 8 viaggiatori cinesi su 10 vengono nel nostro Paese soprattutto per turismo privato (83%), mentre il 16% raggiunge l’Italia per affari. I Millennial cinesi vengono anche per visitare parenti e amici, 8% contro 2% dei non-millennial, mentre il 7% visita l’Italia in occasione di eventi sportivi e un 5% per sottoporsi a cure mediche.
Circa metà dei millennial cinesi (48%) sono mossi da interesse verso la cucina italiana e postano sui social e fanno selfie con pietanze e cibi italiani che non si trovano facilmente tra i confini della Repubblica Popolare Cinese. L’Italia si colloca al 3° posto in Europa e 11° nel mondo per Paese più postato sui social dai viaggiatori cinesi.