Fare colpo nel modo giusto sui selezionatori è un conto. Ma anche dare la giusta dimensione di come può essere fatto un colloquio di lavoro a regola d’arte conta. Al giorno d’oggi, offrire una candidate experience di valore è di fondamentale importanza per le aziende ed ha un preciso impatto sulla reputazione del brand stesso. Le imprese che vogliono attrarre i migliori talenti presenti sul mercato del lavoro devono poter garantire a ciascun candidato un’esperienza di selezione che sia soddisfacente e positiva, evitando, ad esempio, tempi di risposta lenti o mancanza di trasparenza sul processo di valutazione.
In molti paesi europei è in corso una vera e propria “guerra dei talenti”. Alcuni profili e professioni sono, infatti, particolarmente ambiti dalle aziende, che spesso impiegano diversi mesi per selezionare il talento giusto. Questa difficoltà di assunzione è considerata da molti manager come uno dei maggiori ostacoli alla crescita aziendale.
In queste condizioni, i candidati con un profilo altamente richiesto diventano più esigenti, determinando un cambiamento dei rapporti di forza con l’azienda.
Al giorno d’oggi, le imprese, oltre a selezionare i migliori candidati, devono attrarli evidenziando i vantaggi offerti in termini di qualità della vita sul posto di lavoro, prospettive di mobilità interna e formazione. In poche parole: devono migliorare il proprio employer branding. Ma se le aziende hanno capito il ruolo chiave dell’employer branding, molto spesso si dimenticano ancora di dare la giusta importanza alla cosiddetta “candidate experience”.
Con candidate experience s’intende tutto il processo che intercorre dal momento in cui viene inviata una candidatura per una posizione lavorativa fino all’esito della selezione.
Sono innumerevoli gli esempi di aziende che investono migliaia di euro nello sviluppo di un loro sito web dedicato al recruiting, ma poi non rispondono alle domande di lavoro ricevute o lo fanno con molto ritardo. Questa pratica, oltre ad essere paradossale per l’inutile spesa di denaro, è anche controproducente, in quanto offre ai candidati una pessima immagine dell’azienda.
Secondo uno studio condotto da Meteojob, il 65% dei candidati ha un’immagine più negativa dell’azienda per cui ha presentato una candidatura dopo averne vissuto in prima persona le dinamiche di selezione tradizionali.
Alla luce di questo, è essenziale che ciascuna impresa metta a punto un processo di assunzione che consenta al candidato di far emergere le proprie competenze e che gli offra al tempo stesso un’esperienza piacevole e più umana.
Attualmente sono molti gli strumenti e le tecnologie a disposizione dei selezionatori per aiutarli a migliorare il percorso dei propri candidati.
Ad esempio, CleverConnect ha recentemente lanciato in Francia il tool HRmatch, che assegna automaticamente un punteggio ai CV in base all’offerta di lavoro e stabilisce percorsi di candidatura personalizzati a seconda del profilo. L’idea dietro ad HRmatch è quella di permettere ai selezionatori di dare priorità ai candidati i cui profili corrispondono perfettamente all’offerta di lavoro e trovare così i migliori talenti disponibili sul mercato per quella determinata posizione.
Invece, la soluzione di video colloquio on-demand proposta da Visiotalent, attualmente presente in Italia, Francia, Spagna e Benelux, trasforma radicalmente l’esperienza dei candidati in fase di colloquio. Il video permette ai selezionatori d’individuare rapidamente la personalità e le soft skills dei candidati, ma è anche un modo per chi si appresta ad affrontare un colloquio di lavoro per conoscere meglio l’azienda e proiettarsi nell’eventuale futura esperienza lavorativa.
Il video colloquio on-demand è una prima fase nel processo di selezione in cui il candidato risponde in video, filmandosi da pc con la webcam o utilizzando lo smartphone, ad alcune domande precedentemente definite dal selezionatore.
A differenza di un “classico” colloquio in video nel quale il selezionatore ed il candidato devono essere collegati contemporaneamente sulla stessa piattaforma, il tool di Visiotalent permette al candidato di rispondere alle domande quando preferisce, ad esempio la sera o nel fine settimana, senza dover trovare una fascia oraria comune con il recruiter, che a sua volta può guardare ed analizzare il video colloquio quando lo desidera.
Il sistema della video interview on-demand può essere utilizzato dopo una prima fase di pre-selezione dei CV, in sostituzione del colloquio telefonico conoscitivo, o all’inizio del processo di selezione, come avviene in molte aziende partner di Visiotalent attive nel campo del retail e della ristorazione, dove l’importanza delle soft skills dei candidati è maggiore rispetto alle esperienze lavorarive precedenti.
Il video colloquio ha molti vantaggi per i candidati che hanno la possibilità di presentarsi al di là del proprio curriculum vitae, direttamente da casa, nel loro momento di massima concentrazione e, soprattutto, hanno una reale opportunità di conoscere più approfonditamente l’azienda. Visiotalent, infatti, consente alle imprese di aggiungere un filmato di presentazione e di ringraziamento, e di porre le domande in video, dando così un volto ai recruiters, ai managers o addirittura al CEO.
In Italia c’è chi come Visiotalent, fa video recruitment in partnership con relatà affermate del calibro di Generali e Prysmian oltre che clienti nel panorama europeo come Leroy Merlin, Blablacar, Orange, Cartier, ING Direct etc.