Il programma di surf delle Olimpiadi di Tokyo si svolgerà presso la Tsurigasaki Surfing Beach a Chiba, in Giappone, dal 25 luglio al 1 agosto 2021. Si tratta di un esordio assoluto per la disciplina del surfing, per la prima volta alle Olimpiadi.
Il debutto del surf alle Olimpiadi include una schiera di campioni del mondo, veterani del tour della World Surf League (WSL) e professionisti principianti pronti a lasciare il segno in questo sport.
Come nella storia del surf moderno, i migliori surfisti da tenere d’occhio arriveranno principalmente dall’Australia e dagli Stati Uniti, ma attenzione anche al Brasile.
Nati nello stesso anno e a pochi chilometri di distanza l’uno dall’altro a Honolulu, Hawaii, John John Florence e Carissa Moore rappresentano l’apice al momento del surfing americano professionista. E la mania contagia tutti anche i visual merchandiser delle catene di abbigliamento.
1. È lo sport più antico e regale del mondo
Non si conosce con certezza la sua origine, ma esistono testimonianze preistoriche a Chan Chan in Perù, datate più di 5 milioni di anni fa, che raffigurano uomini mentre surfano. Sicuramente è riconosciuto come lo “sport dei re” perché veniva praticato dai nobili polinesiani e hawaiani che si sfidavano mettendo in gioco il proprio onore.
2. L’onda più grande mai surfata
Nel 2018 il surfista portoghese Hugo Vau cavalca “Big Mama”, un muro d’acqua alto, si stima, 35 metri, secondo molti l’onda più grande nella storia di questo sport. Risale a febbraio 2020 invece il record femminile. L’ha conquistato Maya Gabeira, surfista brasiliana, surfando un’onda di 22,4 metri sempre a Nazarè. Sette anni prima, tentando la stessa impresa Maya, aveva rischiato di perdere la vita.
3. La più grande collezione di tavole da surf
Donald Dettloff possiede più di 640 tavole da surf che ha utilizzato per creare le recinzioni delle sue proprietà tra Hawaii e USA. Tutto iniziò negli anni ’90 quando, in previsione di un uragano in arrivo, Donald decise di legare le tavole da surf alla recinzione per evitare che volassero via.
4. Le mute antisqualo
Esistono mute con speciali strisce bianche e blu che secondo alcuni scienziati e progettisti dovrebbero allontanare gli squali, confondendo la vista dell’animale e rendendo il surfista praticamente invisibile agli occhi del predatore.
5. Un giorno dedicato al surf
Il 20 giugno è il giorno internazionale del surf, appuntamento nato nel 2005 per celebrare questo sport e la sostenibilità delle risorse oceaniche. Quest’anno assume un significato davvero importante visto il debutto del surf tra le discipline Olimpiche ai giochi di Tokyo.
Foto degli sport acquatici courtesy SeeYouSurf