La regione Sicilia è tra le regioni italiane con più alta densità di siti Unesco. Scorrendo tra i luoghi protetti come patrimonio dell’umanità, ne abbiamo evidenziati nove, compreso uno immateriale che è quello dell’opera dei pupi.
Eppure, per arrivare a 10, basta contare uno degli aspetti più caratterizzanti dell’essere siciliano: il cibo conviviale.
LA DIETA MEDITERRANEA – Attraverso i suoi ingredienti e le sue pietanze, la dieta mediterranea ci racconta duemila anni di storia e di contaminazioni tra culture diverse. E’ diventata, allo stesso tempo, esempio nutrizionale nel mondo, un modello ideale da seguire per gli effetti benefici sulla longevità e sulla salute. Per questi motivi nel novembre 2010 è stata riconosciuta dall’UNESCO Patrimonio immateriale mondiale dell’Umanità.
Il territorio viene raccontato attraverso i suoi prodotti semplici e genuini: l’olio d’oliva, i cereali, la frutta fresca e secca, i mieli, le verdure, il pesce e una moderata quantità di carne e latticini, insieme ai vini tipici del luogo. Questi ingredienti, fantasiosamente combinati tra loro, danno vita a prelibatezze ricche del sapore del sole e del mare, da gustare senza fretta e con la gioia di stare tutti insieme a tavola.
PALERMO ARABO-NORMANNA E LE CATTEDRALI DI CEFALU’ E DI MONREALE
Nel 2015 Palermo Arabo Normanna e le Cattedrali di Cefalù e Monreale diventano patrimonio dell’Umanità.
Ecco i monumenti inseriti nel percorso che ha ricevuto il prestigioso riconoscimento: Palazzo Reale, Cappella Palatina, chiesa della Martorana, Chiesa di San Cataldo, Chiesa di San Giovanni degli Eremiti, Cattedrale di Palermo, Castello della Zisa, Ponte dell’Ammiraglio, Duomo e Chiostro di Monreale, il Duomo di Cefalù.
LA VITE AD ALBERELLO DI PANTELLERIA
L’Unesco ha regalato al nostro Paese un’altra soddisfazione: la pratica agricola della vite ad alberello di Pantelleria è diventata patrimonio dell’Umanità dal 2014. Pantelleria è anche buon vino.
La vite ad alberello di uva zibibbo ha un primato: la prima volta che nel mondo una pratica agricola viene inserita nella lista del patrimonio UNESCO Sicilia.
La visita alle numerose cantine, tra i vitigni con le tipiche viti ad alberello e gli eventi annuali che celebrano il vino e il famoso Passito di Pantelleria ci fanno immergere nella più antica tradizione pantesca, nella sua cultura e tra i suoi sapori.
IL MONTE ETNA
L’Etna è il vulcano più alto d’Europa e tra i più attivi al mondo, con i suoi 3327 metri d’altezza e un diametro medio basale di 40 km, domina con la sua mole l’intera regione. Le spettacolari eruzioni, le infuocate colate di lava, sono da sempre al centro dell’interesse di scienziati e di visitatori di tutto il mondo.
Il 21 giugno 2013 l’UNESCO iscrive il Monte Etna nella World Heritage List, quale sito naturale Patrimonio dell’Umanità, per le sue peculiarità geologiche di rilevanza planetaria.
SIRACUSA E LE NECROPOLI RUPESTRI DI PANTALICA
l sito comprende due parti differenti distanti circa 50 km. Vengono considerati dall’UNESCO un unico sito perché costituiscono un unicum di testimonianze storiche di diverse culture mediterranee.
LE CITTA’ TARDO BAROCCHE DEL VAL DI NOTO
Noto, cittadina del sud est rifondata nel ‘700, in seguito al terremoto della Sicilia orientale nel 1693, rappresenta il cuore e contemporaneamente il punto di partenza per la visita del barocco siciliano. La sua cattedrale, anch’essa risorta e perfettamente ricostruita dopo 10 anni di complessi lavori, rappresenta a ragion veduta il simbolo della nuova rinascita della valle del barocco. Interi centri come Caltagirone, Militello in Val di Catania, Catania, Modica, Noto, Palazzolo, Ragusa e Scicli furono ricostruite secondo i canoni del tardo Barocco dopo il 1693. Oggi la visita del sud est, alle Città Barocche del Val di Noto, è una tappa imprescindibile del tour di Sicilia.
L’OPERA DEI PUPI
L’Opera dei pupi, un particolare teatro di marionette che si affermò in Italia meridionale ed in Sicilia agli inizi del 1800, è stato dichiarato capolavoro del patrimonio orale e immateriale dell’umanità.
E’ la rappresentazione teatrale dei poemi della letteratura francese medievale della Chanson de Roland o dell’ Orlando Furioso, degli scontri tra i cavalieri ed i mori, in cui i pupi sono l’espressione della voglia di riscatto e di giustizia di una classe sociale.
LE ISOLE EOLIE
Le sette isole, tutte di origine vulcanica, ognuna con la sua forte identità, si trovano a largo della costa settentrionale della Sicilia. Lasciano a bocca aperta per il loro paesaggi, e non solo. Impariamo a chiamarle ognuna con il proprio nome: Alicudi Filicudi Lipari Salina Vulcano Panarea Stromboli
LA VALLE DEI TEMPLI
La riscoperta di Akragas fu avviata verso la fine del Settecento, quando giunsero i primi viaggiatori europei che, proprio in quel periodo, si avventuravano in Sicilia scoprendovi un’inaspettata quanto immensa ricchezza artistica ed archeologica.
In una valle incantata, coi mandorli fioriti, si trova il più imponente insieme monumentale di tutta la Magna Grecia. In questa commistione tra ambiente culturale definito dall’uomo e paesaggio naturale c’è tutto il fascino di questo sito.
La Valle dei Templi è sicuramente la più importante testimonianza dell’antica cultura classica in Sicilia. Comprende i templi degli dei, oltre alla zona delle necropoli e dei santuari extra-moenia.
LA VILLA ROMANA DEL CASALE
Ciò che ha sempre meravigliato della Villa del Casale, dai primi scavi dell’800 fino agli ultimi restauri, sono stati “i resti superbi di grandiosi mosaici, i pavimenti policromi della fastosa villa della tarda età imperiale” (G.V. Gentili).
Proprio l’impressionante complesso musivo ha determinato l’inserimento della Villa nella lista dei Siti Unesco e ne ha fatto una delle più importanti testimonianze del genere architettonico “Villa”, che associa da un lato, caratteri residenziali di pregio, e dall’altro, elementi funzionali alle attività produttive, in relazione alla collocazione rurale: oleocoltura, viticoltura, cerealicoltura, allevamento.
Foto d’apertura: particolare de I Monasteri, Golf & SPA Resort a Siracusa (foto: The Way Magazine)
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