Rotterdam è la porta sud della megalopoli olandese che arriva fino a Utrecht. Ben 17 milioni di abitanti in una fascia costiera in costante cambiamento urbano, architettonico e sociale. Partiti come commercianti delle immense colonie olandesi, i mitici signori del mare che si affacciavano sul fiume Niewe Maas sono stati affiancati da una classe di uomini d’affari che hanno cambiato il segno della città. Con i suoi 600mila abitanti, oggi Rotterdam ha una grande percentuale di giovani benestanti (il 70% di abitanti del centro ha tra i 20 e i 40 anni), accoglie come da tradizione etnie svariate. Ma soprattutto soddisfa le esigenze dei globe-trotter che arrivano in città per lavorare alle sedi prestigiose di multinazionali quali Procter & Gamble, Unilever, Pfizer, Aon.
L’ARCHITETTURA CHE IMPRESSIONA
Sveliamo subito il motivo che ci ha attratto qui: l’avveniristica architettura che guida la voglia di cambiamento e di futuro di questa città. Se si pensa che anche il Museo Storico ha cambiato nome in Museo di Rotterdam per dare un senso di progresso e accoglienza del futuro, si capisce bene cosa hanno in mente gli olandesi che guidano Rotterdam. Basta fare un giro alla Kunsthal della città per capire, fin dal lettering usato dai designer, che il futuro qui è tutto. Dall’apertura del ponte di Erasmo nel 1996 non si sono più fermati. Uno dei simboli del futuribile cittadino è il grattacielo scomposto De Rotterdam di Rem Koolhaas, una meta imperdibile che lotta contro la gravità.
Anche l’arte d’avanguardia spopola: Art Rotterdam 2016 a febbraio ha messo assieme nella 17esima edizione, una serie di incredibili proposte artistiche ammirate per 5 giorni da 26mila persone.
Rotterdam, oltre a essere premiata come miglior qualità di vita nel 2015 dall’Academy of Urbanism, punta a essere Bio Delta City, nonostante abbia il porto più grande d’Europa (e il secondo della Terra). Le navi inquineranno, ma qui sono molto attenti a tutto il resto. Ci sono green house in costruzione e l’eco-sostenibilità è una realtà diffusa.
Il mercato coperto di piazza Blaak è uno dei concept più estremi che vi possa capitare di vedere: appartamenti a galleria per coprire il vecchio mercato simbolo della città portuale. Meta di selfie “storici” sono le case cubiche di Piet Blom (ma sono solo degli anni Ottanta!), mentre in città già si scalpita per la Dutch Windwheel, una ruota panoramica in acciaio che sarà possibile abitare dal 2018. Si tratta di un doppio cerchio di appartamenti e attrazioni in costruzione su una struttura di 174 metri, che riprende il simbolo olandese dei mulini in versione aggiornata che sarà esempio di architettura bio. Forse sarà anche questa attrazione (nella nostra foto di apertura) a dare impulso alla candidatura di Rotterdam per l’Expo 2025, quella che si terrà dopo l’appuntamento di Dubai.
L’ABITARE DI LUSSO
A Rotterdam, nonostante la posizione da “bocca sul mar del Nord”, i locals facoltosi non sembrano molto intimoriti dal freddo e dal vento. Anche perché quando il sole c’è, batte forte. Nell’angolo di Plasoord ci sono le più belle case in stile vittoriano affacciate sul fiume che poi diventa mare. E qui il contatto con la natura è il fulcro di questo lusso sulla verde penisola che emana dalla città avveniristica. Vi dimenticate dell’acciaio dei grattacieli e arrivate in camera da letto con la barca in legno.
Design accomodation sono disseminate in decine di location modernissime in città. Per brevi soste va molto il Mainport Design Hotel, con camere firmate singolarmente da Feran Thomassen, famoso arredatore d’interni che fa anche recuperi storici, difronte l’acqua.
Per il tè delle cinque (ricordiamoci che Londra è divisa da qui solo dal Canale della Manica) c’è il Suite Hotel Pincoffs, storico, con vista sul ponte Erasmo. Mentre se si vuol vedere lo skyline dall’alto meglio pernottare al Manhattan Hotel. Lusso e quiete marittima dalla finestra invece sono il plus dei Riva, appartamenti di classe in location moderne (http://www.rivarentals.com/)
CIBO E SHOPPING
Per meglio gustare l’internazionalità di Rotterdam è da suggerire il magnifico piano cucina etnica del Nhow o i vari corner del Markhal, dove è sintetizzato tutto l’appeal della città: come un tempo, arrivano i carichi dai paesi esotici di tutte le specie e qui li cucinano reinventandoli. C’è davvero di tutto, sembra il centro del mondo nella civile e multi-culturale Europa che andrebbe custodita.
A Rotterdam c’è anche la Soho locale (Niewemarkt) e il distretto alternativo con artisti e caffè all’aperto (Witte De Withstraad). Da non perdere i negozi da sogno a Van Oldebarneveltstraat e Kruiskade. Il centro chiuso al traffico l’hanno inventato qui negli anni 50 e sembrava una rivoluzione, quando tutti volevano le macchine: visitate Lijnbaan e capirete cosa ha generato quella saggia decisione.
Vicino alla simpaticissima Stazione (da vedere l’unione tra il vecchio e il nuovo) c’è l’iconico Groot Handelsgebouw, un edificio che ospita lussuosi appartamenti di centinaia di manager e imprenditori. E sul rooftop, la sopresa, il Suicide Club, uno dei luoghi più esclusivi della città dove si mangia e si balla.