Fino al 30 aprile 2023 al Castello di Udine (qui per orari e biglietti nel capoluogo del Friuli) c’è una nuova mostra archeologica che i visitatori nel cuore dell’antica Assiria, il primo impero globale della storia.
Le ricerche condotte dall’Ateneo friulano nella Regione del Kurdistan in Iraq, nel cuore dell’Assiria, e le straordinarie scoperte effettuate nelle pianure dell’alta Mesopotamia hanno contribuito a gettare luce su aspetti fino ad oggi poco o per nulla noti del processo formativo dell’impero assiro, consentendo di comprendere come l’élite imperiale abbia gestito l’organizzazione territoriale dell’Assiria attraverso la creazione di una vasta rete d’infrastrutture imperiali.
La mostra “Dal centro dell’Impero. Nuove scoperte archeologiche dell’Università di Udine” presenta al grande pubblico i risultati scientifici e le scoperte archeologiche più importanti effettuate dagli archeologi friulani durante questa ricerca attraverso un serrato e innovativo dialogo fra materiali documentari, reperti archeologici, immagini fotografiche e materiali multimediali che renderà concretamente comprensibili le scoperte presentate.
Nell’ambito del progetto di recupero e valorizzazione degli immobili pubblici Valore Paese Italia, l’Agenzia del Demanio ha sottoscritto il contratto di concessione di valorizzazione per l’Ex Casermetta Passo Monte Croce Carnico a Paluzza (Ud) con l’A.S.S.F.N.E. Associazione per lo Studio e la Salvaguardia delle Fortificazioni a Nord Est che gestirà l’edifico dello Stato per i prossimi sei anni. La storica associazione locale intende destinare il bene ad esposizione museale con visite guidate con l’intento di creare una rete con le fortificazioni limitrofe già in gestione all’Associazione, al fine di offrire al pubblico una fedele testimonianza storica del periodo relativo alla Grande Guerra e all’edificazione del Vallo Littorio Alpino. Gli spazi saranno aperti al pubblico per eventi, accessibili anche a persone con disabilità, quali visite scolastiche, presentazioni di libri, esposizioni fotografiche, ricorrenze storiche e gemellaggi con altre associazioni del territorio. L’ex casermetta, parzialmente scavata nella roccia, fu edificata a scopo di difesa bellica negli anni ’30 ed è posta a ridosso del confine italo-austriaco, località molto frequentata da camminatori e arrampicatori, è inoltre lambita dal Cammino “Romea Strata Julia Augusta” e dal “Sentiero Italia CAI”.
L’idea progettuale proposta dall’Associazione in Friuli ben si sposa inoltre con il Protocollo d’Intesa sottoscritto dall’Agenzia del Demanio, dal Ministero della Cultura, dalla Regione Friuli Venezia Giulia, dal Ministero Difesa e dalle Università di Udine e Trieste, finalizzato allo studio, la tutela, la valorizzazione ed il riuso turistico culturale delle strutture difensive realizzate all’interno del territorio regionale.
I nuovi bandi pubblici nazionali avvieranno edifici come l’ex casermetta a nuovi usi connessi ad attività sociali, culturali, di tutela ambientale, turismo lento e mobilità dolce.