Nelle zone più facoltose del pianeta, ci sono persone che vanno al Nobu, il famoso ristorante di oriental fusion, anche due volte a settimana. Le materie prime di pregio e l’accoglienza raffinata fanno di questa insegna, promossa da Robert De Niro in tutto il mondo, una delle più famose per gli amanti del buon vivere. All’ILTM di Cannes, la fiera del turismo di lusso, è appena stato annunciato che la catena di ristoranti e hotel non smetterà di stupire. Ci saranno non meno di 8 aperture nuove nel 2020, inclusa una molto attesa a Riad, un mercato nel Middle East che è in continua ascesa, e a Chicago.

Al momento ci sono 41 ristoranti nel mondo e sono passati 25 anni da quando la star di Hollywood Robert De Niro è entrato nel primo Nobu a Beverly Hills e se ne è innamorato. Lì con lo chef Nobu Matsuhisa alla terza conversazione, hanno programmato l’espansione nel mondo. Subito arrivarono a New York (oggi di Nobu ce ne sono due nella città delle lucu), primo passo per l’apertura a Londra. Nove anni fa all’opening dell’Hard Rock Hotel in San Diego con un ristorante, i capi di Nobu decisero che da allora non avrebbero più aperto da nessuna altra parte se non nei propri hotel.
Su questo progetto si muovono ancora oggi, con i successi della recente apertura a Barcellona, e i programmi di circa 8 nuove aperture nel 2020.

Rachael Palumbo, vice-presidente Sales & marketing di Nobu Hotels, dice: “La grande risposta che è arrivata dalle aperture di Los Cabos in Messico e Barcellona in Spagna ci convincono che i cool places sono sempre ben ricevuti. Faremo lo stesso nella tarda primavera 2020 a Chicago ma sempre nelle parti cool della città non necessariamente vicini alle strade popolari dello shopping o dei musei. Questa è la nostra sfida, come a Londra, che siamo nel quartiere dei creativi Shoreditch”.
Questo approccio da ristoratori che vogliono toccare il mercato locale, favorisce affezione e fiducia: “Abbiamo un approccio da ristorante, penetriamo nella mentalità del luogo, il ristorante deve essere nella mentalità degli abitanti del posto. E anche per questo quando apriamo impieghiamo solo persone locali, e nessuna delle proprietà sembra uguale all’altra, si respira sempre qualcosa di legato al posto in cui si trova”.
Detto ciò, gli standard sono sempre altissimi. La magia di Barcellona incontra lo spirito iconico di Nobu Hotels che ha progettato per questa destinazione spagnola n’esperienza di vita di lusso progettata per il viaggiatore sofisticato.

L’elegante hotel catalano offre 259 alloggi eleganti e spaziosi, spazi per riunioni ed eventi pensati su misura, il ristorante Nobu di classe mondiale e Kozara – un bar di tapas di ispirazione giapponese – insieme a viste panoramiche sulla città e sul mare.
Appartato dalle affollate strade di Barcellona, l’hotel si trova vicino all’affascinante quartiere di Eixample e offre agli ospiti una vera atmosfera catalana della città. Situato vicino a Plaza de España, a pochi passi dai collegamenti ferroviari ad alta velocità e dal centro conferenze Fira de Barcelona, gli ospiti hanno anche un rapido accesso all’area olimpica Montjuic, al terminal delle navi da crociera e all’aeroporto internazionale di Barcellona – El Prat. La maggior parte dei punti di interesse della città è raggiungibile in 10 minuti in auto o con i mezzi pubblici.

I materiali naturalmente organici mescolati con raffinate sfumature giapponesi creano la tregua urbana catturando l’energia vibrante e il carattere colorato di Barcellona.
Il design e l’accoglienza arriveranno anche a Varsavia nella primavera 2020. Palumbo sottolinea: “Non sarà in una location per shopping o famosa per la storia, ma in un palazzo art deco degli inizi del Novecento. Ci sono 40 stanze già pronte e 80 da fare, molto moderne sempre con l’utilizzo del legno, cemento con stile ed elementi metallo a vista. Sembra una art gallery”.
Parte del successo di questi luoghi, è anche dovuto al fatto che con il relax c’è l’atmosfera da party che non guasta. Nobu ha un appeal molto convincente su giovani e globe trotter, gente che non si annoia ma vuole riservatezza. “Anche le celebrità arrivano da noi – sottolinea la rappresentante della catena – ma sono molto confortevoli e rilassati, tutti sono benvenuti nei nostri ristoranti ma non ci sono persone che arrivano a farsi i selfie con i personaggi famosi perché le sale ispirano altro”.
Si instaura anche un rapporto di fiducia con i ricchi e famosi. Cindy Crawfard non si fidava del pesce crudo a Melbourne, e così lo chef del Nobu le ha fatto un riso apposta che ha chiamato Cindy rice. Una volta che la modella era a Londra al Nobu Park Lane ha chiesto il suo Cindy Rice e ovviamente nessuno sapeva di cosa stesse parlando. “E lì è entrata in gioco la nostra forza di squadra – riporta orgogliosa Rachael – perché lo staff di Londra telefonò immediatamente a Melbourne, la ricetta arrivò sul telefonino e Ciny ebbe il suo riso personalizzato proprio come dall’altra parte del mondo”.
Presto Londra avrà il suo secondo Nobu, al London Portman Square (che era Radisson) vicino a Manchester Square non lontano dalla centralissima Marble Arch. Le stanze sono completamente ripensate per questa destinazione già in precedenza molto popolare. Palumbo sottolinea: “I comfort che offriamo sono molto invitanti, mettiamo dentro i principi minimalisti di Kenzo ma dobbiamo offrire allo stesso tempo spazio e divertimento. Nobu ha focus su massaggi, prodotti esclusivi in camera, doccia e bagno. In generale, bisogna essere grandiosi”.
Apertura in vista a Toronto nel distretto dell’intrattenimento per il 2020: lì saranno pronte le prime Nobu residence mentre si sta costruendo qualcosa di nuovo anche a Tel Aviv, al momento in prospettiva di un’apertura nel 2021.

Le diversificazioni sono alla base del successo di Nobu. A Milano c’è il ristorante nell’Armani Hotel, che è molto seguito dal management (anche se piani di espansione in Italia al momento non ci sono) mentre ad Atlanta una nuova proprietà aprirà in un mall molto orientato alla clientela business.

Anche per Nobu, Riad è stata la notizia dell’anno. Questo perché la città araba si apre molto al turismo, tanto che da mesi molti ristoranti pop-up con insegna Nobu stanno preparando la clientela all’apertura in grande stile per l’anno prossimo.
Rachael chiosa: “Da noi c’è lifestyle che deve essere confortevole nella lobby ma anche nella stanza privata degli ospiti. Non ci fermiamo all’ambiente del cocktail bar, tutti gli spazi di Nobu devono essere ricordati”.
Foto di apertura: particolare degli spazi comuni del Nobu Hotel a Los Cabos, in Messico, aperto nel 2019.