Con una temperatura media bassa a gennaio di 11 gradi, Marina di Ragusa è la destinazione ideale per una “staycation” invernale in Italia. La deliziosa località a sud della Sicilia, a pochi chilometri dalla rinomata e storica Ragusa, capoluogo dell’area Iblea ricca di cultura, è il paradiso dei vacanzieri (e non) di tutta Europa alla ricerca del flavour italiano in ambiente protetto.
Particolarmente indicata in queste settimane di semi-isolamento, Marina di Ragusa ha un lungomare di recente ristrutturazione che assicura passeggiate tra mare e natura di chilometri. Una lunga e confortevole pista ciclabile dal lato ovest conduce gli atleti e i numerosi runner della zona in direzione Casuzze. Qui il paesaggio è completamente selvaggio, con onde che si infrangono sulla roccia lungo la costa, una strada pianeggiante e ben tenuta, illuminata costantemente e con punti di sosta adatti sia ai pigri che agli appassionati di calisthenics.
Su questa strada ci si lascia alle spalle il centro della località marittima, vivace d’estate e abbastanza vissuto anche d’inverno, e ci si imbatte in Maison de Trazegnies, le suites con la più suggestiva vista sul mare di Marina di Ragusa, scenario perfetto per un weekend romantico fuori stagione (riapriranno il 16 dicembre) o per una rilassante vacanza al mare.
Maison de Trazegnies offer 6 lussuose boutique suites con un servizio personalizzato ed esclusivo e, in momento di Covid-19, nuove regole e procedure sono state recentemente implementate per scoraggiare la diffusione del virus e assicurare pulizia e cura per gli spazi comuni e privati.
Anche la vegetazione è particolare in questo punto di Sicilia. Il carrubo è particolarmente diffuso in quest’area, addirittura si calcola che i derivati da quest’albero in Italia siano per il 70% di origine ragusana. Con le palme e gli ulivi, è il classico scenario di flora che si trova in questa costa di fronte a Malta.
Quella che un tempo si chiamava “Mazzarelli” (dall’arabo Marsa A’Rillah, piccolo approdo), è oggi una rinomata località di mare e ha dalla sua la continua riconferma della Bandiera Blu.
Molti conoscono Marina di Ragusa per essere uno spot preferito per gli appassionati di sport acquatici, specialmente windsurf e kite surf, che si possono praticare a poca distanza dal lungomare ricco di ville Liberty fiorite.
Al Circolo Velico Scirocco , uno dei posti più caratterizzanti della costa di Ragusa, si insegna il kitesurf. Si tratta di una disciplina nata dall’unione di altri sport: il surf, il windsurf e il wake Forzard. Il kite è una vela che funge da acquilone e traina la tradizionale tavola per muoversi sulle onde. Ci si fa portare dal vento, si può rimanere sospesi sulle onde e l’adrenalina è assicurata, anche in giornate non particolarmente ventose. Qui, in ogni caso, specie dopo la stagione alta dei bagnanti, le spiagge sabbiose e infinite e il vento frequente hanno favorito la pratica di questo sport, che è ancora più godibile con l’acqua bassa per centinaia di metri e con il vento del Mediterraneo.
Qui, tra le poche attività aperte d’inverno non-stop, Peppe Diara si occupa di corsi di sport acquatici. Tra una passeggiata rigenerante con distanziamento naturale, un pit-stop goloso alla celebre rosticceria La Grotta Beach, ci si può anche da neofiti allenare. “L’associazione dilettantistica sportiva Circolo Velico Scirocco – ci racconta Peppe Diara, direttore della scuola Circolo Velico Scirocca, istruttore da 30 anni – esiste da 30 anni, fondata da appassionati di vela. Poi dalla vela si è passati all’utilizzo della tavola a vela e si è proseguito fino al kite 20 anni fa. Negli ultimi due anni sono nati il windsurf e il foil che si può fare sia col windsurf che kite. Quando la gente si avvicina a questo sport pensa che sia come il tennis o il basket. Ma qui siamo molto legati alle condizioni meteo, che non puoi prenotare come un campo o una lezione in palestra”.
Diara racconta che il desiderio di libertà è il drive maggiore per chi viene a praticare sport o la “staycation” in ogni momento dell’anno: “Da Trapani a Portopalo i circoli sono investiti da perturbazioni atlantiche e le condizioni e frequenza del vento ci rendono adatti a questi sport. Il kite ha preso tantissimo piede negli ultimi 10 anni perché è confortevole, la vela si sgonfia e può stare in auto con uno zaino senza montare attrezzature voluminose. Importante è che chiunque si avvicini allo sport si faccia un corso con istruttori qualificati”.
La legge dice che per uscire con tavola si deve scendere in corridoi autorizzati in modo da non limitare i bagnanti. Le persone ovviamente si avvicinano molto a questi sport d’estate e bisogna essere prudenti. “Ci sono tante persone qui – dice Peppe – che comunque arrivano in inverno, non si va mai sotto i 10 gradi e con una buona muta si sta bene in acqua anche a gennaio e febbraio. Non c’è un limite d’età o fisico, ci vuole un corso, tanta voglia di abbandonarsi allo sport e necessità di adeguamento alle condizioni meteo con flessibilità lavorativa. Puoi andare in acqua solo quando lo decide il tempo”.
Report a cura di Mr Shuffle. Testo: Christian D’Antonio