L’isola di Mauritius non offre solo bellissime spiagge bianche, acque cristalline e resort da sogno. Per trascorrere le vacanze natalizie sulle orme della storia di questa splendida isola, i visitatori possono optare per un itinerario inedito, tra passato e presente, alla scoperta dei domaine coloniali di Mauritius.
L’isola sta vivendo un periodo di importante crescita nelle preferenze dei viaggiatori italiani. Ha registrato una crescita del 13,9% di arrivi dall’Italia nei primi otto mesi del 2019.
Mauritius si trova nell’Oceano Indiano, a circa 800 km a est del Madagascar. Quest’isola vulcanica è nota per il calore umano della sua popolazione multiculturale, per le bianche spiagge e per gli hotel di lusso. Grazie al clima tropicale, lungo la costa persino durante le stagioni più fresche (in particolare da maggio a settembre) le temperature scendono raramente al di sotto dei 22°C; Mauritius è dunque la meta perfetta per un viaggio in qualunque periodo dell’anno. L’isola è inoltre la destinazione ideale per gli amanti degli sport acquatici, i golfisti, gli escursionisti, gli amanti della cultura, per chi è in cerca di relax nelle spa, per chi è in luna di miele e per le famiglie. Mauritius, con capitale Port Louis, conta 1.3 milioni di abitanti, compresi quelli dell’isola di Rodrigues. Tre religioni coesistono in armonia: l’induismo, l’islam e il cristianesimo. La lingua amministrativa è l’inglese, ma anche il francese e il creolo sono utilizzate quotidianamente.
Nella costa nord-occidentale dell’isola, nella zona di Balaclava, dove si trova Chateau Mon Désir. Immersa in una tenuta di 25 ettari, questa incantevole dimora in stile coloniale è rinomata per la sua eccellenza gastronomica e ha ricevuto prestigiosi premi nel settore della ristorazione.
Affacciato sulle rovine storiche di Balaclava e sul fiume Citron, il ristorante Château Mon Désir è il luogo ideale per assaporare i migliori piatti della cucina internazionale, prelibatezze francesi e dell’Oceano Indiano che si fondono con ingredienti tipici mauriziani, accompagnati da vini di prima classe.
La Maison Euréka, un’elegante residenza creola costruita nel 1830 e una delle case coloniali più grandi e antiche presenti sull’isola, che originariamente appartenne ad aristocratici britannici e francesi nel 19° secolo.
Oltre ad avere un grande valore storico, La Maison Euréka è ideale per una pausa rigenerante immersi in una splendida cornice naturale sopra le cascate del fiume Moka. L’edificio è stato restaurato nel 1986 e aperto quotidianamente al pubblico come museo.
Presso il ristorante de La Maison Euréka si possono gustare le migliori specialità della cucina tradizionale creola, come pollo in salsa di pomodoro piccante, carpaccio di marlin affumicato, gelato alla vaniglia e cocco alla griglia.
La terrazza inoltre offre una meravigliosa vista sull’ampio parco adiacente all’edificio composto da un curioso mix di piante tipiche della vegetazione mauriziana, come alberi di mango e palme, e un curatissimo giardino all’inglese.
A sud dell’isola si trova l’Auberge du Domaine de Saint Aubin, casa tradizionale creola nel cuore di un’oasi ricca di vegetazione. L’edificio, a partire dal 2003, è stato trasformato in una piccola pensione costituita da tre camere arredate con stili diversi che può ospitare fino a 10 visitatori. È la destinazione ideale per vivere un Capodanno alternativo dormendo in una tipica dimora coloniale.
Sulla costa est dell’isola si trova il Domaine de l’Etoile, la più grande riserva naturale e privata di Mauritius. Questa antica piantagione di zucchero, che si estende tra il villaggio di Montagne Blanche e di Kewal Nagar Belle Rive, dal 2002 è stata trasformata in un parco di 1.200 ettari ricco di fauna e flora selvatica protetta, diventando una meta ideale per una vacanza avventurosa per tutte le età. Questo parco naturale a cielo aperto è infatti la destinazione perfetta per chi vuole passare del tempo con la propria famiglia.
LA CAPITALE – La capitale stessa, Port Louis, è in grado di offrire numerose testimonianze che danno forma e consistenza al tessuto essenzialmente cosmopolita della destinazione. Situata sulla costa nord-occidentale dell’isola, Port Louis si caratterizza per un profilo multiforme: dagli intensi profumi e vivaci colori sprigionati tra i banchi del Central Market agli ampi orizzonti che si prospettano alla vista di chi decide di salire fino a Fort Adelaide.
La città venne fondata nel 1735 dal governatore francese e pioniere Bertrand-François Mahé de La Bourdonnais: questa traccia dell’eredità francese dell’isola viene ricordata in una statua situata all’ingresso della Place d’Armes, la piazza principale che collega il lungomare al Palazzo del Governo. Proseguendo a piedi in direzione dell’oceano, si giunge in poche centinaia di metri a un vecchio edificio in pietra situato nei pressi del Caudan Waterfront: qui ha sede il Museo Postale di Mauritius, che propone un viaggio nella storia della comunicazione, raccontando come si è evoluto questo servizio sull’isola. Procedendo per circa 200 metri lungo Quay street, si arriva a un sito imperdibile per chi desidera scoprire di più sul crogiolo di culture che compone Mauritius: Aapravasi Ghat (Magazzino dell’immigrazione in hindi), classificato come Patrimonio Mondiale dell’Umanità dall’UNESCO, era il punto in cui sbarcavano gli immigrati dall’India, che poi si stabilirono definitivamente sull’isola. Nella stessa area c’è anche il BRICS (Beekrumsing Ramlallah Interpretation Centre), in cui sono conservati oggetti provenienti dagli scavi e la riproduzione di una nave simile a quelle su cui si svolgeva il viaggio di circa sei settimane dall’India a Mauritius. La raccolta di reperti include inoltre pipe, fiale per farmaci (in loco c’era un ospedale) e bottiglie vuote di gin e di rum, probabilmente bevute da ufficiali britannici. Altro reperto conservato è lo scalo per tirare a secco le imbarcazioni, utilizzato tra il 1846 e il 1856.
CAPITALE DEL GUSTO – Una visita d’obbligo è al Mercato Centrale, dove poter trovare frutta e verdura fresca, ma anche parei colorati e altri oggetti di artigianato locale.
Per gli amanti del gusto non c’è che l’imbarazzo della scelta: oltre alla cucina creola, è possibile assaggiare il “gateau piment” mauriziano, dolci indiani e musulmani e molti altri cibi e bevande presso il quartiere islamico, a Plaine Verte, oppure specialità della tradizione cinese a Chinatown, dove si svolge, tra l’altro, un festival annuale dedicato al cibo e alla cultura.
BENESSERE – Il mercoledì è il giorno dedicato al benessere nei Constance Hotels & Resorts, che invitano gli ospiti a prendersi cura di sé con «Wellness Wednesday», un esclusivo programma per ritemprarsi e rilassarsi. Al Constance Prince Maurice, 5 stelle lusso sulla costa est di Mauritius, la giornata inizia con un drink ayurvedico e l’incontro con l’insegnante di yoga per il «surya namaskar» (il saluto del sole in sanscrito) e per la sessione di yoga all’aperto. La colazione, preparata dagli abili chef dell’hotel non fa percepire l’assenza di caffè e zuccheri. A seguire, un po’ di meditazione in piscina con la musica subacquea. Presso la palestra, il personal coach dell’hotel aiuta gli ospiti ad ottenere e mantenere un corpo da spiaggia! Il premio per i migliori è un’energetica spremuta d’arancia. Il mercoledì del benessere si chiude con un massaggio energizzante total body di un’ora, prima di andare ad ammirare il tramonto al Floating Bar.
Heritage Le Telfair Golf and Wellness Resort offre uno splendido rifugio per chi è alla ricerca di una pausa benessere presso la spa Seven Colours: 2500mq di rigenerante perfezione, in cui ogni elemento concepito con estrema cura, dalla salute personale alla spiritualità, dalla dieta al fitness, il tutto orchestrato per aiutare gli ospiti a condurre uno stile di vita olistico. Questo pacifico rifugio, in cui è disponibile anche un Wellness Pavillon, presenta un mondo unico e personalizzato di relax, serenità e benessere. Seven Colours Spa offre una varietà di trattamenti specifici, massaggi e opzioni pensate specificamente per mamme, famiglie con bambini e golfisti. Da non perdere il beauty bar, un paradiso per capelli o i trattamenti per il viso di Themae-Paris, o attività come sessioni di Yoga, Tai Chi, Qi-Gong, Pilates e meditazione. Un’ultima curiosità è l’opzione Benessere in camera, un upgrade che prevede un mini-bar pieno di cibi sani, un profumo in camera a scelta a seconda dell’umore e delle energie, una lampada per cromoterapia, un tappetino per lo yoga, un profumo per il cuscino e un menù personalizzato per il bagno.
LUX* Grand Gaube propone ai suoi ospiti LUX* It up, un programma a 360° di rilassamento e re-balance non solo limitato al relax della mente in SPA con trattamenti, ma anche di benessere per il corpo/palato e con un’imperdibile escursione all’isola privata ILE DES DEUX COCOS.
The Residence Mauritius racchiude The Sanctuary, l’unico centro benessere dell’Oceano Indiano firmato CARITA, il prestigioso marchio francese fondato nel 1956. Sviluppato su una superficie di 600mq, il centro dispone di nove cabine per trattamenti e massaggi, una delle quali è inoltre magnificamente posizionata nel giardino tropicale con vista sulla laguna. Disporre di una grande offerta benessere è fondamentale in un’autentica oasi di relax e pace come Mauritius. Per questo motivo, The Sanctuary la premiata Spa di The Residence Mauritius presenta oggi un nuovo Hammam Privato ampliando così, lo spazio della Spa e l’offerta dei trattamenti. Conosciuto in tutto il mondo per i suoi grandi benefici, questo rituale umido millenario è l’occasione perfetta per godersi momenti intimi di rilassamento totale. In coppia o con gli amici, gli ospiti possono abbandonarsi a trattamenti di lusso progettati per risvegliare i sensi e vivere un’esperienza di pace.
Per finire, i giardini di Trou aux Biches Beachcomber Golf Resort & Spa si estendono per circa 111 ettari. Un capolavoro di semplicità e autenticità, che esalta la bellezza del luogo. Un parco secolare senza paragoni, regno di cardinali, canarini, pappagalli e tortore. Dopo le ultime frange di palme, si approda ad una spiaggia da favola che abbraccia tutta la baia.
NATURA – Dai rilievi vulcanici, da cui è possibile contemplare gli sterminati orizzonti che arrivano fino all’Oceano, alle affascinati cascate dislocate in vari punti dell’isola, dai giardini tropicali ai parchi naturali.
Charles Darwin pare sia stato il primo a raggiungere la vetta di Mont Pouce, la montagna che prende il nome dalla caratteristica forma che la fa sembrare un pollice all’insù. Dalla cima del terzo rilievo più elevato dell’isola (812 metri), si può ammirare un panorama a 360° sulla parte settentrionale di Mauritius, inclusa la capitale, Port Louis. La cima più alta è invece quella di Piton De La petite Riviere Noire (828 metri), collocata più a sud. Si trova nella parte occidentale di Black River Gorges e, già a metà del tragitto, è possibile ammirare diversi punti panoramici sul parco, ma anche sulla laguna di Le Morne Brabant.
Spostandosi più a sud, invece, un’escursione sul Monte di Le Morne Brabant, ripagherà chi desidera intreprenderla, con una splendida vista sull’omonima penisola e sull’Oceano Indiano. Questo sito, dichiarato Patrimonio UNESCO, è diventato inoltre il simbolo della liberazione dalla schiavitù e contribuisce a raccontare un pezzo importante della storia dell’isola.
Nelle vicinanze di Curepipe si trova invece Trou aux Cerfs, il vulcano dormiente più famoso di Mauritius. Il cratere, circondato da vegetazione lussureggiante, si trova a 605 metri sul livello del mare e al suo centro si è formato un lago. Il panorama offerto è una magnifica vista sul Monte Rempart, sulle Trois Mamelles e la catena montuosa Port-Louis-Moka.
Le cascate
Se il patrimonio acquatico di Mauritius è rappresentato in larghissima misura delle sue coste e dall’Oceano, non sono da dimenticare le sue splendide cascate.
Le cascate di Chamarel, nelle vicinanze delle omonime Terre colorate e note per la loro ragguardevole altezza, sono avvistabili da un punto panoramico molto semplice da raggiungere. Per completare l’escursione, vale senz’altro la pena prevedere una sosta per pranzo alla Rhumerie de Chamarel e all’annesso ristorante.
Nella parte meridionale dell’isola sono da non perdere anche le cascate di Rochester, alte “appena” 10 metri ma di una bellezza naturale semplice e autentica. Tra queste cascate circondate da vegetazione si può nuotare, passeggiare o arrampicarsi.
Le cascate di Tamarin sono invece raggiungibili con un’escursione guidata un po’ più impegnativa, ma senz’altro più che valida per l’incantevole panorama che offre.
Il giardino botanico di Pamplemousses è senza dubbio una delle attrazioni più visitate di Mauritius. Creato oltre 300 anni fa dal famoso botanico francese Pierre Poivre, il giardino è il più antico dell’Emisfero Australe e vanta una miriade di piante autoctone. La palma Talipot o Corypha umbraculifera è di particolare interesse: la leggenda dice che fiorisce solo una volta ogni sessant’anni prima di morire. Anche l’orto botanico di Curepipe merita una visita: creato nel 1870, è il secondo più grande giardino botanico di Mauritius e ospita alcuni alberi rari e piante autoctone.
VANTI – Air Mauritius è la compagnia di bandiera dell’isola di Mauritius. Nata nel 1967, ha ottenuto importanti riconoscimenti tra i quali le 4 stelle Skytrax e il premio come miglior Compagnia dell’ Oceano Indiano per tredici volte negli ultimi 16 anni. Opera voli plurigiornalieri via Parigi, voli settimanali via Amsterdam, Londra e Ginevra, con comodi collegamenti dalle più importanti città Italiane. I voli via Parigi e Amsterdam sono operati in codeshare con Air France/KLM.
|
|
Beachcomber Resorts & Hotels presenta un portfolio di 8 resort 4, 5 e 5 stelle lusso, di proprietà e che gestisce in prima persona: Royal Palm Beachcomber Luxury (membro The Leading Hotels of The World), considerato l’indirizzo più prestigioso dell’isola; Paradis e Dinarobin Beachcomber Golf Resort & Spa, 2 cinque stelle lusso complementari, ‘vicini di casa’ sulla splendida penisola di Le Morne, con un campo da golf 18 buche rinomato a livello internazionale e una delle SPA più spettacolari di Mauritius; Trou aux Biches Beachcomber Golf Resort & Spa, il primo resort eco-friendly dell’isola; Shandrani Beachcomber Resort & Spa perfetto per chi desidera una vacanza active per antonomasia; e i 4 stelle Victoria, Canonnier e Mauricia Beachcomber con la formula all inclusive.
Sun Resorts fa parte del gruppo Sun Limited “Hotel Management”. Possiede e gestisce 4 hotel a Mauritius 5 stelle (La Pirogue, Sugar Beach, Long Beach, Ambre) e l’iconica Ile aux Cerfs, un’isola su cui si trova un campo da golf da campionato progettato da Bernard Langer. Ciascuno dei nostri esclusivi luxury hotel è stato progettato con un’identità propria, facendo in modo che non vi siano due Sun Resorts identici. Per chi è alla ricerca dell’eleganza del vecchio mondo, di qualcosa di un po’ “boho-chic”, un tocco moderno e sofisticato, un retreat adults-only o un angolo di paradiso appartato, Sun Resort ha l’opzione perfetta per ciascuno.
IL GOLF – Con l’autunno torna l’appuntamento annuale con AfrAsia Bank Mauritius Open. Il torneo celebra il suo quinto anniversario e vedrà i grandi campioni fronteggiarsi in un’appassionante sfida, che si svolgerà dal 5 all’8 dicembre 2019: quattro intense giornate dedicate al green presso l’Heritage Golf Club, uno dei campi da golf più belli dell’Oceano Indiano, situato all’interno dell’idilliaco Domaine de Bel Ombre e circondato da cime vulcaniche e da una laguna turchese.
Mauritius è una destinazione d’eccezione per gli amanti del golf: vanta dieci campi da 18 buche e tre da 9 buche, ciascuno con un’incantevole vista sull’Oceano Indiano o su uno degli angoli verdi e lussureggianti dell’isola. Non manca, inoltre, una prospettiva storico-culturale: il golf fu infatti introdotto a Mauritius nel 1844, durante il dominio britannico, dagli ufficiali della Royal Navy, stanziati vicino a Vacoas; qui sorge il Gymkhana Golf Club, il più antico campo da golf dell’isola.
Merita visita anche il Paradis Golf Club: sovrastato dalla maestosa cima di Le Morne Brabant (Patrimonio dell’Umanità UNESCO e simbolo della liberazione dalla schiavitù), il campo è lambito su un lato dalle acque cristalline della laguna.
Suggestivo Avalon, ispirato alla legendaria isola di Avalon, progettato da Peter Matkovich è situato sulle pendici del vulcano dormiente di Grand Bassin, a 500 m sul livello del mare e circondato da piantagioni di tè.
Sempre Matkovich ha curato il progetto di Mont Choisy Le Golf, nella parte settentrionale dell’isola. Oltre alle facilities per il golf, è il luogo ideale per rilassarsi dopo una partita sorseggiando un “Kitsoz“, un rinfrescante drink a base di pompelmo ispirato al famoso “Chose” creato dal leggendario René Lacoste, tennista e golfista francese.