Villa Carlotta (Tremezzina, sul Lago di Como) riapre al pubblico. E con essa tante altre attrazioni storiche, naturali e ricreative lungo il Lago più celebrato d’Italia.
A Villa Carlotta, al loro arrivo, i visitatori troveranno una nuova e modernissima area di accoglienza, uno spazio molto ampio a garanzia di ulteriore distanziamento e sicurezza, con tornelli che serviranno al monitoraggio delle entrate e saranno in grado di fornire in tempo reale le informazioni sulla quantità di persone già presenti all’interno della struttura. E’ stata prevista una postazione di rilevamento della temperatura corporea, procedura obbligatoria e imprescindibile in questo momento, e una “fast track” riservata a tutti coloro che avranno acquistato i biglietti online, procedura consigliata per arrivare al momento giusto ed evitare code e assembramenti all’ingresso.
Per quanto riguarda la visita vera e propria, sono stati predisposti tre percorsi a senso unico, differenziati per durata, che vanno dai 20 ai 90 minuti e tengono conto di eventuali difficoltà motorie dei visitatori garantendo loro la più ampia accessibilità.
Nel parco sono stati piantati nuovi alberi, alcuni dei quali sono parte del progetto “Adotta una pianta, salva la Bellezza”, la campagna di fundraising lanciata la settimana scorsa su media tradizionali e web.
Molti eventi che prevedevano aggregazione sono stati gioco-forza sospesi ma si stanno organizzando alcuni live streaming per concerti da tenersi durante l’estate e, per esempio, per la consegna del Premio Foglia d’Oro, rito che si compie ogni anno e al quale non si vuole rinunciare.
Edificata alla fine del Seicento da marchesi milanesi, nel 1843 la villa fu venduta dagli eredi Sommariva alla principessa Marianna di Prussia che, nel 1850, donò la dimora alla figlia Carlotta in occasione delle sue nozze con il duca Giorgio II di Sassonia-Meiningen. Nonostante la precoce scomparsa della principessa Carlotta nel 1855, Giorgio II continuò a frequentare la dimora sul Lago di Como arricchendo il parco di numerose essenze botaniche rare che si possono ammirare ancora oggi. Nel corso della Prima Guerra Mondiale la villa venne confiscata dallo Stato italiano e affidata in gestione all’Ente Villa Carlotta, istituito con Regio Decreto nel 1927.
Villa Carlotta non è solo arte ma è anche un luogo dove è possibile trascorrere una giornata immersi nella natura. Il suo parco (circa otto ettari visitabili) è luogo di grande fascino, non solo per la posizione panoramica particolarmente felice, ma anche per l’armonica convivenza di stili, la ricchezza di essenze, le suggestioni letterarie che ne fanno una meta imperdibile per chi giunge sul Lago di Como.
Dell’età seicentesca resta l’ampio giardino all’italiana con alte siepi a taglio geometrico, parapetti a balaustrate, statue e giochi d’acqua; del periodo romantico è ancora percepibile la struttura del giardino all’inglese, ricco di alberi pregiati di proporzioni eccezionali e di scorci di grande suggestione; alla fine del XIX secolo risale invece la grande architettura vegetale delle imponenti masse di rododendri, azalee e di specie rare, che fanno del parco di Villa Carlotta un vero giardino botanico.
La direttrice Maria Angela Previtera illustra così il sito: “Si visitano le stanze abitate dai marchesi Clerici, primi proprietari, del conte Sommariva grande collezionista e amico di Napoleone che abitò la dimora dall’inizio dell’Ottocento ai primi decenni, della principessa Carlotta e il duca Giorgio II Meiningen, teatro di prestigiose presenze, feste e ricevimenti nonché scrigno di opere d’arte di grande valore”.
Mandarin Oriental, Lago di Como è lieto di annunciare la sua riapertura per il 18 giugno 2020. Immerso in un lussureggiante parco botanico e lontano dal fermento del centro città, questo affascinante resort è la destinazione ideale per l’estate, con ampie terrazze private e vasti spazi dove poter pranzare e cenare all’aperto.
Con camere, suite e aree comuni ulteriormente rinnovate e perfezionate, Mandarin Oriental, Lago di Como è pronto ad accogliere nuovamente i suoi ospiti sulle rive assolate del lago più glamour d’Italia.
Per celebrare la riapertura il resort propone il pacchetto Restart and Relax che, a partire da 480 euro per un soggiorno minimo di quattro notti, include: una quarta notte gratuita, prima colazione fronte lago, un pranzo o una cena da tre portate al giorno per due persone, parcheggio e minibar gratuiti.
L’offerta Staycation by M.O., invece, prevede l’upgrade della camera a una categoria superiore, check-in anticipato e check-out posticipato, la prima colazione per due, un pranzo o una cena da tre portate per due persone, parcheggio e minibar gratuiti, e un trattamento spa. Gli ospiti potranno beneficiare del servizio ristorazione in camera, approfittando così della privacy delle splendide terrazze, balconi e giardini mozzafiato.
Alla splendida villa Liberty Bernasconi invece si accede da questo mese su prenotazione (villabernasconi.eu). Il visitatore deve introdursi in casa indossando i guanti per non lasciare impronte e muoversi tra una stanza e l’altra con il volto ben coperto da una maschera, avendo cura di non superare le strisce di delimitazione delle scene del crimine. Ecco, quindi che, con un semplice storytelling, l’osservanza delle norme di igiene e sicurezza diventa un gioco.
Fino al 20 settembre ci sarà un motivo in più per visitare Villa Bernasconi: il museo sarà infatti arricchito da “Fiori narrati”, un’esposizione di opere di alcuni fra i più noti pittori e illustratori a cavallo fra Otto e Novecento, tra i quali spicca in particolare la grande e rara litografia su tela di Alphonse Mucha “Les fleurs”.
Il Museo è un luogo culturale accogliente (con un forte richiamo alla prima vocazione e destinazione d’uso della villa: una casa) e anticonvenzionale, che attualizza il rapporto tra passato e presente, trasmettendo messaggi di innovazione e dinamismo, con particolare attenzione ai temi della moda e del design, che insieme al green sono caratteri peculiari del territorio sul Lago di Como.
La villa stessa, del resto, era un esempio di “modernità” per l’epoca in cui fu costruita: un “vero gioiello d’arte”, dotato di ogni comfort (energia elettrica, tapparelle, garage per l’automobile).