La Georgia chiama l’Italia per scambi di know-how sul vino. La Fondazione Edmund Mach di San Michele all’Adige sta dando un supporto tecnico-scientifico per rilanciare l’attività formativa e di trasferimento tecnologico nel settore viti-enologico. La richiesta è arrivata direttamente alla Direzione generale dai Ministeri dell’ambiente e dell’agricoltura, e dell’Educazione.
Recentemente il direttore generale, Mario Del Grosso Destreri, e il dirigente del Centro Trasferimento Tecnologico, Claudio Ioriatti, si sono recati a Tiblisi per conoscere più a fondo la richiesta di consulenza. Si sono intrecciate visite istituzionali, meeting e momenti di approfondimento con il ministro dell’ambiente e dell’agricoltura, Levan Davitashvili, la vice-ministro dell’istruzione (Educazione, Scienze, Cultura e Sport) Tamar Kitiashvili, le tappe al centro di ricerca in agricoltura, all’università del vino e al centro di formazione professionale, incontri con i produttori di vino.
La terra famosa per i kwevri, vasi di terracotta interrati per la fermentazione e conservazione del vino, pur contando su un’università di viticoltura e una buona scuola di formazione professionale, ha chiesto espressamente una collaborazione per attivare un percorso di studio sull’impronta del corso per enotecnici di San Michele, che già ha avuto modo di farsi apprezzare in molte regioni del mondo. Ma c’è anche la volontà di costruire un progetto di sviluppo complessivo che migliori il servizio di consulenza ai piccoli produttori di vino. Per questo la richiesta prevede il coinvolgimento del Centro Trasferimento Tecnologico. Intanto nel campus di San Michele si sta valutando come rispondere alla richiesta di collaborazione in modo che ci sia un reciproco interesse nell’ambito della ricerca e nel supporto allo sviluppo del settore vitivinicolo.
Kakheti, al centro di una regione ricca di valli con viti, è una perla dell’altopiano del Caucaso con tanti “Marani”, i vigneti dove si produce il vino alla maniera biologica da millenni, tanto che questo aspetto “intangibile” della cultura locale è stato definito patrimonio dell’umanità dall’Unesco.
Qui si sotterra il prezioso liquindi nei “Kvevris”, un vassoio di terracotta in modo da creare un metodo unico al mondo di conservazione e preparazione.
Nella città-simbolo della tradizione della culla del vino, c’è la possibilità dal 1878 di provare l’esperienza enologica più particolare del paese, andando allo Chateau Mukhrani.
Wine Tour ti guiderà alla scoperta della storia della famiglia reale georgiana e delle leggende mozzafiato, un sapore di antichità e vini incantevoli. Molti visitatori sono affascinati dalle visite e dagli eventi enogastronomici di Château Mukhrani. Unisciti a loro; Château Mukhrani è a 25 minuti in auto da Tbilisi.
Château Mukhrani ti invita a scoprire i migliori vini della Georgia nel suo studio di vini di alta classe a Tbilisi, in Piazza Meidan.
Idealmente situato nel cuore del vecchio quartiere di Tbilisi, lo Château Mukhrani Wine Studio è la porta per visitare questo luogo storico e conoscere meglio i migliori vini georgiani con la consulenza di degustatori di vino professionisti. Puoi trascorrere del tempo con i tuoi amici nel nostro caffè aperto di recente costruzione. Assapora la selezione unica dell’assortimento di formaggi georgiani accompagnata da vini pregiati portati dai nostri vigneti.
ALTRE BELLEZZE – La Georgia, nazione situata sulla linea di demarcazione tra Europa e Asia, è stata un tempo Repubblica sovietica, e oggi uno dei paesi con il turismo più in ascesa. La sua natura è caratterizzata da piccoli villaggi sulle montagne del Caucaso e dalle spiagge del Mar Nero ed è promozionata come “nazione delle meraviglie” visto che da un giorno all’altro si passa dalle montagne innevate del Caucaso alle spiagge e alla via della Seta ancora intatta.
Sulla vita della Seta c’è la città delle caverne Uplistsikhe con più di 350 anfratti ancora intatti. Nel Caucaso c’è il villaggio protetto dall’Unesco Ushguli. Mentre il museo degli Argonauti, che vivevano nella parte occidentale della Georgia è uno dei gioielli della civiltà umana da non perdere.
Un’altra particolarità è l’adesione al Cristianesimo di questa remota parte dell’Asia: fin dal 337 d.C. e oggi conserva uno straordinario centro religioso, Mtskheta che è protetto dall’Unesco, dove si conserva la reliquia di un pezzo della tunica di Cristo, secondo la leggenda.