Gerusalemme e i luoghi del Vecchio e del Nuovo Testamento, il Colosseo e l’identità italiana, Troia e la sua incursione nel mito: tutto il Mediterraneo è terra d’archeologia da scoprire e vivere.
Il turismo archeologico vive una rinnovata giovinezza grazie a iniziative di promozione come quella di Paestum (l’annuale Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico) che promuovere i siti e le destinazioni di richiamo in tutto il mondo. Ora facilmente organizzabili come tour anche grazie alle tecnologie digitali. Si vedono in anteprima le ricostruzioni e i percorsi di tutti i siti archeologici più importanti del mondo, e la scelta è più semplice.
TURCHIA – L’area archeologica di Troia ha appena inaugurato un nuovo museo dal design moderno, in cui si continua a scavare, soprattutto dopo l’arrivo del nuovo direttore Rustem Aslan, che ha ricevuto una targa per celebrare i vent’anni del sito nella lista dell’UNESCO.
CALABRIA – La Calabria è una delle regioni abitate più antiche del Mediterraneo, con tracce umane risalenti a 700mila anni fa. Ci sono ben 13 itinerari turistici con mete archeologiche da seguire, con la Grotta del Romito che custodisce la più grande collezione naturale d’arte preistorica dell’area centrale mediterranea. I parchi archeologici di Capo Colonna, Scolacium, Sibari, Vibo Valencia e Casignana da soli valgono un viaggio.
SARDEGNA – Si chiama “Le civiltà e il Mediterraneo” ed è una mostra di oltre 500 resti antichissimi del Mare Nostrum che partirà a metà febbraio nelle due Sedi di Palazzo di Città e del Museo Archeologico Nazionale di Cagliari.
Con un allestimento ideato da Angelo Figus, verranno raccontate le straordinarie affinità e le convergenze tipologiche e iconografiche sviluppatesi nel bacino del Mediterraneo nella Preistoria e nelle successive fasi protostoriche e storiche. Fu proprio il Mediterraneo il principale fattore di connessione tra regioni estremamente distanti tra loro.