A Budapest, la capitale ungherese sempre più cosmopolita, che è una delle destinazioni turistiche più in crescita in Europa, c’è un posto da favola per gli amanti degli hotel di lusso. In precedenza sede ungherese della New York Life Insurance Company, il New York Palace è un gioiello di architettura di inizio Novecento.
Un mix culturale tra il rigore ungherese e lo sfarzo del progetto di tardo Ottocento voluto dai newyorkesi nel celebre New York Café dove, si è circondati da affreschi, marmi e broccati Belle Époque.
Ci sono ancora artisti e scrittori che si riuniscono qui per un caffè e per discutere tra loro. Si varca la soglia di questo sontuoso palazzo e si è accolti in una delle hall più alte dell’hotellerie mondiale, tutta tempestata di luci e decori d’epoca. Un vero colpo d’occhio, in questi giorni ancora più suggestivo grazie alla presenza di un albero di Natale che troneggia in centro.
A ospitare il New York Palace Budapest è un edificio eclettico, costruito fra il 1892 e il 1894 dagli architetti Alajos Hauszmann, Flòris Korb e Kàlmàn Giergl, per la sede ungherese della New York Life Insurance Company, in cui gli stili del passato greco, latino, rinascimentale e barocco si mescolano in una unità creativa tipicamente Art Nouveau.
E’ subito evidente il sapiente intervento di valorizzazione, volto a creare un raffinato equilibrio tra l’antico prestigio e il più sofisticato design contemporaneo, in una sorprendente convivenza di stili.
Linee curve e ritmiche caratterizzano volte e colonne, finemente decorate con temi di rimando naturalistico. Le componenti stilistiche, la scelta di materiali e di ornamenti pregiati definiscono gli spazi interni ed esterni.
A merlettare la facciata dell’edificio, sculture in bronzo di fauni demoniaci, ferro battuto delicatamente lavorato per il portale d’ingresso incorniciato da maestosi telamoni in pietra: un’esultanza di particolari architettonici che sottolineano l’indiscusso valore artistico di questo splendido palazzo.
Dopo un periodo di decadenza durante le due guerre, il palazzo riaprì i battenti a metà del 1900, ma è solo grazie allo scrupoloso restauro che l’edificio è tornato agli antichi splendori. Un intervento durato 5 anni (2001-2006), con la collaborazione del Centro Nazionale del Restauro e Ricostruzione dei Monumenti e firmato dagli architetti Maurizio Papiri, Adam D. Tihany, Massimo Iosa Ghini e Simone Micheli, architetto di fama internazionale.
Il lavoro di restauro ha restituito alla città e al mondo intero questo capolavoro architettonico di alto valore artistico e di grande interesse sociale, tanto da essere attualmente protetto dalle Belle Arti. Al piano terra si trova ancora lo storico New York Café, aperto nel 1894 dall’industriale ungherese del caffè Sandor Steuer, luogo d’incontro privilegiato della vita artistica e culturale della città.
L’albergo di lusso fa parte di Dedica Anthology, un nuovo “cappello” per hotel a Milano, Roma, Venezia, Praga e Budapest. The Dedica Anthology è un nuovo brand del settore alberghiero di lusso, nato dalla ferma convinzione che il viaggio debba essere presenza, e non assenza. Si tratta di un insieme di luoghi in cui le persone desiderano ritrovarsi e dove hanno piacere di ritornare. Un’oasi di ospitalità di livello mondiale, con tratti elegantemente italiani: per chi ne trae spunto e per chi vuol essere una fonte di ispirazione. È riservato agli ospiti che sanno percepire le differenze, ai viaggiatori curiosi, contemporanei, per i quali la scoperta riguarda luoghi e persone.