11 Gennaio 2025

Stefano Alessandro Marchetto, cucina gourmet a Courmayeur

Riconoscimenti dalla Guida Michelin e Gambero Rosso. Il ristorante rappresenta un punto di riferimento per la cucina gourmet di Courmayeur e della Valle d’Aosta.

11 Gennaio 2025

Stefano Alessandro Marchetto, cucina gourmet a Courmayeur

Riconoscimenti dalla Guida Michelin e Gambero Rosso. Il ristorante rappresenta un punto di riferimento per la cucina gourmet di Courmayeur e della Valle d’Aosta.

11 Gennaio 2025

Stefano Alessandro Marchetto, cucina gourmet a Courmayeur

Riconoscimenti dalla Guida Michelin e Gambero Rosso. Il ristorante rappresenta un punto di riferimento per la cucina gourmet di Courmayeur e della Valle d’Aosta.

Pierre Alexis 1877, ristorante situato a Courmayeur, nel cuore delle Alpi italiane. Originariamente una stalla e poi una falegnameria, Pierre Alexis 1877 è oggi un ristorante di alta cucina. Un’esperienza culinaria inedita nella zona, che unisce sapientemente tradizione e innovazione, in un ambiente raffinato, ma riscaldato da un’impeccabile accoglienza familiare. Situato a Courmayeur, nel cuore delle Alpi italiane, Pierre Alexis 1877 è molto più di un semplice ristorante: è un’esperienza culinaria che unisce tradizione, innovazione e un’accoglienza familiare. Guidato dallo Chef Stefano Alessandro Marchetto, il ristorante offre una cucina che celebra la stagionalità e la freschezza delle materie prime. Ogni piatto combina i sapori del territorio e della tradizione con sperimentazioni creative e contaminazioni internazionali.

Guidato dallo chef Stefano Alessandro Marchetto e condotto da tutta la famiglia, il ristorante ha ottenuto importanti riconoscimenti da parte delle guide del settore, come la Guida Michelin e Gambero Rosso rappresenta un punto di riferimento per la cucina gourmet di Courmayeur e della Valle d’Aosta.

Stefano e il giovane Egon Marchetto con Monica Robaldo. Oggi, Pierre Alexis 1877 rappresenta un punto di riferimento per la cucina gourmet di Courmayeur e della Valle d’Aosta.

La filosofia culinaria si basa su un profondo legame con il territorio che si esprime attraverso la collaborazione con i produttori locali e la selezione dei prodotti tipici, come la trota di Morgex e i formaggi valdostani. Una cucina creativa che propone rivisitazioni dei classici regionali, piatti fusion con ispirazioni orientali, ricette ispirate alla cucina selvatica nordica e contaminazioni francesi. 

Lo chef Marchetto reinterpreta i classici della tradizione montana con accostamenti insoliti e tecniche moderne. Dal salmerino alpino con foie gras d’anatra, gelatina di mela Granny Smith e pain brioche, fino al piccione con fico caramellato al vino Porto, cipolla bianca cotta all’aceto di Xeres e foie gras d’anatra, passando per i cappellacci di coniglio con salsa alla Buon Enrico, anguilla allo yakitori ed erbe selvatiche, le ispirazioni orientali e nordiche rendono ogni pasto un percorso degustativo che incuriosisce, diverte e appaga i sensi e il palato. Lo chef sceglie e raccoglie personalmente erbe spontanee in primavera e frutti del sottobosco in autunno, per conferire varietà e stagionalità ad un menù che cambia mensilmente.

Una cucina creativa che propone rivisitazioni dei classici regionali, piatti fusion con ispirazioni orientali, ricette ispirate alla cucina selvatica nordica e contaminazioni francesi.
Lo chef Stefano Alessandro Marchetto sceglie e raccoglie personalmente erbe spontanee in primavera e frutti del sottobosco in autunno, per conferire varietà e stagionalità ad un menu che cambia mensilmente.

La filosofia culinaria

La filosofia della cucina si ispira a tre valori fondamentali: stagionalità, creatività e legame con il territorio, unendo il meglio dell’alta cucina con il calore e la tradizione della montagna valdostana. L’attenzione ai dettagli si riflette nelle preparazioni artigianali, come la pasta all’uovo, il pane di segale e ai semi di papavero e il gelato fatto in casa.

Nel tempo sono state affinate varie tecniche di affumicatura, fermentazione e cottura, come l’utilizzo della pentola tailandese Ocoo, la griglia a carbone giapponese yakitori o la cottura nel fieno, che sprigiona sapori freschi, erbacei e aromatici. Inoltre, nel menù non mancano piatti vegetariani e un’ampia selezione di dolci fatti in casa.

La mezzasfera di erbe preparata dallo chef Stefano Alessandro Marchetto e i bottoni con stracciatella, con crema di erbette e guanciale.

Lo chef

Stefano Alessandro Marchetto è l’anima e il cuore di Pierre Alexis 1877. La sua passione per la cucina, ereditata dalla nonna materna Regina, unita a una profonda conoscenza del territorio e a una costante sperimentazione, rende ogni piatto un’esperienza intensa. Il suo percorso inizia attraverso diverse esperienze come chef ed executive chef in alcuni ristoranti della Valle d’Aosta, per poi approdare a Londra e a Creta. Nel 2012, insieme alla moglie Monica Robaldo, prende in gestione Pierre Alexis 1877, ottenendo importanti riconoscimenti da parte delle guide del settore, come la Guida MichelinStefano Alessandro è solito fare delle passeggiate nei boschi per raccogliere erbe e fiori spontanei nelle zone di Val Ferret, Val Veny, Villair di Morgex e La Salle. In questi luoghi si trovano ad esempio la salvia selvatica, le ortiche, il buon enrico, il tarassaco, la menta, il timo selvatico, il crescione, i germogli di luppolo e i millefoglie. Ma anche alcune bacche come il crespino, l’olivello spinoso e il ginepro. Inoltre, il territorio offre il lichene islandico, i germogli di muschio, la corteccia e gli aghi di pino mugo. La raccolta avviene nel momento in cui i frutti della natura sono organoletticamente più maturi e possono sprigionare tutto il loro aroma e sapore.

La famiglia Marchetto

Stefano Alessandro Marchetto ha trasmesso la sua passione per il cibo e la cucina alla moglie Monica, al figlio maggiore Nicholas e ai gemelli Egon e Liam. Tutta la famiglia gestisce il ristorante con cura e attenzione, creando un’atmosfera intima e raffinata, dove gli ospiti possono sentirsi a casa. Monica si occupa della sala, garantendo un’accoglienza calorosa e un servizio impeccabile, affiancata da Egon e Liam. Nicholas, invece è sous-chef de cuisine, braccio destro di papà Stefano.

La cantina, composta da numerose etichette è curata da Egon, che si dedica alla selezione dei vini e alla ricerca degli abbinamenti perfetti con i piatti proposti, consigliando alla clientela il wine pairing più adatto. Dalla Slovenia alla Germania, passando per Francia, Portogallo e ovviamente, Italia.

La location

Il ristorante prende il nome dall’edificio storico in cui è ospitato, risalente al 1877. Originariamente una stalla e falegnameria, la location, restaurata trent’anni fa, è stata trasformata in un elegante ristorante, mantenendo intatti molti dei suoi elementi architettonici originali. Un ambiente caldo e raffinato, perfetto per cene romantiche, incontri tra amici o eventi speciali. Durante i mesi più caldi, è possibile accomodarsi nel dehors esterno, godendo della limpida aria di montagna.

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