Con 4 milioni di finanziamento regionale quest’anno, e 5 milioni per il 2025, Agrigento è la punta di diamante in questo momento per la Regione Sicilia. Il dossier della città ad ovest della Trinacria ha sbaragliato tutti i concorrenti. Così nel 2025 ci sarà Agrigento Capitale italiana della cultura.
La città ci aveva provato nel 2010 e 2015 ma l’anima del progetto, ha detto il sindaco intervenuto alla Bit 2024 a Milano, la fiera del turismo, “necessitava di alleanze. Per far rinascere la città abbiamo sommato all’offerta culturale del centro anche tutta quella della provincia e dell’isola di Lampedusa. Da lì è nata l’idea di spingere sulla cultura dell’accoglienza e dell’integrazione”. In poche parole, Agrigento si candida ad essere la capitale del dialogo delle etnie del Mediterraneo.
L’amministratore del Dmo Valle dei Templi Fabrizio La Gaipa punta anche all’offerta culturale che abbraccia vari sensi. “Per apprezzare il nostro territorio bisogna immergersi nella sua biodiversità e ammirarne la sua unicità”. Per questo, esperienza davvero rara, all’interno del parco archeologico della Valle dei Templi è nata anche un’azienda che tutela la storia e l’identità del luogo attraverso prodotti tipici. Le piante che sono attorno ai templi danno dei frutti naturali che Diodoros, questo il nome del marchio, trasforma in prodotti eno-gastronomici unici.
Valle dei Templi è famosa in tutto il mondo per gli imponenti templi dorici che costituiscono una delle più significative testimonianze della cultura e dell’arte greca.
I templi greci, da secoli simboli della città di Agrigento, sono riconosciuti universalmente come la più affascinante e maestosa testimonianza che la Magna Grecia il tempio dei Dioscuri e il tempio di Eracle.
Un territorio ricco di storia, arte, monumenti, fede e tradizione che si estende dalla Valle dei Templi di Agrigento fino a Caltanissetta, dal cuore della Sicilia fino al mare Mediterraneo. Il Treno storico da Agrigento a Porto Empedocle è il modo migliore per poter visitare la Valle dei Templi, percorrendo la Ferrovia dei Templi grazie alla quale si può ammirare un paesaggio unico al mondo. La linea, lunga 10 km, collega la stazione di Agrigento Bassa con quella di Porto Empedocle Succursale. È stata riaperta nel 2014 dalla Fondazione FS Italiane a scopo turistico. Qui ci sono invece elencate tutte le strutture ricettive della zona, classificate dai bed and breakfast agli hotel di lusso.
Costa del Mito offre la possibilità di percorrere millenni di storia in un unicum di città medievali e castelli, come i Borghi più belli d’Italia, Sutera e Sambuca di Sicilia, ma anche monumenti e antiquarium fino a un lago denso di misteri e all’affascinante sito di Monte Adranone. Al contempo permette di abbandonarsi a momenti di assoluto relax tra panorami mozzafiato e incontaminati sulla Riserva della Foce del Fiume Platani, immersioni totalizzanti nel silenzio della natura della Riserva Naturale di Torre Salsa ed esperienze sciamaniche nell’entroterra sicano.
I PROGETTI PER LA CAPITALE DELLA CULTURA 2025 – Il dossier sulla capitale della cultura 2025 è stato trionfante proprio per la diversificazione delle tematiche. I quattro elementi naturali hanno ispirato la proposta culturale di Agrigento 2025.
Al tema della terra sono dedicati 9 progetti culturali, di cui 5 presentati dalla comunità locale e 4 nazionali e internazionali. I progetti legati alla terra hanno un forte legame con il territorio, ci raccontano gli aromi, i profumi, le coltivazioni e i sapori; ci 20 raccontano i minerali, i giardini e le produzioni di vino e olio.
L’elemento dell’acqua comprende al suo interno progetti che hanno una forte connessione con il mare, dalla creazione di due nuove sale espositive del Museo del Corallo, all’opportunità di scoprire in immersione uno straordinario sito noto in tutto il mondo per la singolare vicenda legata alla sua origine ed alla sua repentina scomparsa; dalla candidatura Unesco dei gesti dell’accoglienza, alla realizzazione di un laboratorio su scala internazionale per l’accoglienza dell’altro, dalla presenza di testimonianze deipopoli del Mediterraneo, alla cultura dell’ascolto come strumento di comprensione.
Al fuoco si ispirano 14 progetti, dove si racconta delle ceneri come forze di rinascita, del fuoco dei forni di cottura di molti prodotti artigianali, come di quello delle fucine di pensiero di musicisti, scrittori e letterati contemporanei. In questo schema spicca FestiValle, il festival internazionale di musica e arti digitali realizzato alla Valle dei Templi di Agrigento. Una manifestazione di rilevanza internazionale che negli anni
ha integrato servizi legati alle arti e allo spettacolo in un’ottica di rete tra operatori culturali facenti parte della rete esperienziale dei festival siciliani.
All’aria è ispirato il palinsesto di eventi che legano Agrigento alla cultura immateriale. Di patrimonio, soprattutto immateriale, è ricco il territorio dell’Agrigentino con festività che affondano le loro radici in storia e tradizioni e che avranno, in occasioni delle celebrazioni del 2025, delle edizioni speciali. Il Mandorlo in Fiore è una festa popolare della città di Agrigento, che, secondo tradizione, si ripete ogni anno in primavera e ha la durata di una settimana. A Sciacca c’è il famoso Carnevale con l’eroe locale “Peppe Nappa”.