
Altro che “rotten” (marcio), come diceva Amleto. Aarhus Capitale Europea della Cultura del 2017 pone la Danimarca al centro della cultura mondiale con un programma intenso di eventi e mondanità, esperienze e feste aperte a tutti.
Abbiamo selezionato gli imperdibili appuntamenti che da ora fino all’autunno prossimo invaderanno festosamente la cittadina danese. Un vademecum per tutti quelli che stanno prenotando le vacanze.
REGIONE EUROPEA PER LA GASTRONOMIA – Con la cerimonia d’apertura ideata dal visionario artista britannico Nigel Jamieson, la festa è iniziata e non solo per la cultura. Il 2017 sarà un’occasione per la piccola città di Aarhus per far conoscere meglio anche gli chef gourmet che la popolano (tre ristoranti stellati Michelin).
C’è un Food Festival che va avanti per mesi, “i giorni dell’aragosta” per gli estimatori del prezioso crostaceo, la gara di hot dog creativi (il 3 settembre). Tutto molto improntato all’alimento del mare, che qui è un must. Ad Aarhus ha sede anche la School of Trends & Gastronomy che sarà attivissima in vari locali del centro per tutto l’anno.
THE GARDEN – Voluto dall’Art Museum, THE GARDEN – End of Times; Beginning of Times è la più grande mostra del museo per la città, disseminata in varie location oltre le due gallerie dell’ente e abbraccia i 4 km di costa che definiscono il perimetro di Aarhus. La sezione The Past esplora l’architettura barocca e i giardini del 1600, il Romanticismo tedesco del 1800 e il Modernismo e la Land Art più recenti. The Present è incentrata sulle diaspore demografiche, un temo molto sentito in Scandinavia. The Future darà spazio a installazioni all’aperto lungo la costa.

HESITATION OF LIGHT – Signe Klejs ha creato una luce d’artista per esaltare l’iconico Cityring Bridge con centinaia di lampade. Cambiano colore a seconda della luce del tramonto. Questa tecnica è possibile perché le gradazioni di colore sono registrate ogni giorno da telecamere che definiscono il tono cromatico del giorno seguente. Il titolo dell’installazione fa riferimento alla scoperta che proprio qui nel 1675 fece l’astronomo Ole Rømer: la luce è velocità.

LA FANFARA DEL VENTO – Il vento è l’elemento naturale più caratterizzante della Danimarca e il famoso compositore di fanfare, Sunleif Rasmussen, ha creato musica inedita per celebrare la Capitale della Cultura. Si sentirà per un anno in luoghi diversi.

AQUASONIC – AquaSonic è un esperimento di musica subacquea che si basa su anni di ricerche scientifiche sul suono in condizioni di immersione. Ci sono cinque performer in vasche piene d’acqua che suonano strumenti fatti a mano senza amplificazione. Il risultato è una musica inedita, fatta da strumenti e suoni mai visti e sentiti prima. C’è anche il canto sott’acqua, come visto nella premiere olandese di questo spettacolo nel 2016. Ad Aarhus arriva in varie location ad aprile e novembre.

WATERMUSIC – Ancora l’acqua protagonista al Randers EgnsTeater che trasforma l’antico porto industriale di Randers con proiezioni 3D e fasci luminosi. Sui silos e nelle rovine portuali si vedrà lo straordinario contrasto tra vecchio e nuovo, con un coro di 600 persone e la figura della sirena, che qui è simbolo nazionale, spiccherà tra acrobazie e spettacoli danzanti.

BALLETTO – Si chiama Tree Of Codes ed è una rappresentazione a metà tra musica, danza e light art. Produzione inedita per Aarhus 2017, lo spettacolo include i visual dell’artista Olafur Eliasson, le coreografie di Wayne McGregor e la performance del Paris Opera Ballet. La narrazione è basata su uno scritto di Jonathan Safran Foer.

MORPH ALL’AARHUS THEATRE – Il mondo cambia e gli stereotipi umani sono sovvertiti. Da qui, il pluripremiato performance artist islandese Kristján Ingimarsson indaga con una presenza scenica di impatto sulle differenze culturali e sull’animo umano. Come le norme sociali stanno cambiando? Questo spettacolo surreale promette di farci pensare a lungo. (Dall’11 aprile al 13 maggio)

TEATRO AL PORTO – Freight- Untold Stories from The Harbour (dal 17 al 27 agosto) è lo spettacolo che invaderà il porto cittadino proprio nel momento in cui tutto si sta rivalutando. L’urbanistica della zona sta velocemente cambiando, ci sono costruzioni recuperate, vecchi spazi iconici da riempire, container colorati. Immaginate quindi cosa vuol dire organizzare una performance teatrale in questo scenario unico. Promette di dar voce agli immigrati di tutto il mondo e soprattutto, di coniugare la vita frenetica di un posto di lavoro con la meraviglia dell’arte e della coreografia.

SETTE PECCATI IN ARTE – Per noi italiani, i sette peccati capitali sono una costante delle reinterpretazioni artistiche. In Danimarca, sette artisti contemporanei e sette musei sono stati chiamati a creare arte ispirandosi ai vizi nella società odierna. Una buona angolazione per affrontare un tema che non è solo caro ai cattolici. Partiranno sette mostre per illustrare i risultati.

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