CENONE JAP – Un menù speciale di 7 portate, interamente ispirato all’autentica cucina “Kaiseki”, e, a latere, un’iniziativa dal risvolto solidale che prevede la preparazione di cibo in eccedenza da destinare agli homeless della città, riprendendo e attualizzando un’antica usanza giapponese. Così il cenone di Capodanno proposto dal ristorante Wicky’s Innovative Japanese Cuisine di Corso Italia n° 6, a Milano.
Per dare il benvenuto al 2020 lo chef Wicky Priyan ha ideato un menù ricercato ispirato all’antica cucina “kaiseki”, termine che nella gastronomia giapponese sta a indicare una forma di pasto tradizionale che include tante portate in una continua ricerca di armonia di gusti, motivi e apparenze di colori. Gli ingredienti, rigorosamente freschi, sono utilizzati per amplificare il sapore delle pietanze, che vengono disposte su piatti singoli per esaltarne l’aspetto e la stagionalità, mentre le decorazioni consistono solitamente in fiori e contorni commestibili, sistemati in modo che prendano la forma di piante o animali vari.
E’ nel segno di questa filosofia che la sera di San Silvestro lo Chef delizierà i palati dei suoi ospiti attraverso un percorso di 7 portate: “Toro” con alga “Iwanori” (ventresca di tonno rosso, alga “iwanori”, soia, daikon, wasabi al naturale) per iniziare, poi “Hamachi” al profumo di “Sakura”, ovvero ricciola giapponese affumicata con chips di “sakura” (fiori di ciliegio), salsa di soia in brodo “dashi” e wasabi al naturale, quindi “Somen”, capellini giapponesi in brodo “dashi”, seguiti subito dopo dal Sushi “Edomae”, cioè 8 pezzi di sushi tradizionale nello stile Edo (antico nome di Tokio), per arrivare infine, dopo un piatto di “Gindara” con “Saikyo Miso” (merluzzo carbonaro marinato con “Wicky’s miso” originale, accompagnato da “box choy” e finocchi al vapore conditi con olio extravergine di oliva), all’ormai iconico “WiKakuni Kyoto”, il maialino dei Nebrodi cotto secondo un’antica ricetta giapponese, ovvero lessato per 16 ore e poi ridotto nel suo fondo con soia, sake e mirin. Al termine della cena, dopo aver servito come dessert dei beneauguranti “Senzu mame” (in omaggio al nome originale dei “fagioli magici”, la cui fama è stata consacrata dal cartone animato giapponese Dragon Ball), lo Chef Wicky Priyan omaggerà tutti i presenti di un calice di champagne per il brindisi di mezzanotte.
Foto ambienti ristorante: Fabrice Gallina.