Francese di origine, americana di adozione, Vivian Maier può essere consideranta una delle donne giganti della storia dell’arte dello scorso secolo. Scomparsa nel 2009 (era nata nel 1926) arriva con la potenza delle sue immagini di strada a Forma Meravigli (Milano) la mostra Vivian Maier. A colori a cura di Alessandra Mauro e realizzata in collaborazione con la Howard Greenberg Gallery di New York.
Sarà aperta al pubblico fino al 19 gennaio 2020 per la prima volta la mostra di un’inedita selezione di scatti a colori della ormai celeberrima “tata fotografa”, molti dei quali mai esposti al pubblico, che raccontano il quotidiano americano tra gli anni Cinquanta e la metà dei Settanta. L’ironia, il calore umano, il paesaggio urbano, i ritratti, i bambini: Maier ha il dono di essere l’obiettivo invisibile per le strade di Chicago e New York, componendo un racconto che ha il carattere di una rivelazione.
Anche Trieste di recente ha dedicato alla fotografa un’intensa esposizoone al Magazzino delle Idee. Ma qui a Milano, si ritrova la sua essenza: Joel Meyerowitz, promotore della fotografia di strada a colori, anche in tempi in cui non veniva presa seriamente, dice di lei che è “senza dubbio una delle prime poetesse della contemporanea fotografia a colori”.
Accompagna l’esposizione un libro pubblicato da Contrasto. Forma Meravigli è una iniziativa di Fondazione Forma per la Fotografia in collaborazione con la Camera di Commercio di Milano e Contrasto.
Forma Meravigli via Meravigli, 5 Milano
Mostra aperta fino al 19 gennaio 2020