La radio non è morta. Non morirà mai. Questa non è una notizia, ma una certezza. Partiamo da qui per aprire una parentesi molto più ampia che crea un asse tra l’talia – America. Stavolta, però, è il nostro Paese a diventare modello di riferimento con una vera, epocale, trasformazione della radio. Mentre negli States alcuni siti annunciano che il colosso radiofonico Entercom, dopo oltre 50 anni, cambia nome e diventa Audacy, in Italia Rtl 102.5 già da anni supera il tradizionale concetto di radio facendo scuola anche oltreoceano.
La notizia che riguarda il colosso americano viene ampiamente anticipata in Italia da RTL1025, che riesce per prima – vent’anni fa -a rivoluzionare il sistema della comunicazione facendo “cambiare pelle” alla radio con l’arrivo della “radiovisione”. Un’esperimento che riesce perfettamente, oggi imitato da tutti.
“La notizia di questi giorni secondo cui il modello di Radiovisione di RTL 102.5, è copiato dagli svizzeri e dagli americani, ci riempie di una gioia inimmaginabile. è chiaro che viviamo il nostro prodotto da oltre 20 anni e, guardando al futuro, il fatto che oggi sia riconosciuta a noi non solo la radio, ma anche la radiovisione è il completamento di un investimento fatto in passato”. Così Lorenzo Suraci ha dichiarato ieri sera in un’intervista in diretta a SKY TG24 a proposito del boom della Radiovisione in Italia, risultato di una recente indagine del Censis. “Radiovisione significa non solo far vedere la radio: noi organizziamo contenuti che, partono da zero, e sono fruibili sia in radio, sia in radiovisione. è praticamente un simulcast: la pubblicità va in onda in radio, in tv o sull’App. Per noi è una cosa normale, ormai”.
Insomma, il concetto espresso da David Field (Ceo del colosso radiofonico americano), sembra la sintesi di un esperimento portato avanti da Lorenzo Suraci più di 20 anni fa. Verrebbe da dire: 10-0 per l’Italia, che batte l’America. “Ci siamo trasformati completamente. E quindi è necessario adottare un nome che ci rappresenti nella nuova realtà mediatica, in linea coi tempi e i cambiamenti delle tecniche di fruizione dei contenuti”, racconta Field. Un concetto chiarissimo.
Ma l’impresa di Lorenzo Suraci, patron di RTL1025, iniziata tantissimi anni fa appare come un’operazione “cross-mediale” senza precedenti che unisce radio, televisione, digital (e ovviamente la musica). E non si tratta solo di radio: l’offerta del gruppo RTL1025 (con tre radio in Fm, Rtl 102.5- Zeta – Freccia e le 8 del digital space) va al passo con i tempi. Da una parte i nuovi contenuti: podcast, approfondimenti e dall’altra la musica. Tutto nella cornice più affascinante di sempre, la radio (in simulcast con la tv). Che cambia pelle e sperimenta nuovi linguaggi.
Testo di Laura Di Bartolomeo