Rafèle, artista napoletano dal romanticismo minimal, ha lanciato un nuovo brano musicale con un’installazione nel centro storico della città.
Noi siamo la droga (scusa) è il nuovo singolo dell’artista napoletano che con il suo cantautorato indie sussurrato e gentile, si conferma una delle penne più interessanti della nuova scena alternativa partenopea. Il brano è annunciato da una provocatoria installazione in piazza San Domenico Maggiore a Napoli: una pillola alta due metri con incisa la scritta “noi siamo la droga”.
Il cantante (qui il suo profilo Instagram) tra 2019 e 2020 ha inciso canzoni col nome Raffaele Ronga e le ha distrubutie sulle piattaforme di streaming musicale. Nel 2021 nasce il progetto Rafèle ed è subito chiaro l’indirizzo che il giovane cantautore vuol prendere: musica intima e sussurrata, una sorta di virata introspettiva e dark del pop adolescenziale stile Zero Assoluto, che funziona molto di questi tempi.
Le canzoni di Rafèle mescolano malinconia e frivolezza in una scrittura dettagliata, melodie tra l’indie pop e il cantautorato, e un romanticismo minimal per un risultato palpabile da tutti, a prescindere dall’età, e che nell’essenza non è altro che il frutto delle esperienze e delle sensazioni di un ragazzo di 23 anni. In estate era uscito Fischi per fiaschi un pezzo che secondo il cantante, “racconta in maniera spensierata le piccole incomprensioni che ci si lascia facilmente alle spalle, è un invito ad essere meno individualisti”. Il primo singolo di questo progetto è invece “Probabilmente”, sempre con la bella grafica di @lxdovica.
Della sua musica dice: “Quando nascono nuove canzoni, fino a che non vengono registrate definitivamente, cambio continuamente melodia e parole quando le suono, sono piccole modifiche che a volte cambiano tutto il senso. Mi piace farlo, le parole e le note nascondono sempre più di quanto sembra”.