Sembra un’esagerazione, ma negli anni 80 e 90 in alcuni posti d’Italia, anche camminare in un sottopassaggio in pieno centro urbano, era un’impresa pericolosa. Succedeva a Nocera Inferiore, paesone ad alta densità abitativa tra Napoli e Salerno, un tempo conosciuto per uno degli scali ferroviari più fiorenti della Campania. Eppure quella ferrovia era diventata una croce, con lo squarcio in due di un centro affollatissimo e il degrado che avanzava nei luoghi bui a abbandonati da chi non voleva vedere. Per fortuna siamo nel 2020 e artisti e attivisti come Loredana Salzano e Salvatore Martorana uniscono le loro creatività con un intervento di riqualificazione urbana artistica di un sottopasso ferroviario realizzato dall’amministrazione comunale di Nocera Inferiore e dalla RFI [Rete Ferroviaria Italiana]. Un albero 3d che decora le scalinate d’accesso al luogo diventa simbolo di rinascita e recupero intelligente di un luogo legato anche storicamente al territorio.
C’è voluta inventiva, impegno e l’appoggio dell’assessore ai lavori pubblici Imma Ugolino e del sindaco Manlio Torquato. Ora toccherà alla cittadinanza mantenere quanto di bello è stato fatto. Un bello articolato e pensato, che merita un’analisi più approfondita.
Antonio Caruso, il capo di Cerasella Ceramiche, da un foglio 48×33 ha materializzato ad arte e finemente, applicando lo smalto rosso in 3D con la tecnica della pompetta, ha realizzato un albero ad effetto tridimensionale da decorare le scale. Il progetto si chiama “SottopARTssaggio” e l’artista Loredana Salzano e l’architetto Salvo Martorana hanno usato solo maestranze e creatività locali per realizzarlo. Un esempio facilmente replicabile in altre zone d’Italia.

Salzano ne racconta la genesi: “Il progetto parte da un chiaro omaggio al simbolo di Nocera Inferiore: l’albero di noce con le radici in evidenza, trasposto stavolta in chiave assolutamente e volutamente contemporanea. Il segno dell’albero, eseguito sulle alzate degli scalini proprio per averne una suggestiva visione d’insieme dal basso, è significativamente in rosso e se ne è concettualmente enfatizzata la parte delle radici, perché è quella da cui la pianta prende nutrimento. Le radici rappresentano infatti, qui ,l e origini antiche della città, la sua storia così importante che deve essere per noi una linfa necessaria da tenere sempre a mente e da cui attingere, ogni giorno , verso un ‘ottica di un rinnovamento vitale e continuo della Nocera contemporanea. Il nutrimento , dalle radici , attraversa il fusto della pianta , arrivando infine ad alimentare i frutti e le foglie”.

A guardare le foto della realizzazione, le foglie diventano simbolicamente “ali” che si distaccano dalla chioma per prendere il volo verso l’alto. I frutti assumono nel disegno le sembianza di “occhi aperti” a cui metaforicamente spetta il compito di osservare la buona crescita e l’evoluzione della città . Il riferimento alle origini osco/ etrusche di Nocera è evidente nel l’intervento laterale della scritta in nero ‘NUVKRINUM ALFATERNUM’ che è la prima attestazione del nome della città. Mentre sulla parte opposta, in maniera speculare alla scritta, troviamo una installazione di lastre di acciaio cromato, specchianti e ondulate, a simulare il fiume che scorre, riflettendo l’immagine dell’antica scritta e guardando simbolicamente al futuro. I colori scelti come unici protagonisti dell’intervento sono volutamente il rosso e il nero perché erano i colori storicamente utilizzati dagli etruschi e quindi qui suggeriti come colori simbolo di Nocera. Altre sue lastre in acciaio cromato specchiante, poste in prossimità dei due ingressi, hanno il compito di specchiare e rendere parzialmente visibile il disegno dei due alberi rossi, man mano che si approccia la discesa del sottopasso.




La scelta di una superficie ondulata e specchiante è un evidente omaggio al contiguo fiume e allo scorrere del tempo insieme. Mentre lo specchio invita ad un momento di riflessione e interiorizzazione anch’esso nell’analogia del fiume che scorre e del tempo che passa. Il senso di ricordarsi sempre, con orgoglio e consapevolezza, delle nostre radici, la sintesi del senso del progetto che coinvolge, per la prima volta, tutti i sensi dei passanti.