Il soul mescolato al pop con in aggiunta un po’ di groove, tra cover e brani appartenenti al repertorio personale. Sono stati questi gli ingredienti dello spettacolo che si è tenuto ieri sera al teatro Comunale di Pagani con il gruppo musicale dei Soul Six, accompagnati da uno dei più grandi percussionisti al mondo, Tullio De Piscopo. Due ore di buona musica, quindi, che hanno deliziato i palati musicali di ogni età, tra voci particolari e puro estro con la batteria. I Soul Six, ieri sera, hanno giocato in casa visto che il gruppo è stato fondato nel 2006 proprio nella piccola città del salernitano.
Il sestetto, che tre anni fa ha pubblicato il primo cd di inediti dal titolo ‘Sacro Profano’, composto da Gianluca Marrazzo, Giusy Visconto, Susanna Giordano, Giusy Vigliotti, Carmine Granato e Gregorio Rega, ha anche proposto il suo nuovo singolo che già circola in rete: “L’amore vincerà”.
Durante il concerto sono stati proposti brani come ‘Tu vuò fa l’americano’ e ‘A città ‘e Pulecenella’ e un medley interamente dedicato ai Beatles e, non poteva assolutamente mancare, un omaggio al grande Pino Daniele. Prima con ‘Soddisfazione’ e poi, con le note iniziali di ‘Quando’, ha fatto il suo ingresso Tullio De Piscopo.
Per i Soul Six non si tratta della prima volta che dividono il palcoscenico con un artista affermato. Già l’anno scorso, al teatro Diana di Nocera Inferiore, avevano duettato con James Senese. Inoltre hanno anche aperto una tappa dei concerti di Fabio Concato ed Enzo Gragnaniello.
Con l’ex batterista di Pino Daniele la scaletta, come logico che fosse, è stata tutta incentrata sui cavalli di battaglia soprattutto dagli anni 80, quando De Piscopo era mattatore ai più grandi festival italiani ed europei: “Allora allora”, “Qui gatta ci cova” senza dimenticare il più grande tormentone musicale “Andamento lento”, da Sanremo 1988, uno dei più grandi successi italiani di quel decennio. Inoltre il percussionista ha persino eseguito un suo brano del 2015 ‘Canto d’Oriente’, contro lo sterminio dei monaci tibetani. Memorabile la performance di Tullio De Piscopo che ha innescato l’entusiasmo del pubblico a ripetizione.
Testo e foto a cura di Vincenzo Pepe.