Stazione Radio rivitalizza la Martesana a Milano

Continua inarrestabile l’opera di riqualificazione di spazi nella parte est di Milano. La Martesana, il Naviglio del quartiere NoLo, era stata già epicentro di un interessante esperimento di messa in rete di realtà culturali (Centrale District, qui). Ora, in un edificio fra i binari della Stazione Centrale e la Martesana che un team di giovani ha ricevuto in comodato d’uso da RFI, apre Stazione Radio, uno spazio polifunzionale che al momento consta di un giardino e due luoghi recuperati sotto gli archi di un rilevato ferroviario. A fine anno arriverà anche la riqualificazione dell’edificio attiguo che ospiterà attività ristorative ed espositive.

La connessione con il luogo che occupa Stazione Radio è uno dei quegli esperimenti che possono essere esportati in altre città. Un luogo da anni testimone del passaggio di milioni di persone, a bordo di un treno o in sella a una bici. Stazione Radio vuole imprimere una traccia di quel passaggio, intrecciandolo con la storia del nostro presente.

Uno spazio all’aperto a cui si accede dal Naviglio Martesana, nella parte nord-est di Milano, e una serie di spazi coperti sotto il rilevato ferroviario. Stazione Radio è un posto di comunità che ancora deve esprimere il suo enorme potenziale.

L’ex sottostazione elettrica di Milano Centrale è lo spazio che ospita Stazione Radio: 1.400mq affacciati a sud-est sui binari della Stazione Centrale e a nord-ovest sulla ciclovia che collega Milano a Lecco.

È in questa dimensione ibrida e contemporanea che si inseriscono le attività di Stazione Radio, volte a raccontare i territori e le persone che hanno reso vivi quei luoghi, coinvolgendo quelle che oggi continuano ad animarli.

Entro la fine dell’anno apriremo i cancelli di questo giardino per lasciare a tutti la possibilità di scoprire la ricchezza delle oltre sessanta specie di piante edibili che lo popolano, un meraviglioso microcosmo di biodiversità.

Con i podcast dal vivo da un vagone verso il pubblico, Stazione Radio diventa anche un luogo dove parlare di biodiversità, dell’urgente opportunità di passare da un’economia lineare a un’economia circolare e responsabile. Un luogo dove studiare, lavorare (verrà aperto un co-working), registrare podcast e partecipare. Non è quindi un radio, intesa come flusso di musica e parole. Ma un posto dove si fa comunità.