Simone Zanon, veneto di Rovigo, 34 anni di cui 15 trascorsi ai fornelli -prima sul Lago di Garda, poi ad Abano Terme e infine a Venezia per poi arrivare a Milano –, è il nuovo Executive Chef dell’Antica Osteria di Ronchettino, tempio indiscusso della cucina milanese tradizionale situato alla periferia sud della città.
Per Zanon, in realtà, si tratta di un ritorno perché proprio qui, un paio di anni fa, aveva mosso i suoi primi passi sulla piazza milanese dimostrando grande talento e creatività al fianco dell’allora resident chef Federico Sisti, tanto da convincere Patrizia Meazza e i figli Alessia e Francesco Angelillo ad affidargli la gestione della cucina dell’Osteria del Ponte di Trezzano sul Naviglio, l’altro ristorante di loro proprietà. Non appena si è presentata l’occasione, la famiglia ha voluto riportare Zanon in città.
Sarà lui, d’ora in poi, a interpretare i piatti iconici della tradizione gastronomica meneghina – dal risotto giallo con ossobuco alla cotoletta, passando per il fritto misto e i mondeghili -, che hanno fatto la fortuna del Ronchettino e che continueranno a essere il “cuore” della sua cucina, ma anche proposte più strettamente collegate alla stagionalità, come gli spaghettoni con trippa e tartufo nero, uno dei “must” del menù autunnale. Parallelamente, l’estro dello chef potrà trovare maggiore sfogo in una serie di proposte “fuori menù” – ribattezzate Fuori Milano – che vanno dal risotto Carnaroli Riserva San Massimo con nocciole, porcini e pesto di sedano ai ravioli di maialino da latte cotto al bbq, crema di fagioli cannellini e radicchio di Treviso cotto in forno a legna, passando per l’uovo di cascina cotto a 65 gradi con puntarelle, crema di patate e tartufo nero, solo per citare alcuni piatti proposti nelle scorse settimane a latere della carta.
Intanto al Ronchettino fervono già i preparativi per il pranzo di Natale. Lo chef Simone Zanon ha elaborato un succulento menù di 9 portate.
In un’ottica di coerenza della linea di cucina dei due ristoranti – sempre a Zanon resta infatti anche la supervisione della cucina dell’Osteria del Ponte – e per continuare a garantire gli elevati standard di qualità certificati anche dalle più autorevoli guide gastronomiche – vedi il recente ingresso del Ronchettino nella Guida Ristoranti Espresso 2020 con ben 2 “cappelli” – la famiglia Angelillo ha deciso quindi di premiare colui che negli ultimi due anni ha dimostrato serietà e professionalità e di cui ha avuto modo di conoscere e apprezzare le potenzialità.