Le immagini che vi proponiamo sono a suggello di un’importante iniziativa del museo archeologico di Napoli e il museo d’arte contemporanea (il MANN e il MADRE) che per le feste di fine anno hanno inventato un nuovo modo di comunicare ai cittadini.
Sono immagini tratte da una proiezione simbolica ed augurale su entrambi portoni di ingresso dei musei chiusi per pandemia.
Le proiezioni scelte sono quelle di alcuni capolavori dell’archeologia custoditi al MANN (dal Toro Farnese alla Venere Callipigia, dalla Battaglia di Isso alla Flora, dalla Megalografia di Boscoreale al Cavallo Mazzocchi, per citarne solo alcuni), in suggestivo dialogo con alcune delle opere che, ospitate nel Museo regionale di via Settembrini, sono firmate da protagonisti dell’arte contemporanea (da Mimmo Paladino a Francesco Clemente, da Daniel Buren a Rebecca Horn, da Mathilde Rosier e Marisa Albanese a Jannis Kounellis).
In un gioco di movimento e dissolvenze, le proiezioni in loop hanno catturato i passanti e creato aspettativa per quando tutto si riaprirà.
Le foto del servizio sono di alcune opere realmente visibili al MANN e al MADRE di Napoli, in proiezione sui portoni di Piazza Museo e Via Settembrini a Napoli:
Megalografia con personificazione della Macedonia, della Persia e del filosofo greco, affresco.
Punizione di Amore, affresco, da Pompei
Artemide, affresco, da Stabiae
Jeff Koons, Untitled
Jannis Kounellis, Senza titolo
Satiro dormiente, bronzo, da Ercolano
Cimmino e Silvestro, Dennis With Flower_Fiori d’oro, da Cuma
Vadim Stein, The Floating Grace
Daniel Buren, Axer/Désaxer