C’è un capolavoro del neorealismo italiano, Rocco e i suoi fratelli, che a Milano passa dalla narrazione cinematografica alla dimensione di fotografia. Succede in un cinema “colto” in zona Porta Venezia, lo Spazio Oberdan, dove la straordinaria narrazione viscontiana che aveva per sfondo proprio la fredda Milano del 1960, rivive in scatti d’autore. Precisamente è stato Giuseppe Rotunno, fotografo di scena, a immortalare in fotografie uno dei lavori cinematografici italiani più celebrati.
Si rivivrà l’odissea della famiglia Parondi, la potenza espressiva e linguistica che trova assonanze col mito greco, le ambientazioni in una grigia e inospitale Milano. Luchino Visconti firma la regia di questo pezzo di cultura italiano nello stesso anno in cui a Roma La Dolce Vita felliniana mostra il volto più glamour della capitale. Milano, invece, è scenario di strazianti drammi di immigrazione interna.
La città è ritratta attraverso lo sguardo di una famiglia di meridionali emigrati al Nord in cerca di fortuna. Rotunno, che firmò la fotografia delle riprese e curò il restauro della pellicola originale, era ovviamente anche presente durante l’indimenticabile scena girata tra le guglie del Duomo, così come quella dell’arrivo della madre e dei cinque fratelli alla stazione Centrale. Ritroveremo anche i leggendari protagonisti Alain Delon (Rocco Parondi) e Annie Girardot (Nadia) su tutti.
Domenica 19 febbraio alle 10 del mattino c’è la proiezione del capolavoro e alle 13 visita alla mostra e aperitivo
CINEMA SPAZIO OBERDAN – Viale Vittorio Veneto angolo Via Tadino MM Porta Venezia
INFO T 02.87242114 info@cinetecamilano.it