Continua la crescita dell’olio extravergine di oliva italiano la cui produzione richiede di essere più sostenibile.
Secondo Coldiretti, in Italia 9 famiglie su 10 consumano olio extravergine d’oliva tutti i giorni. Secondo i dati Ismea, nel 2020 i consumi di olio extravergine in Italia sono cresciuti del 7,4%, del 15,6% per l’export globale e del 24,7% nel mercato intraeuropeo.
La pandemia ha contribuito a questa crescita. Le famiglie si sono ritrovate a cucinare di più in casa e hanno optato per prodotti italiani e salutari. Primo fra tutti proprio l’olio evo, che fa parte di quei prodotti di media e alta fascia di cui è cresciuto il consumo.
Salov SpA, tra le maggiori aziende mondiali del settore oleario (120 milioni di litri venduti nel 2020) ha lavorato durante questi ultimi due anni a nuovi progetti che configurano una nuova “era” per i grandi e medi produttori di olio extravergine.
Salov è dal 2015 parte del Gruppo Bright Food. La dinamica multinazionale cinese investe in eccellenze alimentari puntando a migliorare la qualità di ciò che si porta in tavola.
Il brand alto di Salov è Filippo Berio che nel 2019 è anche sul mercato italiano.
Filippo Berio era un commerciante di olio a Lucca nei primi 800.
Nel 1867 creò il suo marchio. Nel 1919 i suoi successori, insieme ad altri imprenditori lucchesi, costituirono la Salov che da allora è sempre stata votata all’esportazione. In Italia il marchio conosciuto è Sagra. Dal 2019 anche il marchio Filippo Berio è stato lanciato nel nostro Paese.
Villa Berio, il sito produttivo di Massarosa, conta 75 ettari nella campagna toscana, 22.500 olivi e rappresenta un innovativo centro di ricerca per la valorizzazione delle buone pratiche agricole e del territorio circostante.
Il bilancio sostenibile dell’olio extravergine di oliva
L’AD Delegato Fabio Maccari ha annunciato di aver redatto il primo bilancio di sostenibilità. Un documento che in alcuni paesi è obbligatorio per le grandi aziende.
L’azienda si racconta e condivide i propri progetti di ricerca e sviluppo. Uno più tecnologico sulla raffineria, quelli sul risparmio energetico, sul riutilizzo di componenti alimentari. E poi progetti agronomici sulla cura della pianta contro la xilella. Un percorso nella sostenibilità ambientale, sociale ed economica con investimenti sulle persone, in tecnologia e innovazione.
E’ possibile fare la “radiografia” della bottiglia al supermercato, scoprendo standard, specifiche organolettiche grazie al Metodo Berio.
Il Metodo Berio è stato avviato a fine 2019. Consiste in un processo produttivo integralmente tracciato e certificato fondato sui principi di sostenibilità insiti nell’agricoltura integrata. Quattro i pilastri fondamentali che compongono il Metodo.
La sostenibilità ambientale attraverso l’adozione da parte delle aziende agricole fornitrici di materie prime di protocolli di agricoltura integrata
La tracciabilità dell’olio evo
La definizione di parametri chimico-fisici e organolettici più stringenti rispetto alla normativa vigente
La certificazione dell’intero processo di SGS (istituto leader mondiale nelle certificazioni e ispezioni sicurezza alimentare) circa la qualità del prodotto e la sostenibilità ambientale.
Tra i risultati ottenuti il 20% di energia termica risparmiata per bottiglia e il calo del 12% emissioni di anidride carbonica.
Salov ha avviato anche una rete di monitoraggio sui fenomeni ambientali con centraline a basso costo. Mantengono sotto controllo piante, terreno e variabili ambientali e consentono di fare agricoltura di precisione