Il Consorzio di tutela Colline Salernitane DOP ha presentato, giovedì 31 gennaio, presso il Salone Bottiglieri della Provincia di Salerno, il Programma di informazione e promozione dell’Olio Colline Salernitane Dop: le strategie del futuro. A seguire, si è tenuto un dibattito sul tema, con gli interventi di Giuseppe Gorga, responsabile UOD servizio territoriale provinciale di Salerno; Sabato Esposito, responsabile della misura 321 – Regione Campania e dello chef Giuseppe Daddio, direttore della Scuola di cucina “Dolce & Salato”. Le conclusioni sono state a cura di Gerardo Alfani, presidente del Consorzio di tutela Colline Salernitane DOP. Al termine dell’incontro, nella Sala Giunta della Provincia, show cooking a cura dello chef Giuseppe Daddio.
“Abbiamo davanti mesi di intensa attività per la promozione del nostro olio Dop”, ha detto il presidente Alfani “impegneremo una cifra importante per la valorizzazione del nostro prodotto grazie ai fondi del PSR 2014-2020 della Regione Campania – misura 3.2.1. L’intero investimento è pari a 212.781,73 euro, con un contributo del 70%. Vogliamo promuovere, insieme con l’olio Dop Colline Salernitane, un intero territorio con l’obiettivo di stimolare gli operatori della filiera ad aderire al sistema di certificazione così da identificare il loro prodotto e renderlo riconoscibile al consumatore.
La zona di produzione e di lavorazione dell’olio extravergine di oliva DOP Colline Salernitane comprende 86 comuni della provincia di Salerno, presenti in una vasta area olivetata che comprende: la Costiera Amalfitana, la Valle del Calore, i Picentini, gli Alburni, l’Alto e Medio Sele, le colline del Tanagro e parte del Vallo di Diano.
L’olio extravergine di oliva DOP Colline Salernitane presenta, al consumo, un bel colore che va dal verde al giallo paglierino più o meno intenso; è limpido, a volte velato. All’olfatto mostra un deciso ed ampio sentore di fruttato di oliva pulita, con discrete note di foglia verde, di erba e di pomodoro acerbo. Al gusto rivela un sapore deciso e persistente, gradevolmente amaro e piccante, giustamente corposo, con buona ed equilibrata struttura e chiari sentori di carciofo, cardo e vegetali amari. Il retrogusto è pulito. L’acidità è sempre inferiore allo 0,70%.
L’olio si ottiene dalla premitura di olive delle varietà autoctone della zona di produzione o di antica introduzione, da sole o congiuntamente: Rotondella, Frantoio, Carpellese o Nostrale per almeno il 65%; Ogliarola e Leccino in misura non superiore al 35 %, mentre è ammessa la presenza di altre varietà locali per un massimo del 20%.
La notevole presenza di note aromatiche fa prediligere l’uso di quest’olio su piatti di una certa consistenza, come minestre a base di legumi, gustose pastasciutte della tradizione campana e grigliate di pesce.
Le tecniche di coltivazione degli oliveti sono quelle tradizionali dell’area delle Colline salernitane, che assicurano all’olio che ne deriva l’elevato e noto pregio qualitativo. In alcuni comprensori si sono affermate soluzioni tecniche ed organizzative molto innovative, come la raccolta e la potatura meccanica delle olive. Le olive destinate alla produzione dell’olio DOP “Colline Salernitane” devono essere raccolti esclusivamente a mano, entro il 31 Dicembre di ogni anno; è autorizzato l’ausilio di mezzi meccanici, come scuotitori e pettini vibranti. Le olive raccolte vanno conservate e trasportate in cassette forate dalla capacità massima di 25 Kg. e molite entro e non oltre il secondo giorno dalla raccolta. Per l’estrazione dell’olio sono ammessi soltanto processi meccanici e fisici che preservino il più fedelmente possibile le caratteristiche di qualità del frutto.
La produzione massima di olive non deve superare i 120 quintali ad ettaro e la resa in olio non può superare il 20%.
Cenni storici
L’olio extravergine di oliva DOP “Colline Salernitane” ha radici antichissime, in quanto deriva da varietà autoctone da sempre presenti nel salernitano. L’olio trae la sua tipicità proprio dalla peculiarità del territorio, dotato di connotazioni pedoclimatiche, paesistiche, storiche, culturali ed economiche assolutamente originali. Esso si produce in un’area fortemente vocata alla coltivazione dell’olivo, caratterizzata da un patrimonio varietale particolarmente ricco e originale.
Notizie certe ne fanno risalire la coltivazione agli antichi Focesi, coloni della Magna Grecia, che cominciarono a diffonderla nella Piana dell’Alento e nelle aree collinari circostanti. Fu poi attraverso l’occupazione del territorio da parte dei Romani che l’olivicoltura si diffuse in tutta l’area salernitana. Ancora oggi, alcune località derivano il proprio nome dalla presenza e coltivazione dell’olivo: Oliveto Citra, Olivella, Ogliara, ecc.
Ancora oggi, passeggiando per questo territorio di eccezionale bellezza, è facile imbattersi in olivi millenari di grande taglia, nei quali è racchiusa la storia delle popolazioni locali, alle quali l’olivo ha assicurato, nei momenti più difficili, sicuro sostentamento.
L’olio Dop Colline Salernitane è sempre più richiesto perché oltre ad essere buono è anche maggiormente controllato ed evoca un territorio straordinario che si estende dalla costiera amalfitana fino ai templi di Paestum. È compito del Consorzio stimolare la crescita di questa denominazione che ha un grande potenziale di presenza sul mercato. L’invito che faccio a tutti i possibili nuovi partner è di partecipare e sostenere insieme le attività di valorizzazione. Soprattutto gli agricoltori non devono perdere l’occasione di valorizzare la loro azienda e il loro territorio”. Un ultimo invito il presidente lo ha rivolto ai consumatori e ai ristoratori: “Usate quotidianamente sulle vostre tavole e per i vostri clienti i prodotti tipici locali e non c’è nulla di più tipico dell’Olio Dop Colline Salernitane”. Tra le diverse attività di valorizzazione che saranno messe in campo ci sono la partecipazione a fiere; gli incontri presso i frantoi, le aziende agricole e gli imbottigliatori; la promozione presso punti vendita grandi e piccoli che puntano su prodotti di qualità; programmi di co-marketing con altri prodotti locali a marchio comunitario”.
Il Consorzio
Il riconoscimento DOP all’olio extravergine di oliva “Colline Salernitane”, è avvenuto nel 1997, con Reg. CE 1065/97, pubblicato sulla GUCE L 156/97 del 13 giugno 1997, mentre il Consorzio di tutela Colline Salernitane DOP – che oggi ha 50 associati tra agricoltori, frantoiani e imbottigliatori – produce circa mille quintali di olio annui – è stato costituito nel 2002. Il rinnovo delle cariche sociali è stato deliberato a giugno 2018: il direttivo, frutto di una unanime designazione da parte dell’Assemblea dei Soci, in rappresentanza di tutte le categorie della filiera, è composto da Gerardo Alfani, presidente; Maria Provenza e Antonio Naimoli, vicepresidenti; Patrizia Budetta, Anna Salerno, Mila Vuolo, Polidoro Dell’Orto, Gabriele Quaglia e Donato Letteriello, consiglieri.