29 Marzo 2023
VINO A PIACENZA

Monterosso Val d’Arda Festival alla decima edizione

29 Marzo 2023
VINO A PIACENZA

Monterosso Val d’Arda Festival alla decima edizione

29 Marzo 2023
VINO A PIACENZA

Monterosso Val d’Arda Festival alla decima edizione

Torna l’appuntamento con il Monterosso Val d’Arda Festival, la manifestazione dedicata alla scoperta del vino Monterosso e del suo territorio, giunta quest’anno alla decima edizione. L’appuntamento è per il 29 e 30 aprile, presso il borgo medioevale di Castell’Arquato, eletto tra i Borghi più belli d’Italia situato sulle prime alture della val d’Arda, caratterizzato da un borgo medioevale arroccato lungo la collina che domina la vallata.

“Siamo entusiasti di tornare a riempire le strade del nostro borgo con un’edizione ricchissima del Monterosso Val d’Arda Festival. Dopo gli anni difficili legati alle restrizioni della pandemia, ospiteremo i visitatori offrendo loro il saper fare e l’eccellenza della nostra enogastronomia, un percorso alla scoperta delle nostre tradizioni che si rinnovano. Occuperemo il borgo medioevale con allegria, rispetto, un’esplorazione alla ricerca della bellezza per tutti i gusti” commenta Franco Ticchi Responsabile dell’organizzazione del Festival e Presidente dell’associazione La Goccia APS.

Il Festival è dedicato al Monterosso, il vino DOC espressione dei colli piacentini, i cui vigneti si trovano sul colle che fronteggia Castell’Arquato.
Il Monterosso si ottiene da uve bianche che vengono unite già in fase di raccolta; è espressione del territorio e ne rappresenta la terra, la dedizione, la cultura del luogo.

Per due giorni 31 cantine locali presenteranno i loro vini bianchi lungo la via della “barricaia”, che sarà animata inoltre da mostre d’arte, esibizioni musicali e dalle degustazioni della gastronomia locale.

Il Monterosso Val d’Arda Festival è stato ideato dai volontari di Castell’Arquato per promuovere il vino tipico del territorio. Con gli anni, la manifestazione è diventata anche l’occasione per favorire il turismo nella Val d’Arda e dare impulso a tutto quanto il Piacentino ha di meglio da offrire.

Il Monterosso Val d’Arda Festival ha ottenuto il patrocinio del Comune di Castell’Arquato, della Provincia di Piacenza e della Regione Emilia-Romagna, che ha conferito il riconoscimento di evento #Plastic-freER, un piano regionale che si propone di ridurre l’impatto negativo delle plastiche sull’ambiente, accompagnando la fase di transizione verso sistemi di produzione, consumo e gestione eco-compatibili.
Percorsa dall’omonimo torrente, che sulla parte sinistra rappresenta il confine con la Val
Nure, la Val d’Arda risulta politicamente compresa sotto la provincia di Piacenza e, in
minor parte, sotto la provincia di Parma. I comuni idonei alla produzione di Monterosso
Val d’Arda DOC, da disciplinare dei Colli Piacentini, sono sei. I loro suoli presentano le
tessiture più disparate: si va dai terreni argilloso-limosi dei comuni di Gropparello e
Vernasca, a quelli sicuramente più eterogenei dei comuni di Carpaneto e Castell’Arquato,
nei quali si possono ritrovare tessiture franco-limose-argillose e franco-argillose, ma
anche tessiture franche e franco-limose. Più omogenee si presentano invece le terre fra
i comuni di Lugagnano e Alseno: nel primo prevalgono le componenti franco-limosoargillose,
mentre nel secondo primeggiano quelle franche e franco-limose.
Sulla base della percentuale calcarea dei territori dedicati alla produzione di Monterosso,
è possibile effettuare una netta divisione in due gruppi: Castell’Arquato, Alseno e
Carpaneto si possono definire non calcarei o poco calcarei (da meno dell’1% a circa 5%
di calcare totale), mentre i comuni di Vernasca, Gropparello e Lugagnano risultano
mediamente calcarei, con una percentuale compresa tra 10 e 25% del totale.

La produzione è studiata per combinare le caratteristiche di spicco delle uve bianche locali: l’aroma del Malvasia di Candia Aromatica e del Moscato bianco; la delicatezza dell’Ortrugo; il corpo e l’acidità del Trebbiano Romagnolo e del Beverdino; i sentori speziati e la complessità sensoriale del Sauvignon bianco. Da disciplinare, la zona di coltivazione e vinificazione è limitata alla porzione collinare dei comuni di Alseno, Carpaneto, Castell’Arquato, Gropparello, Lugagnano e Vernasca. La resa massima di uva nei vigneti destinati alla DOC è di cento quintali all’ettaro.

Monterosso Val d’Arda D.O.C –

Il vino Monterosso, prende il nome da una collina alle spalle del borgo medioevale di Castell’Arquato, ed è un vino tipicamente arquatese. E’ un vino poco conosciuto, ma che può riservare delle piacevoli sensazioni a chi per la prima volta lo gusta.
Nome del vino: “Colli Piacentini” Monterosso Val d’Arda;
Anno di riconoscimento della DOC: 1974 (nel 1984 nasce la DOC ombrello “Colli piacentini” e diventa quindi “Colli piacentini Monterosso Val D ’Arda);
Uve impiegate per la produzione: Malvasia di Candia aromatica e Moscato bianco: dal 20 al 50%; Trebbiano Romagnolo e Ortrugo: dal 20 al 50%; possono concorrere alla produzione di detto vino le uve di Bervedino e/o Sauvignon ed altri vitigni a bacca bianca, idonei alla coltivazione in Emilia-Romagna, fino ad un massimo del 30%;
Zona di produzione: il vino “Colli Piacentini” Monterosso Val d’Arda può essere prodotto nella porzione dei territori collinari dei comuni di Vernasca, Alseno, Lugagnano, Castell’Arquato, Gropparello e Carpaneto, naturalmente in provincia di Piacenza.
Resa massima di uva per ettaro nei vigneti destinati alla DOC: 100 q/Ha.

Read in:

Ti potrebbe interessare:

Iscriviti alla newsletter e ai nostri contenuti speciali!

Vuoi farne parte? Con soli pochi step si entra in un mondo “privè” con alert sulle novità e tanti contenuti esclusivi. Registrati subito e accedi ai contenuti “Privè”