Massimo Cavalletti è artista di casa alla Scala: nella scorsa Stagione il baritono di Lucca è stato Lescaut in Manon Lescaut diretta da Riccardo Chailly, Francesco Moor ne I masnadieri diretti da Michele Mariotti (anche in tournée a Savonlinna) e Belcore ne L’elisir d’amore diretto da Michele Gamba. In questi mesi è stato Conte di Luna a Firenze, Torino e Genova. Mentre alla Scala lo ascolteremo anche nel prossimo giugno come Des Siriex in Fedora con Daniel Oren. I prossimi impegni includono Carlo in Ernani a Novara e Pisa e Marcello ne La bohème a Torino.
Nonostante questa “abitudine”, il baritono scrive sui suoi social in merito al prossimo impegno alla Scala per “Il Trovatore” di Giuseppe Verdi: “Ogni volta che ho la fortuna e l’onore di salire su questo fantastico palcoscenico anche solo per una visita, mi si riempie il cuore di felicità e rinnovata passione per il teatro lirico e per l’arte che mi accompagna da tutta la vita! Grazie di cuore Teatro alla Scala! Una passione e un amore infinito”.
Una stella del palcoscenico lirico contemporaneo sempre appassionata. Leggete cosa dice del suo ruolo nella Boheme: “La magia de La Boheme è immortale anche solo in una prova! Dopo più di 150 volte in questo ruolo ancora mi emoziono dalla prima all’ultima nota, la gioventù mia che mai se ne andrà anche grazie alla musica immortale di Puccini“.
Immagine d’apertura: Massimo Cavalletti in una foto di Dario Acosta.