Con una caricatura del suo volto firmata dal fumettista Giulio Laurenzi, la Federazione Italiana Cuochi (FIC) ha dato il benvenuto a Massimo Bottura che ha ufficialmente ricevuto la tessera di socio. La consegna è avvenuta al Ristorante Nonno Rossi di Bologna dove c’era il presidente nazionale Fic Rocco Pozzulo, la presidente dell’Unione regionale cuochi Emilia Romagna, Ivana Barbieri e quella dell’Unione cuochi Modena, Gabriella Costi.
Tanta è stata l’emozione e l’orgoglio per i vertici FIC: “L’ingresso di Massimo Bottura nella Fic – ha osservato Pozzulo – significa che stiamo percorrendo la giusta strada e stiamo lavorando nel modo corretto. Ci teniamo a rimarcare che l’obiettivo principale della nostra federazione è quello di stare al fianco di tutti i cuochi che ogni giorno lavorano nelle proprie cucine. Come federazione inoltre il nostro compito è quello di tutelare la professione e i professionisti a 360 gradi”.
“La cucina – ha sottolineato Pozzulo – è anche una questione culturale e abbiamo veicolato questo messaggio cardine intervenendo nelle zone terremotate con 300 cuochi italiani, ma anche stranieri”.
Massimo Bottura è un numero uno della cucina internazionale e si è dimostrato, dicono i presenti alla cerimonia, umile e voglioso di diffondere la buona cucina a tutti. “Ricevere una sorta di riconoscimento da parte dei propri colleghi è la cosa più difficile, bella e importante – ha detto – vale per un cuoco, ma vale in tutti i settori credo. Io poi ho un profondo rispetto per il nostro mestiere perché so che per svolgerlo ci vuole un pizzico di talento, ma soprattutto un duro lavoro quotidiano. È per questo che io parlo volentieri e tutte le volte che me lo chiedono con tutti, soprattutto con quei giovani che dicono di vedermi come un punto di riferimento. Chi fa il cuoco come me ama più donare qualcosa agli altri piuttosto che riceverla. L’essenza del nostro mestiere è quella di trasmettere gioia, ma prima di dare bisogna essere consapevoli di sé stessi e di ciò che si può e si deve fare. Il senso di un cuoco si fonda su tre pilastri: cultura, coscienza e conoscenza”.