Venzia, tra il Medioevo e l’età moderna, ha segnato uno storico passaggio: da città di commercianti a vera capitale di riferimento in Europa. E l’edilizia lì sperimentata è tutt’altro che comune. Un libro illustrato uscito per Marsilio ne ricostruisce con materiale illustrato e documenti inediti l’incredibile percorso evolutivo della città. E soprattutto racconta come si fa a costruire in un territorio così fragile.
L’indagine di Mario Piana sulla cultura edificatoria veneziana fra Medioevo ed Età moderna. Il risultato è un volume imprescindibile per chi si occupa di patrimonio edilizio storico e per gli appassionati dell’arte veneta.
L’autore esamina le tecniche, i sistemi strutturali, le prassi di cantiere e gli espedienti esecutivi in uso nell’edilizia lagunare, ricostruendone il percorso evolutivo e le ragioni del cambiamento. Lo fa raccontando aneddoti, avvalendosi di documenti di archivio e spiegando perché a Venezia un materiale funziona di più di un altro. Prendendo come esempio manufatti storici, emergenze monumentali, palazzi e luoghi religiosi, Piana accompagna il lettore in un viaggio nella complessità della città tra il Quattro e Cinquecento, costruita trovando di volta in volta compromessi con la sua peculiare morfologia. Spiega Piana, dal 2016 proto della basilica di San Marco: «Il sito lagunare, un intreccio di acquitrini, barene, velme e terre appena emerse, un’area dove era assente la pietra da taglio, il legno adatto alla costruzione e perfino l’acqua dolce, ha influito sui modi edificatori, obbligando le maestranze a mettere a punto tecniche singolari».
Mureri, tagiapiera, marangoni, favri e terrazzieri sono rispettivamente i muratori, gli scalpellini, i carpentieri, i fabbri e gli artieri che si dedicavano alla formazione dei pavimenti in battuto, solo per fare un esempio. Il piomber, l’artigiano incaricato di svolgere opera di manutenzione dei tetti metallici, era un mestiere nato proprio in Laguna, come si legge in diversi documenti, come quello di inizio Seicento dove viene citata Paola dai Piombi, una donna che, probabilmente in impresa con Domenico Soldo, risulta impegnata nella realizzazione del manto di copertura della chiesa del Redentore.
Costruire a Venezia
I mutamenti delle tecniche edificatorie lagunari tra Medioevo e Età moderna
pp. 352, 1° ed.
2024