Lucrezia Lante Della Rovere è Misia al Teatro Manzoni di Calenzano, in provincia di Firenze. Si tratta della prima teatrale per la Toscana dello spettacolo che parla di Picasso, Proust, Chanel, Ravel, Debussy, Stravinsky e i loro segreti svelati dalla regina di Parigi, musa degli artisti di inizio Novecento.
Nell’ambito del teatro delle Donne di Calenzano (sabato 18 marzo – ore 21,15 – Teatro Manzoni – via Mascagni 18 – Calenzano (Firenze) – biglietti 13/10/5 euro) va in scena Io Sono Misia L’ape regina dei geni di Vittorio Cielo per la regia Francesco Zecca. Con scene di Gianluca Amodio, costumi di Alessandro Lai, luci di Pasquale Mari e musiche di Diego Buongiorno, sul palco Lucrezia Lante della Rovere continua a dare vita a profili di donne straordinarie che hanno costruito la cultura del Novecento.
Per la prima volta viene portata al pubblico toscano l’incredibile storia e la fascinosa personalità di Misia Sert, origini polacche, pianista di talento, allieva di Fauré e apprezzata da Lizst, ma soprattutto straordinaria mecenate a cui si deve la scoperta, tra gli altri, di Coco Chanel.
Il suo salotto parigino era frequentato da artisti, politici e persone di cultura. Tra gli altri Pablo Picasso, Paul Morand, Pierre Reverdy, Serge de Diaghilev. E ancora, Misia fu ritratta da Renoir e da Toulouse-Lautrec, ispirò Jean Cocteau per il personaggio della principessa de Bornes nel romanzo “Thomas l’imposteur” e fu definita da Proust come “un monumento di storia, collocata nell’asse del gusto francese come l’obelisco di Luxor nell’asse degli Champs – Elysées”. La ritroviamo anche nella celebre “Recherche”, nei panni della principessa Yourbeletjef e di Madame Verdurin.
“Io sono Misia” è il ritratto vivido di una straordinaria mecenate, di una donna magnetica e battagliera – tre matrimoni e altrettanti divorzi con uomini d’affari e artisti – il cui motto era “Io non partorisco. Io faccio partorire“, dice la protagonista.