La scena del clubbing italiana non si è spenta, anzi, è stata capace di trasformarsi esplorando canali e formati alternativi, sotto il segno della diversità, della creatività e della cultura del progetto. A supportare e a esplorare i nuovi possibili orizzonti del clubbing arriva, da Milano, Queercheck, primo appuntamento di un nuovo format sperimentale di eventi in streaming (si accede da Unitedwestream.it) che coinvolge in maniera inedita dj e performer, con l’intento di portare – proprio attraverso il clubbing – anche pensiero, valori, contenuti.
Il debutto del nuovo format è in programma sabato 21 novembre dalle 20:00 alle 01:00, come spin off di Linecheck (Music Meeting and Festival) nei giorni di Milano Music Week 2020. Cinque ore di diretta streaming dagli spazi di Base Milano con il coinvolgimento di creatori, dj e performer che oggi rappresentano cinque visioni e proposte uniche e autoriali del queer-clubbing milanese: Plastic con Club Domani, Toilet Club, Q21, B Ballroom e Stefano Protopapa. Per parlare, attraverso il linguaggio della notte, di diversità, inclusione, queerness.
Lo spunto per il progetto nasce dalla dj milanese Missin Red (Federica Zamboni) che, tra tanti, ha risposto alla Mobilitazione creativa IED per l’Italia: una call for proposal lanciata dall’Istituto Europeo di Design durante il primo lockdown per supportare progetti in grado di sostenere il Paese nel grande cambiamento sociale in atto e non smettere di innovare. Nel corso dei mesi passati l’idea è stata sviluppata con il contributo di IED Milano, che ha attivato un Progetto Speciale ad hoc coinvolgendo studenti, docenti e alumni dei corsi di Media Design, Sound Design, Video Design, Fashion Styling & Communication e Fashion Marketing per la definizione del format e la produzione di un evento basato su di esso.
Da qui dunque l’appuntamento di sabato 21, anticipato dalla partecipazione di Riccardo Santalucia (alumnus IED, Sound Designer e tra i tutor del progetto speciale) al panel di Linecheck proprio per spiegare le finalità del nuovo format di live streaming, il coinvolgimento degli studenti IED nella sua definizione e l’obiettivo di riattivare quel portato culturale che il clubbing può continuare ad avere come fenomeno sociale.
Parte integrante del progetto è la collaborazione con United We Stream, piattaforma di streaming di eventi live dai grandi club della scena musicale berlinese, nata proprio per rispondere alle chiusure da Covid-19: con questo format e con l’evento Queercheck nasce dunque ufficialmente la declinazione italiana di UWS – United We Stream Milano – da cui sarà trasmesso il live integrale e a cui sono associati una pagina Facebook e una pagina Instagram.
Le donazioni raccolte durante la diretta del 21 novembre andranno ad alimentare il fondo di Music Innovation Hub COVID-19 Sosteniamo la Musica, promosso da FIMI e attivato a sostegno della filiera musicale italiana per affrontare l’emergenza.
Progettazione e creatività: il ruolo degli studenti IED
Il coinvolgimento dei giovani progettisti IED insieme ad alcuni ex studenti e docenti nel progetto Queercheck ha investito il design del format e gli aspetti di comunicazione, di styling e di social engagement dell’evento (con il coordinamento di Jacopo Bedussi), con l’obiettivo di creare uno sguardo nuovo e più coinvolgente sui live rispetto al tradizionale “occhio” rappresentato da una camera fissa nell’ormai (per forza di cose) sempre più utilizzato streaming. Il lavoro è stato svolto attivando la progettazione interamente da remoto, stessa modalità attraverso cui gli studenti e gli alumni parteciperanno all’evento del 21 novembre.
A coordinare il team di studenti anche i docenti della Scuola di Arti Visive IED Milano Paolo Solcia, Vincenzo Fabiano e Michele Manghi. Quest’ultimo – docente di Progettazione dei Sistemi Interattivi al Corso Triennale di Media Design – precisa: “L’obiettivo è stato anche quello di far comprendere agli studenti come il designer – in quanto attento conoscitore dei processi nel loro insieme (quindi delle piattaforme, dei dispositivi, delle opportunità e dei limiti tecnici del contesto) – sia anche la figura che è in grado di coordinare una produzione audio-video, stimolare l’apporto dei singoli professionisti coinvolti e incanalare il tutto verso soluzioni progettuali inedite, che siano percorribili nel budget e nel quadro generale dell’iniziativa”.