Il turismo enogastronomico cresce. Solo nel 2016 gli italiani che lo praticavano erano il 30% dei viaggiatori. L’anno scorso la fetta è salita a oltre il 40% secondo il Rapporto del turismo enogastronomico, indagine svolta nei mesi di Ottobre e Novembre 2018 su un campione rappresentativo della popolazione italiana. Che ha decretato il record di preferenze per Sicilia, Toscana e Puglia.
Nella scelta della meta del viaggio, il 59% dei turisti italiani valuta come importante o importantissima la
presenza di un’offerta enogastronomica e di esperienze tematiche. Ulteriori elementi considerati nel
processo decisionale sono la qualità delle produzioni (indicato come importante dal 54% dei viaggiatori),
la sostenibilità di strutture ed eventi (50%), e la disponibilità di prodotti biologici (46%).
Roberta Garibaldi, che ha curato la ricerca, è professore presso l’Università degli studi di Bergamo. È membro del Board of Advisors e Ambasciatore per l’Italia della World Food Travel Association, membro del World Gastronomy Institute e di IGCAT – International Institute of Gastronomy, Culture, Arts and Tourism.
METE PREFERITE – Sicilia, Toscana e Puglia sono le prime tre regioni che si visitano con riferimento alla cucina e al bere. Segue a buon gradimento anche l’Emilia Romagna, mentre Napoli, Roma e Firenze sono le città che hanno riscosso il maggiore consenso.