Con 7 miliardi di euro di business (dati pre-Covid) l’autonoleggio italiano è uno dei settori più interessanti degli ultimi anni, per quanto riguarda i risvolti sociali.
Non ci si imbarca più in navi o treni con la propria macchina, non si è costretti a code estenuanti, ma si prenota le tratte di interesse comodamente dal web e si trova tutto pronto all’arrivo a destinazione. Milano e Torino (offertenoleggioauto.it – Torino) sono le città da cui si parte in maggioranza per l’esplorazione dell’arco alpino in totale libertà. Roma invece è il punto di partenza per le destinazioni attorno all’Urbe e alle magnifiche coste del Meridione d’Italia.
Sorprendentemente le isole maggiori dell’Italia hanno ricevuto un grande boom di vivacità turistica proprio per merito di questa modalità. Che si accentua in tempi di social distancing, quando prevenire posti affollati e viaggi accalcati è diventato un must. Tanto che il trend dell’estate post-Covid, a quanto pare, è proprio quello dell’esplorazione in macchina delle bellezze d’Italia.
Ci si organizza in gruppetto o in coppia e si parte all’esplorazione anche dei posti meno battuti. Al Sud la costa ionica calabrese è preferita alle mete più gettonate del Salento. In Campania, sebbene la costa d’Amalfi sia un gioiello da vedere con la guida individuale, si stanno risvegliando le destinazioni magnifiche dell’entroterra del Cilento e dell’Avellinese.
L’Autorità di Regolazione dei Trasporti, ha realizzato un’indagine demoscopica finalizzata all’acquisizione di informazioni relative sia all’utilizzo da parte degli utenti delle diverse modalità di trasporto (prima, durante e dopo l’emergenza sanitaria Covid-19), sia alle possibili misure di sicurezza in grado di stimolare l’utente finale ad un maggior uso dei mezzi di trasporto e favorire la ripresa degli spostamenti. Il 37% degli intervistati ha dichiarato di aver cambiato i propri comportamenti di mobilità durante la cosiddetta Fase 2 rispetto a quella precedente l’emergenza sanitaria. Lo spostamento a piedi e l’utilizzo dell’autovettura privata (preferibilmente senza percorrere autostrade) sono le modalità di trasporto preferite dalla maggior parte degli intervistati; segue la bicicletta personale.
L’indipendenza delle scelte è il trend, dunque, e guida i turisti fai da te di questa estate 2020. E la macchina privata è il mezzo prediletto per una vacanza anche last minute, complice le offerte di Air BnB sempre più allettanti anche per location di alto target.
Che la pandemia sia arrivata in un momento di boom per il turismo italiano è innegabile. Ma che si possano cogliere i frutti di questa situazione lo si sta iniziando a capire in queste settimane. L’autonoleggio sta già dilangando nelle destinazioni “in” del nord Italia, con il Lago Maggiore in testa per scelte da parte di turisti olandesi e tedeschi. Che arrivano e girano proprio con la macchina a noleggio per l’estate più “indie” (e sicura) degli ultimi anni.
Per i trend delle destinazioni, la recente indagine sulle propensioni degli italiani e le proiezioni degli arrivi è stata diramata da Enit, l’ente turismo nazionale. C’è ancora prudenza in queste prime settimane estive e quindi a livello annuale, l’Italia della ripartenza punta alla ripresa grazie alle vacanze prolungate fino ad ottobre.
Le proiezioni di Enit per tutto il 2020 vedono la montagna meno colpita dal trend negativo del turismo (-39% sul 2019), rispetto alle destinazioni costiere (-51%) e alle città d’arte (-49%) maggiormente dipendenti dai turisti provenienti da oltreoceano. Il turismo montano va bene ed intercetterà il 60% dei visitatori italiani.
Il 47,5% degli italiani che farà almeno una vacanza questa estate preferirà soggiorni di fine estate: nei villaggi turistici il 46,2% delle vacanze degli italiani si svolge tra luglio e agosto come negli alberghi di categoria medio bassa il 44,5%. Negli alberghi (oltre le tre stelle) le vacanze degli italiani si svolgeranno – nel 71,2% dei casi – a fine estate. Il top delle vacanze di fine estate saranno le country house, i campeggi e le vacanze dai parenti.
Altre ripercussioni meno evidenti ma comunque legate alla situazione del 2020, sono quelle sulla scelta dei servizi. Si va dove la fibra ottica garantisce collegamenti eccellenti per lo smart working (in molti lo hanno ribattezzato south working) e si scopre il turismo di prossimità. Quello che giustifia l’uso della macchina ma non di un viaggio necessariamente lungo.